Da oggi, 1° luglio 2024, fino al 31 dicembre 2024, l’Ungheria sarà alla guida del Consiglio dell’Unione europea.

La presidenza del Consiglio dell’UE ruota ogni sei mesi tra i 27 Stati membri. Il paese che detiene la presidenza guida il lavoro del Consiglio e rappresenta tutti gli Stati membri nei negoziati con le altre istituzioni dell’UE. Tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2024 l’Ungheria assumerà la presidenza del Consiglio dell’Unione europea per la seconda volta, andando a sostituire il Belgio.

Il programma della presidenza ungherese sarà strutturato attorno a sette priorità: accettazione di un nuovo accordo europeo sulla competitività; rafforzamento della politica di difesa europea; una politica di allargamento coerente e basata sul merito; contenimento dell’immigrazione clandestina; definizione del futuro della politica di coesione; una politica agricola dell’UE orientata agli agricoltori; risposta alle sfide demografiche.

Make Europe Great Again” è il motto scelto, che si riferisce sia a una presidenza attiva e proattiva sia al fatto che gli Stati membri sono più forti insieme che separatamente. Simboleggia anche la percezione che l’Europa può diventare un attore globale indipendente.

Una politica agricola europea incentrata sugli agricoltori

Nel dettaglio, il punto dedicato all’agricoltura recita:

“Forse l’agricoltura europea non ha mai dovuto affrontare così tante sfide come oggi. Le condizioni meteorologiche straordinarie causate dai cambiamenti climatici, l’aumento dei costi dei fattori produttivi, l’aumento delle importazioni da paesi terzi e norme di produzione eccessivamente rigorose hanno ridotto significativamente la competitività del settore.

L’accumulo di queste sfide ha portato a una situazione in cui il sostentamento degli agricoltori europei è minacciato. È essenziale considerare l’agricoltura non come una causa del cambiamento climatico, ma come parte della soluzione, coinvolgendo gli agricoltori nell’adozione di pratiche di produzione più sostenibili.

Garantendo la sicurezza alimentare, gli agricoltori europei forniscono a tutti i cittadini dell’UE beni pubblici di base. Pertanto, una garanzia a lungo termine della sovranità e della sicurezza alimentare dovrebbe far parte dell’autonomia strategica dell’UE.

Nel prossimo semestre, la presidenza ungherese incoraggerà il Consiglio Agricoltura e Pesca a sfruttare il periodo di transizione istituzionale e guiderà la nuova Commissione nella formulazione delle regole della politica agricola dell’Unione post-2027 per una politica agricola competitiva, a prova di crisi e sostenibile per gli agricoltori.

Promuovere l’agricoltura sostenibile è una priorità fondamentale per trovare un equilibrio razionale tra gli obiettivi strategici del Green Deal europeo, la stabilizzazione dei mercati agricoli e uno standard di vita dignitoso per gli agricoltori.”

Nelle prossime settimane saranno presentati ulteriori dettagli sulle priorità e obiettivi della presidenza ungherese nei diversi ambiti.