Le piattaforme social rappresentano un potentissimo mezzo per la creazione di relazioni ed interazioni tra le persone e, proprio tramite queste, ultimamente la nostra redazione ha incrociato un giovanissimo allevatore di bovini di razza Limousine, Calogero Savaia, che conduce, insieme a suo papà Giovanni, un allevamento in purezza dedicato alla vendita di animali da vita.
Una storia semplice la sua, probabilmente simile a qualche altra, ma di quelle che fa sempre piacere raccontare, perché il mondo agro-zootecnico ha un estremo bisogno di riscoprire certe realtà, incentivarle e sostenerle, se realmente vuole andare nella direzione di tutelare il nostro bel Paese e le sue risorse naturali. La cura dell’ambiente passa inevitabilmente attraverso l’attività agricola e zootecnica, non se ne può fare a meno, altrimenti si rischia di perdere interi territori, e per questo è importante che si riconosca agli allevatori e agli agricoltori il ruolo sociale che svolgono per tutta la collettività. A tal proposito, nel presentarsi, Calogero ha utilizzato un’espressione che, meglio di tante parole, sintetizza, a parer mio, questo concetto: “Dopo essermi diplomato ho deciso di non abbandonare la mia terra e portare avanti con orgoglio, quello che la mia famiglia ha costruito, con anni di duro lavoro“.
La terra cui il ragazzo fa riferimento è la Sicilia, ci troviamo infatti a Licata, in provincia di Agrigento nella parte sud dell’ Isola. L’azienda si chiama “Allevamento Limousine Durrà” ed è di proprietà di Magro Innocenza, sua nonna. Da circa un secolo suo padre, suo nonno, e ancor prima il padre di suo nonno, abitano questi luoghi e fanno gli allevatori.
« Nasciamo come pastori e casari, il latte veniva, infatti, lavorato in azienda e trasformato in formaggio da mio nonno – dice Calogero – per poi essere venduto, all’epoca, porta a porta. Mio nonno, dal quale prendo il nome, era conosciuto da tutti in paese come persona buona e genuina. E’ stato lui ad avere l’idea, ad un certo punto, di introdurre le prime vacche, di razza Frisona, per unire al latte ovino quello vaccino e creare delle nuove tipologie di formaggi. Mio padre e mio zio, cresciuti a loro volta in azienda, hanno seguito le sue orme e deciso di introdurre i primi bovini da carne, sia meticci che di razza Limousine. Vedendo i risultati che forniva quest’ultima, hanno deciso di passare ad un allevamento in purezza, e da quindici anni abbiamo solo soggetti di razza iscritti al libro genealogico. Oggi io sto continuando quello che loro hanno iniziato.»
Ritieni vincente la scelta di allevare Limousine?
«Assolutamente sì, si tratta di una pregiata razza bovina rustica e resistente, adatta a diverse tipologie di pascolo. Possiede ottime capacità di adattamento, si distingue per le sue qualità materne, oltre che per la qualità della carne, magra e fine. Una razza forte ed elegante, che partorisce senza alcun problema ed è molto longeva. Il nostro allevamento dispone di 40 fattrici ed è di tipo semibrado; gli animali stanno al pascolo, la sera rientrano e gli viene dato un supplemento di fieno, per sopperire alla carenza di foraggi causata dalla siccità. Le fattrici sono in un gruppo unico, lasciato al pascolo con tutti i vitelli. Nei pascoli più vicini viene tenuto un secondo gruppo costituito dalle vacche più anziane e quelle prossime al parto; infine c’è un altro gruppo ancora formato da tori e vitelli maschi svezzati. La monta è di tipo naturale con il toro, sempre presente.»
Che tipo di obiettivi aziendali avete fissato per il vostro piano di selezione?
«Perseguiamo diversi obiettivi con la nostra selezione. Il principale è di allevare una tipologia di animale che si adatti al meglio alle caratteristiche del nostro territorio. Una zona per certi aspetti svantaggiata, con pascoli carenti, a causa della poca disponibilità di acqua e delle torride estati degli ultimi anni. Cerchiamo inoltre di ottenere una linea genetica di fattrici prolifere, docili e con ottime qualità materne. Insomma, tutto ciò che serve all’allevatore per una buona gestione del proprio allevamento.»
Come mai avete scelto di incentrare la vostra attività sulla vendita di animali da vita?
«Abbiamo scelto di incentrare la nostra attività sulla vendita di vitelli da vita (iscritti al Libro Genealogico), al fine di condividere il frutto del nostro meticoloso lavoro di selezione, anche con altri allevatori. E’ una grande soddisfazione per noi veder nascere e crescere degli animali che poi diventeranno adulti in nuove aziende, dove apportano il loro contributo per ottenere altrettante soddisfazioni in termini di genetica e morfologia. Il livello raggiunto in Italia ad oggi è altissimo, e per stare al passo con i tempi c’è davvero tanto lavoro da fare.»
Che tipo di mercato c’è per questi bovini?
«Per quel che riguarda il mercato della vendita di animali da vita, oggi la nostra regione è piuttosto satura, ma nel resto dell’Italia l’espansione sembra continuare e le richieste arrivano prevalentemente da Calabria, Basilicata, Campania, Abruzzo e Puglia. La richiesta maggiore che abbiamo al momento è per l’acquisto di manzette. Cerchiamo di valorizzare i nostri animali e cerchiamo di farli conoscere in tutto il Paese. Ad aiutarci in questo ci sono sicuramente i social, che agevolano molto la visibilità dell’azienda, e le mostre e i concorsi che promuove l’A.N.A.C.L.I. (Associazione nazionale degli allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine), a cui prendiamo parte. Approfitto, a tal proposito, per informare gli amanti della razza Limousine, che Il 18-19-20 Ottobre 2024 si svolgerà la (PA), nell’ambito della quale si svolgerà la Mostra Interprovinciale del Libro Genealogico delle razze Charolaise e Limousine di Anacli. Ci saranno allevatori provenienti da grand parte della Sicilia.»
Per chi volesse approfondire le caratteristiche tecniche di questa razza, rimandiamo all’articolo “Vi raccontiamo le razze: la Limousine”