Grande successo anche quest’anno per il VI Meeting nazionale di FIDSPA sul tema “Scenari emergenti nei mercati globali: il ruolo chiave delle tecnologie avanzate”. Relatori di qualità ricercata per un pubblico che ha oltrepassato i 170 partecipanti in sala e 25 sponsor.
Un week end denso di momenti formativi e approfondimenti culturali quello che si è appena concluso, a Perugia, nell’ambito della sesta edizione del meeting nazionale di FIDSPA. Quest’anno il Gruppo di Coordinamento Umbria, condotto da Andrea Palomba, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro “Comitato Organizzatore Meeting Nazionale”, ha voluto sperimentare un nuovo format, articolato in due giornate di formazione per soci e non che operano nel mondo zootecnico.
I lavori si sono aperti con il convegno del sabato mattina che, dopo i saluti istituzionali di esponenti politici, presidenti degli ordini, e ufficio di presidenza FIDSPA guidato da Emiliano Lasagna, ha visto l’intervento introduttivo del Direttore generale aggiunto della FAO Maurizio Martina, che ha fornito una panoramica molto esaustiva sulle tendenze che si stanno delineando a livello globale ed i possibili scenari futuri che potrebbero influenzare le produzioni di origine animale. Questo quadro di insieme ha fornito numerosi spunti di dibattito e confronto per le due tavole rotonde che si sono, poi, succedute con la moderazione di Angela Galasso e Silvia Fiorani, entrambe socie FIDSPA Lazio.
In particolare, nella prima tavola è stata approfondita l’analisi degli scenari dei mercati globali emergenti, con l’ausilio di illustri relatori quali il dr. Eugenio Dacrema che ha affrontato il tema dal punto di vista geopolitico, sottolineando l’importanza di disporre di strumenti con cui effettuare le necessarie previsioni e diversificare forniture e fornitori per disporre sempre di strade alternative. Per focalizzare, poi, la situazione in un areale più ristretto, la parola è stata passata alla dr.ssa Francesca Cionco, che ha spiegato in che direzione sta andando l’Europa per garantire la sostenibilità delle produzioni sia dal punto di vista ambientale che da quello economico e sociale. Su questa scia è intervenuto il dr. Carlo Haussman che ha invitato la platea ad un’attenta riflessione sulle tendenze di mercato ed i desiderata dei consumatori, evidenziando come il tema dello spopolamento delle aree rurali e della sparizione delle aziende zootecniche nei territori interni debba essere affrontato con una certa urgenza. A tal proposito, il prof. Gianluca Brunori si è espresso evidenziando la necessità di ripensare la zootecnia e compiendo scelte che vadano più nella direzione della qualità che della quantità, e soprattutto cercando di capire in che modo l’innovazione tecnologica può essere di ausilio per raggiungere determinati obiettivi.
La seconda tavola rotonda, in perfetta continuità con la precedente, è stata un momento di approfondimento sul ruolo delle tecnologie innovative, per comprendere se queste possano rappresentare una risposta efficace ai cambiamenti in corso. Il primo a prendere parola è stato il dr. Oreste Vignone che ha apportato il suo contributo in qualità di consulente tecnico esperto di ruminanti, illustrando i tanti vantaggi ottenuti negli ultimi anni con attrezzature, sensori e software introdotti ma anche le criticità legate alla enorme mole di dati prodotta e all’interfacciarsi di differenti sistemi afferenti alla stessa realtà. Analogamente il dr. Mauro Roscini ha spiegato i grandi risultati che si stanno raccogliendo con l’applicazione delle tecniche di agricoltura di precisione, mentre il dr. Fabio Abeni ha affrontato il discorso da esperto e profondo conoscitore della zootecnia di precisione, sottolineando il ruolo fondamentale che ha la formazione di tecnici e allevatori, propedeutica e assolutamente necessaria all’implementazione delle nuove tecnologie. Altro aspetto condiviso da tutto il tavolo è stato quello del supporto che le innovazioni possono fornire in tema del ricambio generazionale, e su questo ha portato il suo esempio Alessia Cianflocca, giovane studentessa e imprenditrice che, insieme al fratello Francesco e ai genitori, porta avanti l’azienda di famiglia a Castel di Sangro, in provincia di L’Aquila. In accordo con gli altri relatori, Alessia ha sottolineato quanto sia necessario avere un approccio diverso, avvalersi delle innovazioni che la scienza mette a disposizione e aggiornarsi continuamente, facendosi conoscere dai consumatori e puntando alla qualità di ciò che si produce.
Al termine della discussione è stato chiesto a tutti i relatori di lasciare al pubblico presente una parola chiave che riassumesse quanto emerso dai lavori della mattinata, e che abbiamo ritenuto potesse rappresentare un bel dono anche per i nostri lettori riportandole di seguito:
- Previsione/anticipazione – Eugenio Dacrema
- Informazione consapevole – Francesca Cionco
- Pastore 5.0 – Carlo Hausmann
- Moderazione/sufficienza – Gianluca Brunori
- Resilienza tecnologica – Oreste Vignone
- Interoperabilità – Mauro Roscini
- Formazione – Fabio Abeni
- Coraggio di innovarsi – Alessia Cianflocca
Nel pomeriggio i partecipanti al meeting si sono trasferiti poi presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali, dove si sono svolte le cerimonie di premiazione per i premi di laurea “Emilia Duranti”, è stato presentato il libro del collega Antonio Zamara “Una nuova laurea di 50 anni fa” e sono stati premiati i migliori pezzi editoriali della “Spazio FIDSPA”. Al termine è stata condotta una visita guidata del Complesso Monumentale di San Pietro, che ospita il dipartimento.
L’evento si è concluso domenica 6 ottobre con delle visite tecniche presso due tipologie di allevamenti: l’allevamento di bovini di razza chianina San Giobbe a.r.l. a Castiglion del Lago, e l’allevamento di bovini di razza frisona dell’azienda agraria Bolli Paola e figli a Bettona.
FIDSPA ringrazia tutti coloro che hanno preso parte all’evento ed hanno contribuito alla sua realizzazione e dà appuntamento al 2025 per il prossimo meeting nazionale!