La kermesse sulle Indicazioni Geografiche italiane ed europee andrà in scena dal 30 agosto al primo settembre. Il Consorzio sarà presente con iniziative legate al tema della lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding. Bertinelli: “Pochi giorni fa abbiamo depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”
Dal 30 agosto al primo settembre il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà tra i protagonisti di “Identità d’Origine. Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa” a FICO Eataly World di Bologna: un incontro internazionale e tre giorni di rassegna-mercato, degustazioni ed eventi sulle specialità Dop e Igp, per conoscere e degustare le eccellenze dell’enogastronomia italiana ed europea.
“Identità d’origine” si terrà nel cuore dell’Emilia-Romagna, la regione che con 44 specialità detiene il record mondiale delle certificazioni Dop e Igp di prodotti agroalimentari, come appunto il Parmigiano Reggiano. Bologna – ma solo nella parte della provincia alla sinistra del fiume Reno – è inoltre una delle cinque province italiane in cui è possibile produrre il Parmigiano Reggiano, insieme a Parma, Reggio Emilia, Modena e Mantova alla destra del fiume Po.
Le attività del Consorzio a “Identità d’Origine” inizieranno venerdì 30 agosto con un progetto legato al tema della lotta alla contraffazione e al fenomeno dell’Italian Sounding: nello Spazio Forme di FICO, dalle ore 13.15, sarà allestita una mostra di prodotti contraffatti e di altri che usano illecitamente la denominazione Parmigiano Reggiano.
“Prosegue la lotta globale del Consorzio contro l’uso illegittimo del termine ‘parmesan’ – ha affermato il presidente Nicola Bertinelli – È di pochi giorni fa la notizia che il Consorzio ha depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”.
“Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – ha continuato Bertinelli – da oltre 20 anni ha registrato il marchio del Re dei formaggi in Nuova Zelanda e con questa azione punta a tutelare l’interesse dei produttori della Dop dal tentativo di registrazione che sarebbe contro la legge, e dannoso per i consumatori neozelandesi e per i produttori italiani”.
Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, ha poi aggiunto: “Saremo sempre in prima linea sia nelle fasi negoziali degli accordi internazionali, sia nell’esercizio delle funzioni di tutela per difendere un diritto di trasparenza che riteniamo sacrosanto per i consumatori di tutto il mondo. Per i caseifici del Parmigiano Reggiano non è facile confrontarsi con multinazionali da oltre 20 miliardi di euro, il Consorzio è e sarà sempre dalla parte di Davide nella lotta con i giganti”.
Nel pomeriggio di venerdì 30 agosto, il dottor Alberto Pecorari dei Servizi Istituzionali del Consorzio Parmigiano Reggiano sarà a disposizione del pubblico presso lo Spazio Forme di FICO per approfondimenti sul tema della contraffazione e dell’Italian Sounding e per illustrare l’impegno del Consorzio nella lotta a questi fenomeni.
“Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso parmesan fuori dall’Unione Europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Solo nel 2018 sono state svolte più di 850 ispezioni presso punti vendita distribuiti in 61 città di 27 paesi. Oltre ai controlli ‘on site’ e ‘on line’, il Consorzio sta lavorando per ottenere all’estero lo stesso riconoscimento e le stesse tutele che il sistema delle Dop garantisce all’interno dell’Unione Europea”, ha concluso il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli.
Gli appuntamenti a “Identità d’origine” proseguono nella giornata di sabato 31 agosto, quando alle ore 12.15 si parlerà di Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna. Claudio Guidetti, segretario della sezione di Modena e Bologna, racconterà al pubblico dello spazio Arena di FICO tutti i segreti che rendono unico questo formaggio: i foraggi, gli allevamenti, il lavoro e la passione delle persone che rendono così speciale il legame tra il Re dei Formaggi e il territorio di montagna. Al termine della presentazione saranno aperte due forme due forme di 24 e 40 mesi del caseificio Casola (MO) con degustazione finale.
