Nel cuore dell’Ecomuseo dei Prati Stabili della Provincia di Cremona, la Scuola Casearia di Pandino è espressione della vocazione agricola indirizzata alla produzione di latte e della sua successiva trasformazione in formaggi d’eccellenza. 

Sono sempre tante e di interesse le iniziative che la scuola casearia porta avanti. In particolare in questi ultimi giorni è stata protagonista della Festa del Fieno e dei Prati Stabili, un evento che celebra il patrimonio agroalimentare della zona.

Durante la manifestazione, gli studenti della scuola, guidati dalla direttrice Carla Bertazzoli e dal direttore del caseificio Davide De Carli, hanno presentato due nuovi formaggi affinati al fieno: una Canestrella e una Caciotta. Questi formaggi, frutto di un lavoro accurato e della passione degli studenti, rappresentano una perfetta sintesi tra tradizione casearia e innovazione.

Il progetto che ha portato alla creazione di questi prodotti si inserisce nell’ambito del programma “La Scuola in Campo”, che ha visto coinvolti attivamente gli studenti della scuola in un percorso didattico e pratico, volto ad approfondire la conoscenza dei prati stabili del pandinasco. Questi prati, che non richiedono l’uso di pesticidi o diserbanti e vengono fertilizzati esclusivamente con letame naturale, rappresentano un esempio virtuoso di agricoltura sostenibile. La loro preservazione è fondamentale per il mantenimento della biodiversità e per la produzione di un fieno di altissima qualità, utilizzato per l’alimentazione delle vacche da latte.

Nonostante le difficoltà iniziali nel reperire fieno certificato, necessario per aromatizzare e affinare i formaggi, la scuola è riuscita a realizzare due prototipi utilizzando latte locale e fieno certificato acquistato sul mercato. La Canestrella, un formaggio semiduro, e la Caciotta, di consistenza più morbida, sono stati aromatizzati con fieno liofilizzato e affinati su un letto di fieno. Questo procedimento ha arricchito il profilo aromatico dei formaggi con note vegetali, in aggiunta ai tradizionali sentori lattici.

La partecipazione attiva degli studenti è stata centrale in ogni fase del progetto, dall’approfondimento teorico sull’importanza agronomica e ambientale dei prati stabili, fino alla produzione concreta dei formaggi nel caseificio della scuola. Un’esperienza che non solo ha permesso ai ragazzi di acquisire competenze tecniche, ma li ha anche resi consapevoli del valore culturale e paesaggistico del loro territorio.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di internazionalizzazione e crescita professionale. Grazie al progetto ErasmusPlus, la scuola ha sviluppato un manuale sulla sostenibilità ambientale in collaborazione con il centro biotecnico e turistico Grm di Novo Mesto, in Slovenia, e l’Institute for Promotion & Certification of Agri-food Products in Grecia. Questo documento, redatto in italiano, sloveno, greco e inglese, verrà adottato dalla scuola e distribuito in altre istituzioni, rappresentando un’importante risorsa per promuovere pratiche agricole e casearie sostenibili.

La Scuola Casearia di Pandino offre ai propri studenti opportunità di crescita e formazione di alto livello, mirando sempre a preservare e valorizzare il patrimonio agricolo e gastronomico locale. Si inserisce in questo contesto anche l’Open Day del 21 e 22 settembre, durante il quale è stato possibile visitare il caseificio, degustare i prodotti e, per i più piccoli, cimentarsi nella preparazione del primo sale. 

Per maggiori informazioni è possibile contattare il caseificio all’indirizzo email caseificio@istitutostanga.edu.it.

Foto di copertina di Silvia Panigada