In Inghilterra le prove sul campo per un vaccino e un nuovo test cutaneo per la tubercolosi bovina vanno avanti.
La tubercolosi bovina è una malattia cronica del bestiame che rappresenta oggi una sfida importante per il settore zootecnico. Questa malattia è presente anche in alcuni territori dell’Italia, prevalentemente al sud, dove risulta di difficile eradicazione per le caratteristiche intrinseche del microorganismo in termini di resistenza all’ambiente esterno e per la tipologia di allevamento improntato alla monticazione e transumanza, anche se, come riportato dal Ministero della Salute, negli ultimi anni si è assistito ad un netto miglioramento della situazione epidemiologica con riduzione del numero di focolai.
La tubercolosi bovina è uno dei principali problemi di salute degli animali nel Regno Unito, con misure di controllo che costano all’industria del bestiame e al governo milioni di sterline all’anno. Inoltre, per prevenire la diffusione della malattia migliaia di bovini sono abbattuti ogni anno.
Nel Regno Unito si sta quindi da tempo lavorando sulla messa a punto di un vaccino per questa malattia, processo che è arrivato a febbraio 2023 alla seconda fase, e cioè alle prove sul campo del vaccino e del test cutaneo che ne valuteranno la sicurezza ed efficacia su oltre 600 animali.
Se la seconda fase avrà successo, l’Inghilterra sarà più vicina a poter vaccinare il bestiame contro questa malattia endemica. Il Ministero dell’agricoltura si augura che la combinazione del vaccino CattleBCG e del test cutaneo Detect Infected between Vaccined Animals (DIVA) sia implementabile nei prossimi anni, aggiungendo strumenti significativi a quelli attualmente disponibili.
La seconda fase delle prove sul campo valuterà la sicurezza del vaccino CattleBCG, e la sicurezza e le prestazioni del test cutaneo DIVA nei bovini vaccinati. Finora, gli studi di laboratorio hanno indicato che il vaccino e il test cutaneo DIVA sono sicuri e che il test funziona bene negli ambienti controllati delle strutture della Animal and Plant Health Agency (APHA). Le prove sul campo si stanno svolgendo in allevamenti commerciali in tutto il paese e dovrebbero essere completate nel 2023. La fase 2 coinvolgerà almeno cinque allevamenti con 600 animali partecipanti, 300 dei quali saranno vaccinati con CattleBCG, mentre la restante metà riceverà il placebo.
Nel luglio 2021, l’APHA aveva avviato la fase 1 degli studi in Inghilterra, incentrata sulla sicurezza e sulle prestazioni del test cutaneo DIVA negli animali non vaccinati. Eseguita in dieci allevamenti con 524 animali partecipanti, la Fase 1 si è conclusa a maggio 2022 ed è in corso l’analisi dei risultati.
La British Veterinary Association ha accolto con entusiasmo il lancio della seconda fase delle prove sul campo, definendolo un passo importante negli sforzi di collaborazione tra la professione veterinaria, la comunità scientifica, il governo e l’industria per affrontare la tubercolosi bovina.
In risposta all’annuncio, il presidente della BVA Malcolm Morley ha dichiarato: “La tubercolosi bovina è una malattia devastante con conseguenze di vasta portata per gli allevatori, il bestiame e la fauna selvatica. È quindi molto promettente vedere l’avvio della prossima fase delle prove sul campo del vaccino BCG e del test cutaneo. La BVA ha identificato lo sviluppo di un vaccino e di un test come una priorità di ricerca che potrebbe avere un impatto significativo sull’eradicazione della tubercolosi bovina nel Regno Unito e nel mondo, insieme ad altre misure di controllo delle malattie. Non vediamo l’ora di vedere i risultati di queste prove“.