L’Assemblea è stata anche l’occasione per un momento pubblico di celebrazione dei dieci anni dall’introduzione dei Piani Regolazione Offerta a cui ha preso parte Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Oggi, martedì 17 dicembre, presso il BPER Forum Monzani di Modena, si è tenuta l’Assemblea generale ordinaria dei Consorziati del Parmigiano Reggiano per l’approvazione del bilancio preventivo 2025.
La plenaria ha deliberato un bilancio con 51,54 milioni di euro di ricavi. Sul totale, 20,08 milioni di euro andranno a coprire i costi di funzionamento del Consorzio, mentre le risorse destinate alle attività saranno 31,13 milioni, al netto di accantonamenti, ammortamenti e tasse. Gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione saranno pari a 28,4 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia e, in particolare, all’estero. Verrà data priorità agli investimenti per l’acquisto di spazi pubblicitari (tv, radio, stampa e web) nazionali e internazionali, e per il sostegno dei progetti di crescita dei mercati realizzati direttamente con catene distributive italiane ed estere, e con importatori e caseifici.
Inoltre, 0,30 mln euro verranno dedicati al rafforzamento dei programmi di vigilanza di mercato e di tutela legale nei mercati internazionali, con una particolare attenzione dedicata ai canali non retail in Unione Europea e agli USA. È anche per sostenere questo obiettivo che il Consorzio ha ufficializzato lo scorso 27 luglio (anniversario dei 90 anni dalla fondazione) l’apertura di un ufficio operativo (corporation) negli Stati Uniti per avere una maggiore efficacia nelle operazioni di tutela, di vigilanza, di promozione e di formazione al consumatore. Inoltre, dopo la delibera temporanea del 2021 che aveva elevato a 7€ a forma il contributo ordinario per il triennio 2022-2024, si è votato per consolidare e rendere senza termine tale contributo dal 2025.
Nel corso dell’Assemblea è stata anche approvata la proposta di Accordo preventivo Filiera Parmigiano Reggiano – Piano Regolazione Offerta 2026-2031, con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro destinato al fondo crisi di mercato. Per celebrare i 10 anni dall’introduzione di questo fondamentale strumento, previsto dal Regolamento UE 261/2012 per consentire di regolare l’offerta e assicurare condizioni di equilibrio rispetto alla capacità di assorbimento di prodotto da parte della domanda nazionale ed estera, la cui durata massima è stata allungata a sei anni con il nuovo regolamento comunitario 2024/1143, l’Assemblea ha previsto anche un momento pubblico dal titolo 10 anni di Piani Regolazione Offerta: modello per le filiere di qualità.
Il Consorzio ha colto immediatamente l’opportunità offerta dall’UE attivando un proprio Piano Regolazione Offerta già dal 2014. Grazie a ciò, la ciclicità del mercato è stata mitigata, con quotazioni stabili nel tempo e, in media, a livelli remunerativi. Nello scorso decennio, la produzione ha registrato un +2,2% annuo, passando dalle 3,280 milioni di forme prodotte nel 2013 alle 4,014 milioni del 2024, con un prezzo medio che dal 2022 si è mantenuto stabilmente oltre i 10€.
Grazie allo strumento delle «quote latte Parmigiano Reggiano», unica Dop in Europa a essersene dotata, i produttori di latte sono diventati una parte «attiva» della filiera e il Consorzio ha potuto attivarsi con azioni e politiche calibrate ed efficaci. In 10 anni le dimensioni aziendali degli allevatori sono passate da 5.200 quintali all’anno a quasi 8.900 q.li/anno con un incremento di oltre il 70%. Inoltre, è stata salvaguardata la produzione in montagna, che nel 2023 ha superato le 861.000 forme (pari a più del 21% del totale) prodotte da 83 caseifici, con un aumento del +11% rispetto al 2016, anno in cui è stata inaugurata la politica del Consorzio di rilancio e valorizzazione, riconfermando il Parmigiano Reggiano come il più importante prodotto Dop ottenuto in quest’area geografica. La percentuale di allevatori di montagna è rimasta invariata nel tempo e rappresenta oltre il 36% del totale, con un’età media che si è mantenuta stabile, favorendone dunque il ricambio generazionale.
