L’8 giugno 2021 la 9^ Commissione – Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica (Ufficio di Presidenza) ha svolto l‘Audizione sull’affare assegnato n. 214 (Problematiche di mercato del latte vaccino in Italia) dei rappresentanti di Inalpi S.p.A., l’industria lattiero-casearia piemontese ubicata a Moretta.

Il Presidente Vallardi ha ricordato in apertura che le “Problematiche di mercato del latte vaccino in Italia sono un affare assegnato che già da un anno e mezzo stiamo trattando in questa commissione, i cui lavori si svolgono sentendo un po’ tutti gli stakeholder ed i portatori di interesse che lavorano in questo settore. – continua riferendosi ad Inalpi – Oggi sentiamo voi di Inalpi che in questo settore sicuramente siete riusciti a costruire qualcosa di positivo, quindi chiediamo qualche consiglio che confluirà in questo affare assegnato e che potremmo portere all’attenzione del governo”.

Gli auditi cono stati: il Presidente Inalpi Spa, Ambrogio Invernizzi, e Matteo Torchio dell’ufficio marketing.

Matteo Torchio ha presentato, illustrando del materiale dettagliato, l’azienda Inalpi S.p.A.. “E’ una realtà che con il tempo ha saputo, in maniera incredibile, cambiare il suo modello di business”, ha spiegato. “Abbiamo varato lo scorso anno un piano di investimenti di 5 anni (2020-2025), da 140 milioni di euro, per poter creare qualcosa che possa essere di reale valore per il territorio, quindi per la valorizzazione del Piemonte, regione all’interno della quale noi operiamo. Per fare questo, abbiamo deciso di sottoscrivere i 17 Sustainable Development Goals (SDG) per l’agenda 2020/2030 promossa dall’ONU. Quindi ogni cosa che noi facciamo, ogni azione che decidiamo di intraprendere è guidata da uno di questi GOALS”.

Racconta poi Torchio, che Inalpi S.p.A. è stata la prima azienda ad aver creato un impianto per la produzione di latte in polvere da solo latte italiano, che oggi rappresenta sostanzialmente un’eccellenza italiana. (clicca qui per vedere la versione integrale della sua presentazione).

A seguire, l’intervento del Presidente Ambrogio Invernizzi.

Invernizzi ha esposto la posizione di Inalpi S.p.A. sul mercato del latte, precisando che l’azienda ritira già il 25% del latte piemontese ma che, anche grazie al loro principale partner, la multinazionale Ferrero, nei prossimi 10 anni questa quantità verrà raddoppiata. L’azienda sta infatti mettendo in atto un grande investimento per raggiungere l’obbiettivo di arrivare a raccogliere il 50% del latte piemontese. “Oggi, tramite il nostro indice, paghiamo il latte alla stalla 43 centesimi. Pensiamo che oggi in Italia i prezzi sul mercato siano bassi. Per la prima volta ci troviamo con prezzi del latte inferiori rispetto al Nord Europa”.

“In Italia – ha affermato Invernizzi – manca la capacità di trasformazione innovativa del latte, perché gran parte del latte viene trasformato principalmente nelle due DOP (Grana Padano e Parmigiano Reggiano), mentre nel Nord Europa, grazie a sistemi legislativi che incentivano di più la ricerca nel settore e a disciplinari meno rigidi, hanno lavorato per valorizzare nel tempo della parte proteica e grassa del latte. Questo gli permette oggi di essere più competitivi dell’Italia”. In considerazione del fatto che in Italia esistono aziende lattiero-casearie “piccole” per poter competere e per fare la ricerca e l’innovazione sul mercato mondiale, Invernizzi ritiene che “bisognerebbe trovare gli strumenti che possano portare a creare almeno un paio di campioni nazionali perché se non riusciamo a creare dimensioni aziendali sufficienti, non possiamo pagarci l’internazionalizzazione, l’aumento della capacità produttiva, l’innovazione e la ricerca“.

 

Guarda il video dell’audizione 8/06/2021

Fonte: Senato della Repubblica