Negli ultimi anni, la transizione avviata verso l’ottenimento di produzioni zootecniche sempre più sostenibili pone l’attenzione sull’utilizzo nell’alimentazione animale di sottoprodotti provenienti dall’industria agro-alimentare, particolarmente ricchi di composti bioattivi (Jalal et al., 2023).

Gli agnelli nelle prime fase di crescita sono esposti a condizioni stressanti, quali l’adattamento a un nuovo piano alimentare, ad esempio il passaggio da una dieta liquida ad una solida, che generano un’alterazione delle risposte metaboliche, con conseguente aumento di specie radicaliche all’ossigeno (ROS) (Mutinati et al., 2013).

In generale, la produzione di ROS fa parte di un meccanismo legato ad una condizione di eustress, ovvero una piccola quantità di ROS è essenziale per garantire l’attivazione di alcuni processi cellulari a livello mitocontriale o dei cloropasti (Sies and Jones, 2020). Quando i sistemi antiossidanti endogeni non sono in grado di detossificare l’organismo dall’incremento di ROS, insorge una condizione di esposizione a stress ossidativo. Tale situazione, si accompagna ad una riduzione delle difese immunitarie, regolate dalle citochine circolanti, e quindi ad una maggiore suscettibilità a contrarre malattie (Ognik et al., 2015).

Le citochine sono piccole proteine che agiscono come segnali di comunicazione intracellulare in diversi processi biologici, tra cui stress, infiammazione e immunomodulazione.

Una recente review condotta sull’azione bioattiva del nocciolo e dei suoi sottoprodotti, ha dimostrato un importante effetto antiossidante, raccomandandone l’utilizzo nell’alimentazione umana e animale, oltre a scopo farmaceutico (Zhao et al., 2023). In particolare, le bucce di nocciola contengono livelli di composti fenolici variabili da 168 a 378 volte superiore rispetto alla nocciola intera o tostata (Taș and Gökmen, 2015).

In uno studio condotto in collaborazione tra ricercatori delle Università di Catania e Foggia, 22 agnelli sono stati divisi in due gruppi sperimentali: il gruppo controllo (CON) alimentato con un concentrato a base di mais-orzo, e un gruppo sperimentale alimentato con un’integrazione a base di bucce di nocciola (BN) (150 g/kg su sostanza secca), come parziale sostituzione del mais. Sono stati effettuati prelievi ematici a 7, 35, e 56 giorni di prova sperimentale, e dal plasma isolato sono stati determinati i livelli di ROS e specie reattive all’azoto, la capacità di radical scavenging (DPPH) e il profilo citochinico in termini di interleuchina (IL)6, IL-1β e IL-10.

I principali risultati di tale esperimento hanno mostrato un effetto antiossidante e antinfiammatorio esercitato dell’integrazione a base di bucce di nocciola sul plasma degli agnelli. In particolare, sia l’attività di radical scavenging che i livelli di ROS sono risultati maggiori nel gruppo BN rispetto al gruppo CON. Il concomitante aumento della capacità di radical scavenging e dei ROS potrebbe essere spiegato come l’effetto di una ottimizzata risposta del sistema antiossidante all’incremento dei ROS circolanti. In aggiunta la secrezione delle citochine ha mostrato un profilo con alti livelli di IL-10, ad azione regolatoria, e bassi livelli di IL-1β, ad azione pro-infiammatoria negli agnelli alimentati con bucce di nocciola, indicando una condizione di omeostasi del network citochinico. L’assetto immunitario mediato dalle bucce di nocciola nel plasma degli agnelli conferma quanto dimostrato in precedenza sull’azione antiossidante dei composti fenolici e la stretta modulazione delle risposte immunitarie attraverso la soppressione delle risposte pro-infiammatorie (Zhang and Tsao, 2016) e del tipo di risposta cellulo-mediata attivata dagli T-helper 1 (Schroecksnadel et al., 2007).

I risultati ottenuti sottolineano l’importanza di pianificare strategie alimentari mirate all’ottimizzazione non solo delle performance produttive ma anche di quelle immunitarie strettamente connesse al benessere animale.

La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico, in cui è riportata tutta la letteratura citata: Ciliberti, M. G., Santillo, A., Caroprese, M., Della Malva, A., Natalello, A., Bertino, A., Albenzio, M. and Sevi, A., 2024. Role of hazelnut skin supplementation on plasma antioxidant status and cytokine profile in growing lambs. Frontiers in Veterinary Science, 11.

Autrice

Maria Giovanna Ciliberti

Sotto la supervisione del “Gruppo Editoriale ASPA”: Giuseppe Conte, Antonio Natalello, Alberto Stanislao Atzori, Manuel Scerra, Sara Pegolo, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti.