Con una procedura iniziata nel febbraio 2021, la Bulgaria, attraverso l’Associazione dei prodotti lattiero-caseari tradizionali, ha fatto richiesta alla Commissione europea di iscrivere lo yogurt nell’elenco dei prodotti DOP.
La motivazione, secondo il Ministero bulgaro dell’agricoltura e dell’alimentazione, è fornire migliori opportunità di reddito ai produttori e aumentare la diffusione del prodotto fuori dai confini nazionali.
Il 25 luglio 2023 la Commissione europea ha dato parere favorevole per includere lo yogurt bulgaro – o “Bulgarsko kiselo mlуako” – fra le DOP dalla Bulgaria e il formaggio bianco in salamoia (simile alla feta) all’elenco degli IGP.
La differenza fra le due denominazioni riguarda il luogo dove si svolgono le fasi produttive: le DOP devono essere interamente prodotte nel territorio di origine, per le IGP è sufficiente che almeno una fase avvenga nel territorio indicato dal disciplinare.
La DOP, quindi, indica un legame molto più stretto con il territorio ed è un marchio che il consumatore riconosce e a cui attribuisce valore.
La nuova denominazione andrà ad aggiungersi all’elenco dei 1.641 prodotti agricoli già tutelati in Europa.
L’elenco di tutte le denominazioni geografiche protette si trova nella banca dati del registro legale delle denominazioni dei prodotti agricoli eAmbrosia.
I nomi dei prodotti inseriti in questi elenchi sono tutelati come proprietà intellettuale all’interno dell’UE e questo gli permette di essere protetti contro l’uso o l’imitazione non autorizzati.
Lo yogurt bulgaro è un prodotto lattiero-caseario a base di latte crudo di pecora, vacca, bufala, capra o una miscela di esso, con un lievito simbiotico dei batteri Lactobacillicus delbrueckii ssp.bulgaricus e Streptococcus thermophilus, che non sono geneticamente modificati.
È caratterizzato da uno specifico sapore e aroma fresco e lattico, dovuto a 34 tipi di sostanze aromatiche derivanti dalla fermentazione del latte.
In generale i prodotti lattiero-caseari bulgari tradizionali contengono una microflora batterica unica che si è evoluta in condizioni climatiche specifiche nel corso dei secoli, alcuni studi parlano di tracce di prodotti lattiero caseari fermentati in Europa orientale già 8.000 anni fa.
Le origini dello yogurt hanno solide radici in Bulgaria, è stato infatti il fisico e microbiologo bulgaro Stamen Grigorov ad aver individuato e isolato uno dei microrganismi responsabili della fermentazione del latte e quindi della sua coagulazione e della formazione dello yogurt naturale, ribattezzato poi dall’immunologo russo Mečnikov Lactobacillus bulgaricus.
Mečnikov ha rilevato la longevità delle popolazioni bulgare, da sempre grandi consumatrici di yogurt, collegando a questo l’importanza di fermenti lattici e dei lattobacilli per il benessere umano.
Grazie ai suoi studi si è diffuso ulteriormente il consumo di yogurt, fino ad arrivare alla produzione industriale con la nascita del primo stabilimento Danone ad opera dell’imprenditore russo Isaac Carasso.
Da quel momento in poi è stata una continua ascesa e, oggi, lo yogurt si è affermato fra i prodotti lattiero-caseari, così come il suo inserimento nell’elenco delle DOP certifica a pieno.