Sabato 31 agosto e domenica primo settembre, nella ciclabile adiacente allo spazio Arena, sarà allestito il “Mercato dei produttori e dei luoghi di produzione”. Il Consorzio sarà presente con uno stand gestito da Spazio Forme dove sarà possibile acquistare diverse stagionature e biodiversità di Parmigiano Reggiano.
Grana Padano: Marchiatura “in diretta” al caseificio di FICO
DOP e IGP sono i segni distintivi delle eccellenze alimentari dei paesi dell’Unione Europea ed in particolare dell’Italia. Su tutte il Grana Padano DOP, che con 4.932.996 forme prodotte nel 2018 e 3.217.074 già lavorate nei primi sette mesi del 2019, si conferma il prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo, con ben 1.938.328 forme destinate lo scorso anno all’export.
Questa leadership nasce dal lavoro quotidiano di 40mila addetti, che ha il cuore nei 128 caseifici che producono Grana Padano. Per raccontare in ogni passaggio questo lavoro, il Consorzio di Tutela ha avviato un’importante ed impegnativa esperienza a FICO, la Fabbrica Italiana Contadina, creando al suo interno un caseificio con la matricola BO203, che ha così riportato a Bologna, territorio da sempre nella zona di produzione, l’arte e la professionalità dei casari del Grana Padano.
Il successo raccolto tra migliaia di visitatori farà della produzione del Grana Padano DOP della fabbrica a FICO il contributo qualificato e unico che il Consorzio di Tutela porterà dal 30 agosto al 1° settembre a “Identità d’Origine”, la tre giorni che FICO, Fondazione Qualivita, Regione Emilia Romagna e Origin Italia dedicheranno ai prodotti alimentari a certificazione garantita – DOP, IGP e STG – italiane e straniere.
In occasione dell’evento, la produzione di Grana Padano DOP nella fabbrica allestita nel più grande parco al mondo dedicato al cibo e davanti al pubblico e agli ospiti, avverrà quattro volte al giorno, alle 10,30, 12, 13,30 e 15. Venerdì 30 agosto, inoltre, alle 13,45, in una tappa del tour che seguirà il convegno in programma al Centro Congressi con ospiti internazionali dedicato a Dop e Igp, per la prima volta nella fabbrica dopo la battitura e i controlli di qualità previsti dal Disciplinare di produzione, una delle forme di Grana PADANO DOP stagionata oltre 20 mesi, sarà sancita da un secondo marchio a fuoco “RISERVA”, con le stesse modalità previste per l’apposizione del marchio DOP.
“E’ un evento significativo che conferma dopo due anni il valore della scelta impegnativa sul piano economico ed organizzativo di costruire un caseificio permanente in un luogo dedicato alle eccellenze alimentari, dopo il successo dell’esperienza compiuta ad EXPO 2015 – spiega Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano e di Origin Italia, l’associazione italiana dei Consorzi di indicazione geografica – Il pubblico ha capito che questa attività è un segno decisamente forte dell’assoluta trasparenza che i caseifici e gli operatori del Grana Padano offrono ogni giorno ai consumatori in ogni passaggio della filiera”.
L’incontro diretto tra produttore e consumatore dà la misura di una chiarezza nella comunicazione e nelle scelte produttive che passa anche dal sempre maggiore rispetto dell’ambiente e del benessere animale e dall’evoluzione costante dei controlli. “Il primato che il Grana Padano DOP ha conquistato e ogni anno migliora a livello internazionale – conclude Baldrighi – impone al Consorzio di Tutela di intensificare a tutto campo la sua attività di valorizzazione e di promozione di un formaggio, che trasforma il 23% del latte italiano, di assoluta e garantita qualità, e di essere protagonista negli eventi che puntano ad ampliare la conoscenza delle produzioni tutelate e garantite”.
Fonte: Parmigiano Reggiano – Grana Padano