Introduzione
Il ruolo della dieta umana nel ridurre la progressione delle malattie croniche è diventato sempre più importante in particolare, è considerata una determinante per la salute il profilo di acidi grassi della dieta (FA). L’assunzione degli acidi grassi saturi (SFA) è generalmente riconosciuta come nociva, mentre un maggiore consumo di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) e polinsaturi (PUFA) è stato segnalato come associato ad un ridotto rischio di malattie cardiovascolari (CVD).
Quindi, il Mediterranean Diet Score (MDS) presenta il rapporto MUFA/SFA nel suo indice, e l’Alternative Healthy Eating Index (AHEI) presenta il rapporto PUFA/SFA. È stato dimostrato che l’acido linoleico (C18:2) e l’acido alfa-linolenico (α-C18:3 n-3) sono indispensabili perché non possono essere sintetizzati dall’uomo e l’assunzione accettabile è stata definita per entrambi i tipi di acidi grassi. Inoltre, è stata segnalata una relazione tra la salute umana ed il rapporto n-6/n-3, con un valore inferiore a 4 proposto per ridurre il rischio di CVD.
I ricercatori Ulbricht e Southgate hanno proposto 2 indici che potrebbero meglio caratterizzare l’aterogeno della dieta (si riferisce all’aggregazione di grassi nelle arterie) ed il potenziale trombogeno (si riferisce alla tendenza a formare coaguli nei vasi sanguigni). Il tipo di grasso alimentare consumato potrebbe contribuire ai processi di aterogenesi e trombogenesi; C14:0 e C16:0 hanno un grande ruolo in entrambi i processi, mentre C12:0 ha un ruolo maggiore nell’aterogenesi e C18:0 ha un ruolo maggiore nella trombogenesi. Gli acidi grassi saturi minori, come l’acido linoleico coniugato (CLA), sono stati segnalati per avere effetti antitumorali o benefici contro le malattie cardiovascolari. Infine, gli alimenti contenenti antiossidanti naturali (come vitamine A, C ed E, carotenoidi e composti fenolici) sono diventati popolari perché gli antiossidanti possono neutralizzare i radicali liberi ed i loro effetti deleteri sia sull’uomo che sugli animali, così come negando i processi di ossidazione che possono comportare un deterioramento della qualità nutrizionale.
Recenti ricerche hanno dimostrato i benefici del consumo di latticini molto grassi; in generale, i risultati suggeriscono che il latte ha un effetto neutro sulle malattie cardiovascolari. Inoltre, il latte ed altri prodotti lattiero-caseari contengono antiossidanti naturali, come le vitamine liposolubili (A ed E), carotenoidi, zolfo (contenenti aminoacidi), sistemi enzimatici, oligosaccaridi, peptidi, fosfato, zinco e selenio. Il latte potrebbe anche contenere quantità apprezzabili di composti fenolici, che presentano anche attività antiossidante. In generale, il contenuto di acidi grassi saturi e molecole bioattive nel latte varia in quantità e qualità principalmente in base a fattori legati alla dieta degli animali.
L’uso di risorse locali, soprattutto quando sono recuperate da sottoprodotti, potrebbe migliorare significativamente la sostenibilità delle aziende lattiero-casearie. I rifiuti organici dell’industria del succo d’arancia in Spagna sono notevoli, dato che la Spagna è il primo produttore di arance in Europa (3,9 milioni di tonnellate nel 2018).
Un esempio di tali rifiuti organici è la polpa d’arancia essiccata (dried orange pulp-DOP), un sottoprodotto che rappresenta fino al 15% p/p dell’input. Nell’ambito dell’alimentazione animale, questa può essere utilizzata come fonte di energia e, soprattutto, come composto bioattivo, compresi i composti fenolici e la vitamina E, composti che hanno proprietà legate alla salute, in particolare basate sulla loro attività antiossidante.
Abstract
Sebbene la polpa d’arancia essiccata (dried orange pulp-DOP) come integratore alimentare per un periodo limitato si sia dimostrata un sostituto efficace dei cereali nelle diete caprine, senza compromettere la qualità del latte, non ci sono stati studi che ne considerino l’uso durante l’intero periodo di allattamento. Questo studio ha valutato la sostituzione dei cereali con DOP nelle diete caprine per l’intero periodo di lattazione di 180 giorni sugli acidi grassi del latte (FA) e sulla composizione antiossidante. Le capre Payoya sono state assegnate a tre gruppi di dieta: un gruppo di controllo che consuma un concentrato commerciale con fieno di erba medica come foraggio; un gruppo DOP40 o DOP80, in cui il 40% o l’80% del cereale nel concentrato è stato sostituito da DOP.
I livelli di alfa-tocoferolo e di composti fenolici e la capacità antiossidante nel latte sono aumentati con l’aumento della percentuale di polpa essicata. L’inclusione di quest’ultima potrebbe migliorare gli indici degli acidi grassi del latte nel contesto della salute umana, specialmente se incluso alla fine dell’allattamento perché contribuisce a ridurre l’indice di trombogenicità e ad aumentare sia gli indici FA monoinsaturi/saturi sia gli indici FA polinsaturi/saturi e la quantità di elementi essenziali -C18:3 n-3 e C18:2 n-6 cis.
In ultima analisi, la polpa d’arancia essiccata può essere un’alternativa ai cereali nella dieta delle capre in lattazione per migliorare la qualità nutrizionale del latte, in particolare la sua capacità benefica antiossidante.
Supplementing the Diet of Dairy Goats with Dried Orange Pulp throughout Lactation: II Effect on Milk Fatty Acids Profile, Phenolic Compounds, Fat-Soluble Vitamins and Antioxidant Capacity
Manuel Delgado-Pertíñez1, Ignacio Martín-García2, Yolanda Mena1, Luis Ángel Zarazaga3 and José Luis Guzmán3*
- Departamento de Agronomía, Escuela Técnica Superior de Ingeniería Agronómica, Universidad de Sevilla, Ctra. Utrera km 1, 41013 Sevilla, Spain; pertinez@us.es (M.D.-P.); yomena@us.es (Y.M.)
- Estación Experimental del Zaidín (CSIC), Profesor Albareda 1, 18008 Granada, Spain; ignacio.martin@eez.csic.e
- Departamento de Ciencias Agroforestales, Escuela Técnica Superior de Ingeniería, Universidad de Huelva, “Campus de Excelencia Internacional Agroalimentario, ceiA3”, Campus Universitario de la Rábida, Carretera Huelva-Palos de la Frontera s/n, 21819 Palos de la Frontera, Spain; zarazaga@uhu.e
* Correspondence: guzman@uhu.es