Un team di scienziati studia il controllo del comportamento escretorio (defecazione ed urinazione) nei bovini addestrandoli all’utilizzo di aree specifiche.

In collaborazione con gli scienziati esperti in comportamento animale dell’Università di Auckland in Nuova Zelanda e gli scienziati del tedesco Institute of Animal Welfare and Animal Husbandry di Celle, parte del Friedrich-Loeffler-Institut (FLI), un team di biologi comportamentali dell’Istitute Leibniz for Farm Animal Biology (FBN) sta studiando il comportamento escretorio dei bovini.

I bovini possono tenere pulita la stalla e proteggersi meglio dalle malattie?

Gli animali domestici sono generalmente addestrati per quanto riguarda i loro bisogni in casa, ed anche i maiali (se possibile) cercano un angolo appartato per defecare.

La situazione è completamente diversa con i bovini che invece defecano ed urinano ovunque si trovino. Ciò ha conseguenze negative per l’ambiente e per gli animali stessi. Le conseguenti emissioni di ammoniaca contribuiscono alla cattiva qualità dell’aria e dell’acqua.

Tuttavia, questi problemi potrebbero essere notevolmente migliorati se i bovini usassero un luogo specifico per defecare ed urinare, e se i liquami potessero essere separati. Una stalla sporca causa malattie podaliche ed alle mammelle delle bovine e comporta un maggiore sforzo per gli operatori per mantenere pulite le varie aree che la compongono.

Una vacca da latte adulta produce in media da 20 a 30 litri di urina e da 30 a 40 kg di feci al giorno.

Gli scienziati esperti in comportamento animale vogliono migliorare l’igiene della stalla.

In un recente studio, gli scienziati hanno concluso che i metodi di apprendimento associativo, come il condizionamento operante, dovrebbero consentire un addestramento efficace che permetta ai bovini di individuare un punto della stalla dove poter mettere in atto il loro comportamento escretorio.  I risultati di questo studio sono stati recentemente pubblicati su Neuroscience and Biobehavioral Reviews.

La ricerca analizza le basi neurofisiologiche del comportamento escretorio nei mammiferi ed ha considerato la probabilità che i bovini possano imparare a controllare comportamenti rilevanti per l’addestramento.

Si è concluso che i bovini sono forniti dell’intelligenza e delle capacità neurofisiologiche necessarie per essere addestrati. Questo argomento è attualmente oggetto di studio presso il FBN, con i partner di Celle e della Nuova Zelanda, in un progetto finanziato dalla Fondazione Volkswagen per un valore di 250.000 euro.

L’addestramento viene svolto in box appositamente costruiti per i bovini, di colore verde e facilmente identificabili. L’urinazione al di fuori dell’area predisposta è segnalata con una breve doccia, mentre quella all’interno del box è premiata con una ricompensa (vedi video).

“In una prima fase, volevamo indagare fino a che punto i bovini possono essere addestrati a controllare il comportamento escretorio”, ha affermato il Dott. Jan Langbein, responsabile del progetto presso il FBN. “Nell’insieme, questo è un processo molto complesso. Tuttavia, ora possiamo rispondere a questa domanda con un chiaro , come hanno dimostrato gli esperimenti in campo con i bovini. Le tecniche di condizionamento operante, che si concentrano sulla ricompensa del comportamento desiderato, hanno dimostrato il loro valore. E’ necessario sviluppare ulteriormente dei metodi pratici che possano essere utilizzati nella routine quotidiana dell’azienda”.

La svolta pratica è ancora in sospeso, nonostante gli sforzi di ricerca in molti altri paesi, tra cui Danimarca, Inghilterra, Estonia, Australia, Canada e Paesi Bassi. Pertanto, gli scienziati di Dummerstorf ed i loro colleghi a Celle ed in Nuova Zelanda vogliono proseguire con le loro ricerche. “Se fossimo davvero in grado di utilizzare l’intelligenza degli animali per predisporre un luogo specifico per il comportamento escretorio dei bovini, tutti ne trarrebbero vantaggio: gli animali, gli allevatori e l’ambiente”, afferma il coordinatore del progetto Lars Schrader del FLI.

Per approfondire l’argomento leggi l’articolo: Dirksen, N., Langbein, J., Matthews, L., Puppe, B., Elliffe, D., & Schrader, L. (2020). Conditionability of ‘voluntary’ and ‘reflexive-like’ behaviors, with special reference to elimination behavior in cattle.

Fonte: Federal Research Institute for Animal Health, Friedrich-Loeffler-Institut (FLI)