Il dibattito sul futuro della zootecnia e sui possibili metodi innovativi da introdurre come prassi per ottenere prodotti sostenibili e rispettosi del benessere animale e dell’ambiente, è di estrema attualità ed interesse per il nostro settore. A tal proposito Dario Turati, medico veterinario libero professionista, ha voluto fornire un suo personale contributo inviando alla nostra redazione una proposta operativa, nella quale il ritorno alla duplice attitudine viene esaminato come possibile alternativa ai sistemi odierni di produzione di latte e carne.

La proposta

Fortunatamente le tematiche del benessere animale sono diventate una realtà imprescindibile per il futuro dei nostri allevamenti. Abbiamo però bisogno di più coraggio ed onestà  intellettuale per sforzarci di operare con ancora maggiore sensibilità etologica. Lo schema che propongo va  letto in questo senso. Esso è  focalizzato sul ciclo di produzione bovina e da considerarsi parte integrante di un più ampio sistema che parte dall’uso delle risorse, fino alla gestione del prodotto. Provo a introdurre e chiarire i passaggi. In alternativa  agli odierni sistemi latte o carne, che hanno esasperato la selezione genetica, qui viene recuperato il bovino a duplice attitudine (per buona pace dei trattori).

In alternativa  alla sempre più impegnativa lotta alle variazioni climatiche, qui si tenta di adeguarsi all’andamento stagionale con l’obbiettivo della semplificazione del lavoro umano e nella speranza di un ritorno positivo in termini di minore stress sulla mandria. Il passaggio chiave, sicuramente impegnativo, sta nella gestione dei “gruppi”. La vera sfida è uniformare il ciclo produttivo in modo che tutta la mandria contemporaneamente attraversi i diversi momenti produttivi. Si veda in proposito la voce “Ciclo produttivo generale” su base annua.

In alternativa alla plurima mungitura robotica, qui è prevista una sola mungitura giornaliera e uno stop generale dal 20 dicembre al 1 febbraio (con buona pace dell’allevatore che potrà partire per un viaggio nei mari del sud). Si veda in proposito la voce “Fasi giornaliere”.

In contrapposizione con la separazione vacca-vitello, qui sono preservate le cure parentali fino ad un quasi naturale svezzamento. In alternativa alla fecondazione artificiale (per chi scrive è pratica quotidiana da 30 anni) o il trapianto di embrioni, qui è previsto il toro aziendale.

E’ altresì previsto un ritorno importante alla pratica del pascolo a rotazione.

Autore

Dario Turati, Medico Veterinario libero professionista