Dopo l’intervento di apertura del presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, si è tenuta una tavola rotonda sul tema de La visione della produzione primaria, della trasformazione e della valorizzazione della Dop, moderata da Riccardo Deserti, direttore generale del Consorzio. Nel primo panel, dedicato alla Produzione primaria, sono intervenuti Tommaso Battista, Presidente Nazionale Copagri; Paolo De Castro, Università di Bologna; Cristiano Fini, Presidente Nazionale Cia; Massimiliano Giansanti, Presidente Nazionale Confagricoltura; Ettore Prandini, Presidente Nazionale Coldiretti; Claudio Risso, Presidente Nazionale Terra Viva. Nel secondo panel, incentrato su Trasformazione e valorizzazione, hanno preso parola Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia, Giampaolo Buonfiglio, Presidente Nazionale Agci-Agrital, Davide Drei, Presidente Nazionale Confcooperative Fedagripesca, Cristian Maretti, Presidente Nazionale Legacoop Agroalimentare; Paolo Zanetti, Presidente Assolatte. L’intervento conclusivo è stato affidato a Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
«In questa assemblea costruiamo le basi del futuro del Parmigiano Reggiano», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Il nostro obiettivo è dare continuità a una condizione di mercato che nel corso del 2023 e, in particolare, del 2024 è stata stabilizzata e ha raggiunto condizioni di equilibrio. Con una quota export che nel 2023 si è attestata al 43%, la Dop continua il percorso per diventare un vero brand iconico globale, con l’obiettivo di incrementare progressivamente nei prossimi dieci anni le esportazioni, in quanto l’estero rappresenta il futuro della Dop. Per perseguire l’ambizioso progetto di creare nuovi spazi nei mercati internazionali, abbiamo stanziato ben 28,4 milioni di euro per azioni di marketing e comunicazione. Inoltre, il Consorzio è proiettato con forza a supportare una cultura nuova e coerente relativa alle Indicazioni geografiche: quella di essere strumento di sviluppo non solo rurale, ma di un intero territorio; un patrimonio collettivo, slegato da interessi di parte o di singole comunità. I nostri 292 caseifici e 2.100 allevamenti danno lavoro a circa 50.000 persone: un numero enorme di famiglie. L’opportunità di sviluppare modelli vincenti per i territori basati sulle denominazioni di origine dipende dalla capacità di combattere a livello globale le contraffazioni e le misure protezionistiche che le ostacolano, che vanno considerate strumenti “non etici”, dannosi per prodotti che non possono essere per loro natura delocalizzati dalle zone di origine e che rappresentano una ricchezza che ne garantisce lo sviluppo e la sostenibilità sociale. Il nostro impegno è quello di affrontare le sfide di oggi e del futuro con la consapevolezza che questa non è solo un’opportunità, ma anche una responsabilità per il ruolo di portabandiera e di esempio che il nostro Consorzio ricopre per una parte assolutamente rilevante di imprese, lavoratori e cittadini italiani».
Ismea annuncia la possibilità di accedere al “Fondo Interessi”, un fondo finalizzato a coprire, fino al 100% l’onere per interessi sostenuti per il 2023 dalle organizzazioni di produttori riconosciute e dai relativi consorzi di organizzazioni di produttori, del settore olivicolo-oleario, del settore agrumicolo e di quello lattiero caseario del comparto del latte ovino e caprino.
La compilazione e la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni possono essere effettuate a partire dalle ore 12.00 del giorno 20 gennaio 2025, data di apertura dello sportello telematico, fino alle ore 12.00 del giorno 21 febbraio 2025. Ad eccezione del primo giorno di apertura (dalle ore 12.00 alle ore 18.00) e dell’ultimo giorno di chiusura (dalle ore 9.00 alle ore 12.00), lo sportello telematico rimane aperto nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Fino al termine di scadenza per la presentazione delle domande, ciascun soggetto può annullare e ripresentare la propria domanda. Una volta che la domanda è stata compilata in tutte le sue parti e corredata degli allegati indicati, deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente e quindi convalidata. Nel caso di presentazione di più domande da parte di un medesimo soggetto, è considerata validamente acquisita l’ultima registrata dalla piattaforma informatica, entro il termine di scadenza. Una domanda convalidata non può essere in alcun modo modificata od integrata dall’utente, ma potrà essere rimossa dal sistema per tutto il periodo di presentazione.
La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 167 milioni di € a sostegno del settore della produzione agricola primaria nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.
Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023 e il 2 maggio 2024.
Nell’ambito del regime, saranno concessi aiuti di importo limitato sotto forma di riduzioni dei contributi sociali. La misura sarà aperta ai datori di lavoro del settore della produzione agricola primaria in alcuni territori delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dalle inondazioni del maggio 2023 e già a rischio di perdere liquidità finanziaria a causa delle difficoltà del mercato agricolo provocate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.
La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, l’aiuto non supererà 280 000 € per beneficiario e sarà concesso entro il 31 dicembre 2024.
La Commissione ha concluso che il regime è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Su queste basi la Commissione ha approvato il regime in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.
Maggiori informazioni sul quadro temporaneo sono disponibili qui. La versione non riservata della decisione sarà consultabile al numero SA.116929 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
In data 13 dicembre u.s. Agea ha pubblicato le Istruzioni Operative numero 139 2024 (disponibili QUI) che descrivono l’iter istruttorio con il quale viene presentato agli agricoltori l’esito delle verifiche effettuate tramite l’AMS, per ciascun appezzamento dichiarato nell’ambito di ogni intervento a superficie inserito nella domanda unificata grafica. La comunicazione trasmessa all’agricoltore potrà essere da lui accettata o respinta presentando istanza di riesame. Le modalità con cui richiedere eventuali correzioni o aggiornamenti sono dettagliate all’interno del documento.
Tale sistema si applica a tutte le domande unificate presentate all’organismo pagatore Agea per gli interventi basati sulle superfici ed è utilizzato per osservare, tracciare e valutare le attività e le pratiche agricole sulle superfici oggetto di questi interventi. I processi di valutazione della coerenza dichiarativa, già illustrati nella Circolare AGEA prot. n. 57040 del 19 luglio 2024, operano a livello di appezzamento e di regime di intervento richiesto e, a seguito di tale valutazione, viene effettuata una classificazione tramite un sistema di “bandierine” . La classificazione automatica degli appezzamenti dichiarati dagli agricoltori deriva dall’analisi dei diversi indicatori (markers) utilizzati, ed è basata su una elaborazione combinata dei segnali Sentinel1 e Sentinel-2. Gli indicatori permettono di verificare, per ogni appezzamento correlato al regime di intervento dichiarato in una domanda unificata, la presenza di: aratura, crescita regolare della coltura, sfalcio, vegetazione, raccolto, espianto, rottura dei prati, abbandono, ove applicabile, su base pluriennale. Sono inoltre prodotti ulteriori indicatori per la conferma della coltura rilevata.
Nel caso in cui il back-office non sia in grado, con le informazioni presenti a sistema, di concludere le proprie attività con un esito certo, può richiedere all’agricoltore documentazione integrativa che permetta di dimostrare la correttezza della sua dichiarazione iniziale. Le comunicazioni vengono inviate all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) indicato da ciascun beneficiario nel proprio Fascicolo Aziendale. Nel caso in cui, per l’approfondimento istruttorio, sia richiesto l’invio di foto georeferenziate, gli istruttori forniscono anche l’indicazione dei punti di scatto dai quali eseguire le fotografie. Nel testo del documento si ricorda che, a tal fine, AGEA ha reso disponibile a tutti gli agricoltori un’APP mobile “AgriFoto Monitoraggio” per la realizzazione e l’invio di fotografie georeferenziate, utilizzabili per comprovare la copertura del suolo e l’esecuzione delle attività minime.
L’Organismo Pagatore AGEA informa ciascuno degli agricoltori della conclusione del procedimento di rilevazione con il sistema del monitoraggio e di definizione delle richieste di correzione o di
aggiornamento della parcella di riferimento 2024. La comunicazione è inviata all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata indicato nel proprio Fascicolo Aziendale e riporta l’elenco delle superfici richieste nella domanda, con evidenza per ciascuna di esse della classificazione effettuata tramite il sistema di “bandierine”.
L’agricoltore, dopo avere esaminato i risultati dei controlli svolti tramite monitoraggio, può esprimere la volontà di non contestare le inadempienze riscontrate dall’Organismo Pagatore AGEA, attraverso una dichiarazione, firmata e scansionata, che deve essere allegata al fascicolo di domanda a cura del CAA mandatario o a cura dell’agricoltore stesso, qualora questi non abbia conferito mandato.
L’elenco delle comunicazioni non andate a buon fine viene reso disponibile, con valore di notifica, al CAA mandatario. La comunicazione è comunque disponibile nel SIAN nella sezione “consultazione del procedimento amministrativo” della domanda unificata.
