Il cambiamento climatico viene percepito sempre più come una grave minaccia a livello globale e le sue conseguenze possono ripercuotersi su molti aspetti della nostra vita quotidiana. Il settore agricolo, e più nello specifico quello zootecnico, è quello maggiormente responsabile delle emissioni di metano, uno dei tre principali gas serra insieme ad anidride carbonica e protossido di azoto.
Il metano viene prevalentemente emesso da animali poligastrici, in particolare dai bovini che rappresentano i principali esponenti di questa categoria, e viene prodotto durante il processo di fermentazione microbica della fibra a livello ruminale. Per questo motivo, la specie bovina è oggetto di innumerevoli studi volti all’identificazione di nuovi metodi di monitoraggio, controllo e riduzione delle emissioni di metano.
Un metodo di monitoraggio applicabile nelle stalle di vacche da latte può essere basato sullo sviluppo di equazioni di predizione che, sulla base di parametri noti, possano stimare le emissioni di metano dai singoli animali. L’informazione principalmente utilizzata per la creazione di queste equazioni è il profilo acidico del latte, che può essere misurato con analisi gas cromatografiche (dispendiose sia a livello di tempo che di denaro) oppure può essere predetto attraverso lo spettro del latte raccolto durante i controlli funzionali.
Lo scopo del presente studio è stato quello di confrontare diverse equazioni messe a punto negli ultimi anni, basate sia sui profili acidici del latte sia su altre informazioni dei singoli animali, e testarle su un unico ampio database.
Nel dettaglio sono stati utilizzati i dati di produzione, composizione e profilo acidico del latte di 992 bovine di razza Bruna, campionate all’interno del progetto Cowability-Cowplus e appartenenti a 85 aziende.
Le analisi cromatografiche sono state effettuate presso il Laboratorio Chimico centralizzato (La.Chi.) del Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente dell’Università degli Studi di Padova.
Per questo studio, un’accurata ricerca bibliografica ha permesso di individuare 46 equazioni, basate su diversi parametri non solo legati al latte, ma anche all’animale stesso (ad esempio peso corporeo ed ingestione di sostanza secca).
Tra queste equazioni, ne sono state selezionate 21 che non presentavano mancanza di informazioni nel database oggetto di ricerca. Le 21 equazioni utilizzabili sono state applicate al database, ottenendo 21 differenti stime di metano emesso dagli animali in termini di produzione (g/kg di sostanza secca ingerita), intensità (g/kg di latte) ed emissione giornaliera (g/giorno).
Queste stime sono state poi confrontate ed analizzate con un modello statistico che teneva in considerazione i giorni di lattazione e l’ordine di parto, ma anche il tipo di azienda (da quella più tradizionale con animali legati ed alimentati con foraggi e concentrati separati, a quella più moderna con stabulazione libera ed uso dell’unifeed) in cui gli animali erano stati campionati.
Il primo confronto tra le equazioni ha evidenziato una maggiore coerenza nei risultati tra le equazioni originate da dati di meta-analisi derivanti da diversi studi condotti in varie condizioni sperimentali.
Invece, l’analisi con il modello statistico ha mostrato che le equazioni più affidabili erano quelle che includevano, oltre al profilo acidico, dati quantitativi facilmente reperibili (ad esempio la produzione di latte per singolo capo), dimostrando dunque una flessibilità nei confronti di variazioni nelle condizioni fisiologiche delle vacche.
A conferma di ciò, si è visto che le stime ottenute moltiplicando l’intensità di metano (g/kg di latte) per la produzione giornaliera di latte (kg/giorno) erano più accurate rispetto a quelle ottenute da equazioni che predicevano direttamente l’emissione giornaliera di metano (g/giorno). Migliori predizioni delle emissioni di metano in vacche in lattazione potrebbero essere ottenute utilizzando un approccio fattoriale che consideri i contributi del mantenimento, del livello di produzione e della qualità del latte.
La presente nota è una sintesi dell’articolo: Massaro, S., Giannuzzi, D., Amalfitano, N., Schiavon, S., Bittante, G., & Tagliapietra, F. (2024). Review of equations to predict methane emissions in dairy cows from milk fatty acid profiles and their application to commercial dairy farms. Journal of Dairy Science. https://doi.org/10.3168/jds.2024-24814.
L’articolo è stato pubblicato in opzione open access, ossia consultabile e scaricabile gratuitamente all’indirizzo https sopra indicato, e contiene tutta la letteratura citata.
Autori
Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Aristide Maggiolino, Manuel Scerra – Gruppo Editoriale ASPA.