E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n.70 del 22-03-2021  il decreto 18 gennaio 2021 sulla “Determinazione dell’indennita’ di abbattimento di bovini e bufalini infetti da tubercolosi e da brucellosi, di ovini e caprini infetti da brucellosi e di bovini e bufalini infetti da leucosi bovina enzootica per l’anno 2020“.

Gli indennizzi previsti per le categorie di bovini affetti da tubercolosi, brucellosi e leucosi enzootica e successivamente abbattuti ammontano a 480,96 €; quelli previsti per le categorie di bufalini affetti da tubercolosi, brucellosi e leucosi e successivamente abbattuti ammontano a 465,80 €. Le indennità che devono essere corrisposte per la specie bufalina quando le carni ed i visceri devono essere interamente distrutti ammonta a 853,63 €.

Tali indennità sopraelencate vengono maggiorate del 50% per capo negli allevamenti bovini e bufalini che non superano i dieci capi all’interno dell’allevamento.

Sono state anche fissate le indennità per categoria, età e sesso dei capi della specie bovina infetti e abbattuti o abbattuti e distrutti. Le medesime indennità sono state fissate anche per i capi della specie bufalina. I relativi risarcimenti sono riportati nell’allegato presente nel documento.

In merito invece alla categoria degli ovini abbattuti perché infetti da brucellosi l’indennità stabilita ammonta a 111,72 € per i capi iscritti ai libri genealogici, per quelli non iscritti invece ammonta a 93,32 €. Le indennità relative alla categoria dei caprini abbattuti perché infetti da brucellosi ammonta a 147,75 € per i capi iscritti ai libri genealogici, per quelli invece non iscritti ammonta a 101,74 €. Nel caso degli ovini e dei caprini con età maggiore o uguale a sei anni le indennità di abbattimento sono pari al 35% del relativo valore.

Sono previste inoltre, maggiorazioni dell’indennità di abbattimento anche nei casi di reinfezione avvenute negli allevamenti dichiarati ufficialmente indenni, a condizione che si accerti il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di profilassi della tubercolosi, brucellosi e leucosi.

Fonte: Gazzetta Ufficiale Italiana – Ministero della Salute