Nell’era del digitale parlare di fiere potrebbe sembrare qualcosa di arcaico e un pò vintage. Il lockdown ci ha fatto conoscere senza deluderci la didattica e la formazione a distanza e le cosiddette “call” che ci hanno permesso di evitare d’incontrarci al bar o in ufficio. Il coronavirus ci ha poi disabituato ai rituali della stretta di mano, del bacio d’amicizia e del pranzo di lavoro. Nell’uomo, però, nei migliaia di anni di evoluzione si sono sedimentati comportamenti sociali che il digitale non può in pochi mesi cancellare con un colpo di spugna. Pur essendo ancora rischioso, vedersi dal vivo serve eccome, come servono i rituali che cementano le amicizie e gli affari. Abbiamo visto anche come i nativi digitali non possano fare a meno della movida, della discoteca e del viaggio. L’agricoltura poi, essendo lo scrigno delle tradizioni più antiche, ha bisogno più di ogni altro settore dei momenti “fisici”.

Le fiere sono per ogni settore dell’attività umana forse il più irrazionale luogo dove chi condivide un business o semplicemente una passione s’incontra e spesso non si capisce bene per fare cosa visto che su internet si può interagire con qualsiasi persona, aggiornarsi sulla tecnologia e conoscere meglio un prodotto e un servizio. Le fiere saranno pure irrazionali ma ci si va volentieri, anche solo per contarsi e salutare gli amici.  Come ho avuto modo di scrivere più volte, personalmente credo che l’ambiente digitale sia il presente e il futuro della comunicazione e la migliore delle testimonianze è stata la scelta di 8 anni fa di fare di Ruminantia esclusivamente una rivista digitale.

La 78esima Fiera Internazionale del Bovino da Latte si farà quest’anno con un’edizione speciale e con un format completamente nuovo, misto tra digitale e analogico, che forse anticipa il futuro, con tutte le precauzioni sanitarie necessarie e con la presenza degli animali, degli espositori e dei visitatori. La data è stata spostata al 3-4-5 Dicembre 2020, ossia in un momento in cui saranno chiare le intenzioni del Sars-Cov-2 e comunque migliore perché le lavorazioni agricole saranno terminate e particolari rischi meteo saranno probabilmente meno che in passato.

Ruminantia anche quest’anno sarà presente nel suo ruolo di media partner, avendo già sperimentato lo scorso anno, e quindi in tempi non sospetti, come i Social media non siano un concorrente delle fiere ma un valido supporto. Le dirette Facebook e le differite YouTube ci hanno permesso infatti di far convivere in armonia chi è venuto in fiera fisicamente con chi non lo ha potuto fare nei 10 workshop che abbiamo organizzato.

Pertanto, la 78esima edizione di quella che noi chiamiamo semplicemente la Fiera di Cremona si farà e sarà pronta ad adattarsi anche nella peggiore situazione di rischio sanitario. Si farà per tenacità, perché l’agricoltura e il mondo dell’impresa sono abituati a navigare nella tempesta e a raggiungere al minimo dei danni un porto sicuro dove approdare. Marinai e imprenditori si sa che un po’ si assomigliano e tenacia e passione sono forse i sentimenti che maggiormente li accomunano.

Abbiamo voluto presentarvi con un’intervista il neo eletto presidente di Cremona Fiere Roberto Biloni, per conoscere il suo pensiero e come vuole far evolvere le Fiere Zootecniche Internazionali, e farvi sentire direttamente dal direttore Massimo De Bellis come sarà organizzata l’edizione speciale del 2020.

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