Uno degli obiettivi che si è posto il Masaf, dal suo insediamento, è stato quello di rafforzare il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, denominato così dal 2017, in sostituzione del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Agroalimentari, fondato nel 1982.

Il nucleo opera su tutto il territorio nazionale attraverso un Reparto Operativo che ha sede a Roma e 5 Reparti (RAC) con sedi in varie città italiane. È in previsione la costituzione di altri 5 nuclei per coprire tutto il territorio nazionale.

Poiché l’agroalimentare in Italia non è solo legato alle tradizioni e all’identità nazionale, ma genera un fatturato che di anno in anno diventa sempre più importante, la tutela dei marchi si fa sempre più necessaria, a difesa della filiera e del consumatore.

Le attività di controllo sono volte a verificare oltre alla salubrità dei prodotti anche la conformità fra prodotto e etichetta. In generale, la veridicità su ciò che viene riportato nelle informazioni che ha a disposizione il consumatore.

I controlli nella filiera agroalimentare sono eseguiti d’iniziativa o su segnalazione, dalla produzione primaria fino alla vendita, e in qualsiasi settore (lattiero-caseario, oleario, ortofrutta, allevamenti zootecnici e carne, prodotti a denominazione d’origine, vitivinicolo, ittico, apistico, conserviero, biologico, cerealicolo, avicolo, etc.), seguendo la normativa nazionale e comunitaria.

Anche i fondi erogati a sostegno del comparto agricolo nell’ambito della politica agricola comune (PAC) sono oggetto di accertamenti straordinari, sia quelli erogati tramite FEAGA (reddito agli agricoltori, sostegno dei mercati), sia quelli del FESR (salvaguardia dell’ambiente e del territorio).

Le attività operative vengono eseguite “in concorso” con l’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), che ha potere sanzionatorio ed è composto da perdonale civile. Mentre in caso vengano rilevati problemi sanitari si attiva la cooperazione con i NAS o con i veterinari della ASL preposti.

Anche fuori dai confini italiani, si segnala il ruolo che il Comando ha assunto dal 2011 nell’ambito della Cooperazione internazionale di polizia, sotto il coordinamento di Europol ed Interpol, per il contrasto alle frodi agroalimentari, all’interno di una rete, denominata Opson (dal greco ‘cibo’), di cui l’Italia è stata membro fondatore.

Dal 2019 inoltre il Comando per la Tutela Agroalimentare è anche “Action leader” del tavolo di lavoro sul contrasto delle frodi nel settore lattiero-caseario.