Si è tenuto il 22 e 23 aprile in Giappone il G7, cui ha preso parte il ministro dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Il Ministro ha divulgato attraverso diversi comunicati stampa, i principali temi affrontati dichiarando di aver avuto l’opportunità di confrontarsi con i colleghi del Canada, Marie Claude Bibeau, della Germania, Cem Ozdemir, del Regno Unito, Trudy Arrison, e del Giappone, Tetsuro Nomura, per rispondere agli attuali fabbisogni e per ragionare su misure concrete per la crescita sostenibile della produttività del settore agroalimentare.  L’obiettivo cardine condiviso con  i colleghi del G7 è stato quello di affrontare la crisi alimentare e farsi trovare pronti alle sfide del futuro.

Nell’attuale presidenza giapponese Lollobrigida ha fatto sapere di aver trovato un riferimento di qualità, elemento fondamentale per l’Italia, che potrà far crescere anche quei paesi più deboli, che hanno disponibilità di risorse ma non sanno come utilizzarle. La collaborazione con il Giappone attraverso il potenziamento di ricercainnovazione, sia in termini ambientali che economici, può rappresentare infatti un’opportunità interessante per aiutare anche le nazioni più deboli. Il Ministro in questo incontro ha espresso anche la volontà, appoggiata dal ministro tedesco, di continuare a lavorare al fianco dell’Ucraina per renderla di nuovo libera, aggiungendo che, in occasione del prossimo G7, che si terrà nel 2024 con presidenza italiana, si potrà fornire una risposta operativa al progresso economico delle nazioni in via di sviluppo, per permettere ai popoli di quei paesi di non emigrare a causa della povertà.

Lollobrigida ha ribadito poi che, nel confronto sulle strategie per la sicurezza alimentare avuto con la collega Bibeau del Canada, la posizione italiana contro gli alimenti standardizzati è a favore del cibo di qualità per tutti e che il viceministro del Regno Unito, Trudy  Arrison, ha mostrato grande collaborazione sul tema del contrasto ai falsi prodotti italiani e della difesa delle indicazioni geografiche.

Nelle conclusioni inerenti ai lavori, Lollobrigida ha evidenziato che l’Italia è pronta ad elaborare una strategia di produzione sostenibile ma senza perdere mai di vista la qualità.