La direzione comune intrapresa dalla nostra società è quella di ricorrere sempre più all’ausilio delle macchine e dei sistemi informatici, e questo ha innegabilmente portato dei vantaggi a tutti noi in termini di alleggerimento delle mansioni da compiere nello svolgimento di un determinato lavoro, nonchè e di informazioni disponibili per la valutazione dell’andamento dell’azienda. Non dobbiamo però incorrere nell’errore di affidarci completamente agli strumenti dimenticando il ruolo fondamentale che ognuno di noi ricopre nell’ambito del processo produttivo in cui opera. Partendo da questa riflessione abbiamo voluto affrontare, nell’ambito della nostra serie “Chiediamolo all’esperto”, il tema dell’importanza della formazione dei mungitori con Mauro Codeluppi, specialista in sistemi di mungitura e allevamento vacche da latte. A lui abbiamo rivolto in particolare le due domande che riportiamo di seguito.
Nell’ambito degli impianti di mungitura c’è stata una notevole evoluzione tecnologica negli ultimi anni, ma alla base dell’operatività resta sempre il mungitore. Partendo da tale considerazione e alla luce della sua esperienza decennale cosa consiglierebbe agli allevatori e alle ditte che lavorano nel campo?
I mungitori dopo aver ricevuto una preparazione teorica di base, effettuata da enti di formazione, in cui si trattino argomenti legati all’anatomia e fisiologia della vacca, con particolare riferimento alla mammella, al latte e al principio di funzionamento della macchina mungitrice, dovrebbero effettuare una parte pratica, legata principalmente alla routine di mungitura, direttamente in allevamento ed effettuata dallo stesso allevatore o da personale tecnico qualificato. Nella formazione pratica, un ruolo importante dovrebbero averlo i tecnici dell’assistenza ditta fornitrice della macchina mungitrice, chiamati a spiegare loro le operazioni da eseguire per la messa in funzione, gli interventi e accorgimenti di piccola manutenzione per garantire che la macchina mungitrice sia sempre efficiente.
Al mungitore le indicazioni sulla routine di mungitura come le manualità da eseguire nell’orario di lavoro dovrebbero essere comunicate, oltre che verbalmente, anche per scritto nella lingua da lui compresa. Oltre alla routine di mungitura corretta, negli impianti di ultima generazione, dovrebbe essere prestata molta attenzione ai “messaggi di segnalazione” che arrivano dalla singola bovina. Da parte del responsabile dell’allevamento, almeno una volta al mese, dovrebbe essere indetto un incontro con i mungitori, per analizzare e commentare i dati e i tempi legati alla mungitura, nonché le eventuali problematiche che possono presentarsi, al fine di condividere insieme delle strategie da intraprendere.In funzione del numero di vacche mediamente munte e dei tempi di mungitura giornalieri, affinché l’impianto si mantenga efficiente, è consigliabile affidare, con regolare contratto, l’esecuzione e responsabilità della manutenzione a tecnici qualificati della ditta fornitrice che prevedano un piano di sostituzione e verifica programmata delle parti soggette ad usura. I documenti che attestano l’avvenuta assistenza è bene conservali per eventuali controlli. Se vengono sostituiti parti o elementi della macchina mungitrice, l’assistente dovrebbe informare i mungitori degli aggiornamenti e spiegare il corretto funzionamento dei nuovi dispositivi installati.
I tecnici responsabili dell’allevamento oltre alle conoscenze che hanno i mungitori, dovrebbero saper interpretare i dati raccolti tramite i software presenti sugli impianti e individuare le eventuali anomalie per apportare le correzioni necessarie, in prevenzione, prima di incorrere in problematiche irrecuperabili e dannose economicamente per l’allevamento. I tecnici specialisti della ditta fornitrice dell’impianto dovrebbero rapportarsi in maniera continua almeno con il responsabile dell’allevamento sia per la formazione iniziale che per gli aggiornamenti successivi.
Per coloro che hanno implementato il robot di mungitura la situazione è analoga? Che tipo di approccio consiglierebbe?
Nelle aziende dove sono installati i robot vale lo stesso fondamentale principio della formazione del personale. E’ assolutamente necessario che i tecnici della ditta fornitrice facciano una formazione accurata ai tecnici di allevamento, sia sulle manutenzioni giornaliere che periodiche da eseguire sulle macchine, con tutti i suggerimenti necessari adattati alla singola realtà aziendale. Un approfondimento delle conoscenze deve essere dedicato all’utilizzo del computer di bordo montato sul robot e alle modalità di lettura, interpretazione e gestione dei dati e delle stampe che derivano dalla raccolta delle informazioni. Oggi, esistono ancora molte realtà dove la quantità di dati messa a disposizione dai sistemi di mungitura moderni sono utilizzati in minima parte.