Allegata alle presenti istruzioni, Agea ha reso disponibile una tabella denominata “Tabella Controllabilità Impegni – Sviluppo Rurale, Eco-Schemi e BCAA” dove viene fornito il dettaglio relativo a:
- intervento;
- codice impegno;
- descrizione impegno/criterio di ammissibilità;
- tipo di controllo;
- specificità regionali;
- codice filtro;
- ELCO (elemento di controllo);
- POC (periodo ottimale di controllo);
- markers AMS;
- outputs.
Per scaricare la tabella clicca QUI!
Tra gli emendamenti proposti alla Legge di Bilancio, attualmente in discussione alla Camera, spicca quello relativo all’istituzione di un nuovo organismo collegiale presso il MASAF, che avrà l’obiettivo di affrontare e risolvere definitivamente le annose controversie legate al prelievo supplementare sulle quote latte, una questione che da decenni grava su numerosi produttori italiani.
Composizione dell’organismo
L’organismo collegiale, previsto dall’emendamento depositato il 12 dicembre u.s, sarà composto da tre figure di alto profilo:
- Un magistrato della Corte dei Conti, designato dal Presidente della Corte e chiamato a svolgere le funzioni di presidente.
- Un avvocato dello Stato, nominato dall’Avvocatura Generale dello Stato.
- Un dirigente dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), selezionato dal direttore della stessa Agenzia.
I componenti, nominati con decreto ministeriale, resteranno in carica per tre anni. Riceveranno un compenso fisso e una parte variabile calcolata sulla base delle transazioni concluse, senza però superare un tetto massimo annuale.
Le funzioni principali e la gestione dei debiti
L’organismo avrà il compito di gestire le posizioni debitorie pendenti connesse al prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari dal 1995/1996 al 2008/2009, riportate nel Registro nazionale dei debiti. Attraverso una procedura transattiva, verranno offerte soluzioni per ridurre i prelievi e gli interessi maturati, evitando ulteriori contenziosi legali e garantendo il rispetto delle norme europee.
Le modalità previste includono:
- Riduzioni sui prelievi dovuti nella misura massima dello 0,3% annuo a partire dall’anno successivo alla campagna di riferimento del debito, elevabile fino allo 0,5% per i produttori in attività alla data di presentazione dell’istanza.
- Tagli sugli interessi maturati fino al 50%.
- Ulteriori riduzioni del 10% nei casi di difficoltà economiche documentate.
L’organismo trasmetterà alla parte interessata la proposta transattiva entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza. Gli istanti avranno 30 giorni per accettare, domandare di essere audito oppure rifiutare la proposta, pena la decadenza dei benefici offerti.
Per incentivare la partecipazione, il provvedimento sospenderà temporaneamente le azioni di recupero dei debiti per i richiedenti, garantendo così una finestra di negoziazione senza pressioni. Tuttavia, la mancata conclusione della transazione comporterà la riattivazione delle procedure di riscossione.
La proposta emendativa di per sé rappresenta un timido tentativo di risolvere una criticità, quella delle quote latte, che ha polarizzato il dibattito agricolo nazionale per oltre due decenni. Con la creazione di un organismo dedicato, il governo punta a mettere la parola fine a una questione che non solo ha pesato sulle casse dello Stato, ma anche sulla sopravvivenza di molte realtà della filiera lattiero-casearia e che genera, ancora oggi, profonde tensioni all’interno del comparto.
La nuova iniziativa potrebbe offrire ai produttori una possibilità concreta di alleggerire i propri debiti e guardare al futuro con maggiore serenità. Resta ora da vedere se l’emendamento passerà il vaglio della Commissione Bilancio.
Durante l’ultima edizione di una delle principali fiere del settore zootecnico a livello europeo e internazionale, Eurotier, tenutasi dall’11 al 13 novembre, Biochem ha lanciato sul mercato il nuovo membro del suo portfolio di minerali organici ad elevata biodisponibilitá.
La natura essenziale dei minerali nella dieta è ben nota, e il fatto che questa necessità aumenti con la produzione o lo stress è altrettanto risaputo. I microelementi si dividono in forme inorganiche e organiche. Mentre i minerali inorganici sono facilmente disponibili e poco costosi, i minerali organici mostrano evidenti vantaggi in termini di assorbimento, efficacia e benefici complessivi sulla salute dell’animale. In genere, gli oligoelementi organici vengono complessati con piccoli peptidi o aminoacidi per migliorarne l’assorbimento.
