La musica è una forma potente di linguaggio universale e gioca un ruolo importante nella vita di ogni persona. Alcuni studi indicano che negli esseri umani la musica riduce i sintomi di varie malattie che coinvolgono il sistema nervoso, come l’epilessia ed i morbi di Parkinson e Alzheimer. Inoltre, la musica è stata suggerita come terapia per la riduzione dello stress e della percezione del dolore nei pazienti affetti da tumori, vittime di ustioni e dopo aver subito un intervento chirurgico. Ma non solo: ascoltare e suonare musica aiuterebbe il sistema immunitario aumentando la produzione di immunoglobulina A e cellule natural killer. Uno studio effettuato sui pazienti malati da Alzheimer ha osservato che la musicoterapia ha aumentato i livelli di estradiolo nel siero del sangue, che hanno avuto effetti protettivi sulla neurotossicità. Tuttavia, i meccanismi alla base di questi effetti non sono ancora stati identificati.
La musica ed i suoi effetti sono stati studiati anche negli animali. Ad esempio, la musica classica è risultata efficace nel ridurre i livelli di stress dei cani, così come negli elefanti e scimpanzé ha influito sul loro comportamento stereotipato. Nei cavalli da corsa, la musica influenza positivamente lo stato emotivo. Nel 2001, i ricercatori dell’Università di Leicester hanno osservato che la musica classica potrebbe migliorare le performance delle bovine da latte, in quanto dopo aver ascoltato la musica è stato rilevato un aumento della produzione del 3%.
La musica non influenza solo gli esseri umani e gli animali, ma anche la crescita ed il metabolismo delle piante. In particolare, alcuni studi suggeriscono che la musica abbia causato vibrazioni nelle foglie delle piante e accelerato i movimenti protoplasmici. Inoltre, la stimolazione sonora potrebbe aumentare la resistenza alle malattie e diminuire il fabbisogno di fertilizzanti e biocidi.
Tuttavia, nella ricerca non sono presenti studi sugli effetti dei canti vedici indiani sulle culture di cellule animali, ed in particolare sull’effetto della musica sul sistema cellulare non uditorio dei mammiferi e sugli eventi molecolari che causano l’aumento dei livelli di estrogeni. Questi canti sono una combinazione coordinata di suono, ritmo e respiro utilizzata per canalizzare l’energia. Nella mitologia indù, i mantra vedici sono noti da secoli per creare vibrazioni che portano positività nell’ambiente. Oltre a questo, il cantilenamento dei mantra aiuta a contrastare qualsiasi stress, calmare la mente e migliorare l’immunità, la concentrazione e la memoria. C’è quindi un’alta probabilità che l’esposizione ai canti vedici classici possa influenzare le funzioni delle cellule coltivate.
Per questo uno studio condotto da un team di ricercatori del National Dairy Research Institute di Karnal (India) ha osservato gli effetti diretti della musica vedica rilassante su cellule della granulosa (derivati dalle ovaie di bufale macellate), coltivate in sistemi di coltura 3D per imitare la fase follicolare pre-ovulatoria. Le cellule della granulosa sono state coltivate a 37°C in due incubatori a diversa concentrazione di CO2 (una era il controllo). Le cellule hanno assunto forma sferoidale in un sistema di coltura a goccia a partire dal 2º giorno e le strutture sferoidali sono rimaste intatte per tutto il periodo sperimentale. Gli sferoidi, contenuti in incubatore, sono stati quotidianamente esposti alla musica del mantra Mahamrityunjaya per 6 giorni, per 1 ora e mezza. Dopo questi 6 giorni, l’effetto della musica è stato misurato attraverso l’analisi dell’espressione dei geni steroidogenici (CYP19A1, STAR e HSD17β1) e del marker proliferativo (PCNA).
È stato quindi osservato che l’espressione del gene CYP19A1 è aumentata significativamente negli sferoidi esposti alla musica rispetto al controllo. Al contrario, non vi era alcuna differenza significativa nell’espressione genica di STAR, HSD17B1 e PCNA tra il controllo ed il trattamento con i canti vedici. I risultati di questo lavoro hanno fornito un indizio “trascrizionale” per ottenere livelli di estradiolo più elevati grazie all’effetto della musica ed un campo di applicazione per i canti vedici per aumentare l’espressione del gene CYP19A1 ed aiutare ad affrontare alcune condizioni fisiopatologiche.
E’ necessario precisare che nessun animale è stato macellato esclusivamente per questo progetto e che le ovaie di bufale utilizzate nel presente studio sono state ottenute dagli animali macellati per la produzione di carne nel macello commerciale governativo di Nuova Delhi, in India.
Articolo tratto da: Effect of Vedic music on steroidogenic gene expression in 3D-cultured buffalo granulosa cell spheroids model system, a pilot study
Mamta Pandey, Chhama Singh, Emmagouni Sharath K. Goud,Veerappa G. Vedamurthy, Dheer Singh, Suneel Kumar Onteru
- Molecular Endocrinology, Functional Genomics and Systems Biology Lab, Animal Biochemistry Division, National Dairy Research Institute, Karnal, India.
Reprod Dom Anim. 2021;56:231–238. https://doi.org/10.1111/rda.13671