La FEFAC ha di recente pubblicato la versione aggiornata delle linee guida per l’approvvigionamento di soia. Il cambiamento chiave in questo “aggiornamento 2023” è che il criterio sulla protezione degli ecosistemi naturali è diventato un requisito essenziale. Ciò significa che gli schemi e i programmi di certificazione e verifica devono garantire che la soia certificata non sia stata coltivata in ecosistemi naturali convertiti (foreste naturali, praterie autoctone, zone umide, paludi, torbiere, savane, pendii ripidi e aree ripariali) al fine di superare con successo l’esercizio di benchmarking, facilitato dall’International Trade Center (ITC).

Il presidente della FEFAC, Pedro Cordero ha affermato che “le linee guida aggiornate per l’approvvigionamento di soia della FEFAC dimostrano il valore di schemi e programmi che assicurino catene di approvvigionamento della soia che non provocano deforestazione o la conversione di ecosistemi naturali. Allo stesso tempo, ci piace ricordare che l’obiettivo chiave di FEFAC con lo sviluppo delle sue linee guida per l’approvvigionamento di soia è quello di fornire trasparenza al mercato per i suoi membri e altri partner della catena del valore della soia”.

Le linee guida FEFAC per l’approvvigionamento di soia contengono ancora 73 criteri (che coprono un ampio spettro di sostenibilità, compresi gli aspetti relativi alle buone pratiche agricole, condizioni di lavoro regolamentate e altre misure sulla protezione ambientale), oggi includono un altro criterio essenziale (55) rispetto alla versione del 2021. Tuttavia, gli schemi devono ancora includere almeno 8 degli ormai 18 criteri desiderati per superare l’analisi di benchmarking. Gli schemi e i programmi di certificazione consapevole della soia sono stati invitati a presentare domanda per il benchmarking rispetto alle linee guida FEFAC aggiornate. FEFAC ha anche ricevuto manifestazioni d’interesse da schemi non precedentemente sottoposti a benchmarking. L’ITC ha già adattato la pagina web della FEFAC sulla mappa degli standard ITC per anticipare nuovi risultati di benchmarking, consentendo agli utenti di distinguere tra risultati di benchmarking 2021 e 2023.

“Allo stato attuale, l’aggiornamento 2023 delle Linee guida per l’approvvigionamento di soia – conclude il presidente Cordero – non può essere considerato uno strumento di conformità EUDR, poiché troppe domande operative sull’attuazione EUDR rimangono senza risposta. Dall’altro lato, riteniamo che tutti i programmi e gli schemi di verifica e certificazione che superano l’esercizio di benchmarking facilitato ITC forniscano informazioni utili ai partner della filiera della soia per effettuare una valutazione del rischio e stabilire la documentazione richiesta ai sensi del nuovo EUDR, in attesa di ulteriori chiarimenti tramite linee guida di best practice per specifici  prodotti per gli operatori”.