Ora c’è un nuovo attore sul mercato: BetaTrace®, una fonte di oligoelementi organici unica, in cui il minerale è legato alla betaina, un partner altamente funzionale. Grazie all’elevato grado di complessazione, BetaTrace® offre un assorbimento significativamente migliore rispetto alle fonti inorganiche convenzionali, come i solfati, con conseguente miglioramento delle prestazioni e riduzione dell’escrezione di metalli pesanti, unitamente al valore aggiunto della betaina.
Una nuova opportunitá
Perché la betaina? La betaina è un ingrediente straordinario con un’eccellente capacità di donare gruppi metilici, essenziali per il metabolismo delle proteine e dei lipidi. Sia gli animali ad alta produzione che quelli giovani hanno un fabbisogno particolarmente elevato e BetaTrace® è la soluzione perfetta! Questa incredibile invenzione 2 in 1 supporta le prestazioni e la salute in modo ancora più efficace.
Sia la betaina che i minerali organici svolgono un ruolo significativo in vari processi metabolici fisiologici. I minerali organici fungono da componenti e cofattori essenziali per numerosi enzimi, vitamine e ormoni, e hanno dimostrato di avere effetti positivi su molti parametri relativi alla salute e alle prestazioni nelle vacche e nei vitelli (Figura 1).

Figura 1: effetti dei minerali organici su diversi parametri relativi alla salute nelle bovine da latte.
Nel frattempo, la betaina, un potente attivatore metabolico, ha eccellenti capacità di donatore di gruppi metilici. Ciò è particolarmente importante per il metabolismo delle proteine e dei lipidi (Figura 2).
Soprattutto gli animali giovani e i soggetti ad alto rendimento, così come gli animali da ingrasso o quelli in situazioni di stress (come lo stress da caldo), traggono grande beneficio da BetaTrace®. Questa innovativa soluzione 2 in 1 soddisfa gli elevati fabbisogni di minerali altamente disponibili e gruppi metilici di questi animali. L’abbinamento perfetto di BetaTrace® garantisce prestazioni e salute ottimali ed eccelle in quattro aree chiave che permettono agli allevamenti moderni di raggiungere una maggiore produttività e benessere.
Costruire una barriera migliore: integrità intestinale
Un intestino sano è una barriera che impedisce alle tossine e agli agenti patogeni di entrare in circolo. BetaTrace® promuove l’integrità dell’intestino e la funzione di barriera attraverso la rigenerazione delle cellule intestinali danneggiate e il mantenimento delle proteine che le tengono unite. BetaTrace® aiuta a mantenere la normale funzione delle cellule intestinali durante le sfide come le infezioni da coccidi o la diarrea (Figura 3).
Immunità e riduzione dello stress ossidativo
In quanto parte integrante di un sistema immunitario funzionante, BetaTrace® contribuisce a mantenere intatta la funzione di barriera della pelle e dell’intestino, migliorando la guarigione delle ferite e proteggendo dai danni cellulari.
Inoltre, la soppressione dell’upregulation delle citochine infiammatorie e la prevenzione dell’accumulo eccessivo di omocisteina dovuti a BetaTrace® contribuiscono ad alleviare i processi infiammatori. In condizioni di stress, la formazione di specie reattive dell’ossigeno sovrasta le difese antiossidanti interne, portando allo stress ossidativo. BetaTrace® attenua lo stress ossidativo agendo sul sistema antiossidante e aiutando attivamente a ripristinare gli enzimi antiossidanti quando vengono utilizzati (Figura 4).
Miglioramento del metabolismo energetico
BetaTrace® svolge diversi ruoli nel metabolismo energetico. Contribuisce, ad esempio, al metabolismo dei carboidrati e del colesterolo, a migliorare il libero passaggio dei nutrienti nelle cellule e a regolare i livelli di glucosio e la scomposizione degli acidi grassi. BetaTrace®, inoltre, fornisce i gruppi metilici necessari per la sintesi di creatina e carnitina, importanti per la conservazione dell’energia e il metabolismo degli acidi grassi.
Tecnicamente eccezionale per prestazioni eccezionali
BetaTrace® presenta numerosi vantaggi tecnici, tra cui un’eccellente solubilità per una maggiore flessibilità di utilizzo, e una forma granulare per una migliore fluidità e una minore formazione di polvere. Inoltre, l’elevato grado di complessazione validato di BetaTrace® garantisce l’efficacia con effetti positivi sulle prestazioni degli animali.
BetaTrace® risponde alle sfide del moderno allevamento!