È pratica comune negli allevamenti da latte raggruppare le vacche in base alla lattazione, alla produzione di latte, alle esigenze alimentari o allo stato riproduttivo. Negli allevamenti più grandi che praticano il parto tutto l’anno, le vacche possono essere spostate da un gruppo all’altro quando il loro stato cambia. Ad ogni raggruppamento, le vacche entrano in contatto con nuovi individui o con gruppi di individui (Schirmann et al., 2011) e possono sperimentare momenti di aggressività durante tale raggruppamento, mentre tentano di stabilire la loro posizione all’interno della scala gerarchica.
La struttura sociale della vacca da latte è stata descritta come una serie di relazioni di dominanza e di legami sociali caratterizzati da interazioni aggressive e positive. Le interazioni sociali tra le vacche dipendono dallo spazio che viene loro messo a disposizione (Gibbons et al., 2009) e, pertanto, ci possiamo aspettare che i diversi sistemi di stabulazione abbiano un effetto diverso sul comportamento sociale e sull’interruzione di tale comportamento. I vitelli e le manze sono più vulnerabili ai cambiamenti di gruppo rispetto alle vacche più anziane (Bøe e Færevik, 2003). Le manze e vitelli già raggruppati in precedenza notoriamente combattono di meno e stabiliscono una relazione di dominanza più velocemente di quelli con meno esperienza (Raussi et al., 2005). Le vacche vengono spesso raggruppate anche durante il periodo di asciutta (Cook e Nordlund, 2004), che include il periodo di transizione.
Il periodo di transizione è probabilmente il momento più critico del ciclo di vita di una vacca da latte e viene solitamente definito come le tre settimane prima e le tre settimane dopo il parto (Huzzey et al., 2005). Durante questo periodo critico, le vacche sperimentano cambiamenti fisiologici, nutrizionali e sociali che le rendono vulnerabili alle malattie metaboliche e infettive (Huzzey et al., 2005). Il raggruppamento è inevitabile in questo periodo e solitamente la vacca viene spostata dal gruppo “in asciutta” (non in lattazione), al gruppo dei parti per arrivare poi alla mandria principale in lattazione. Dopo il parto, da un punto di vista della socialità, è difficile per le vacche essere separate dal loro vitello e introdotte in un nuovo recinto con la mandria principale in lattazione, cosa che notoriamente provoca più episodi di comportamento antagonistico (Bak Jensen e Proudfoot, 2017). Buona parte di questo comportamento aggressivo si verifica a livello della corsia di alimentazione e può influenzare i tempi e l’assunzione di alimento (von Keyserlingk et al., 2008; Bak Jensen e Proudfoot, 2017; Soonberg et al., 2019).
Gli atti più aggressivi si verificano immediatamente dopo il raggruppamento (Schirmann et al., 2011). Le manze sono le più colpite da questa situazione, a causa del loro status gerarchico inferiore rispetto alle vacche (Phillips e Rind, 2001). Studi precedenti (McGilliard et al., 1983; Schucker et al., 1988; von Keyserlingk et al., 2008) hanno analizzato come il cambiamento di gruppo influenzi le vacche in lattazione e come influenzi il comportamento di sdraiarsi a terra delle vacche in asciutta.
Lo scopo di questo studio presentato dal Journal oj Dairy Research era di determinare come lo spostamento da un gruppo “far-off” (temporalmente più lontano dal momento del parto con stabulazione in cuccette) ad un gruppo preparto “close-up” (7-10 giorni dal parto previsto, con stabulazione in un recinto con lettiera di paglia) influenzi il comportamento aggressivo intrapreso e sperimentato dalle vacche da latte. L’integrazione a livello sociale di ciascuna vacca è stata analizzata utilizzando anche le valutazioni della distanza dalla compagna più prossima e i dati sull’attività fisica. È stato tenuto in considerazione anche l’effetto del numero dei parti. È stato ipotizzato che il raggruppamento degli animali abbia un effetto minore sulle vacche più anziane rispetto alle giovenche e che l’individualità della singola vacca giochi un ruolo nell’ambientamento all’interno di un nuovo gruppo. Raggruppare le vacche durante il periodo di asciutta (dal far-off al close-up e dal close-up alla mandria principale) comporta sempre nuove sfide.
I dati riguardanti l’aggressività sono stati registrati utilizzando una videocamera che è stata direzionata verso la corsia di alimentazione e l’attività fisica è stata registrata con strumenti di monitoraggio attaccati intorno alla zampa posteriore destra. Sono state registrate la sincronia e la distanza dalla compagna più vicina, così come la posizione delle vacche nei primi 3 giorni a partire dal giorno in cui sono ritornate alla mandria principale. L’indice di movimento, il numero medio di passi e il numero di periodi trascorsi sdraiate a terra erano significativamente più alti dopo il parto rispetto alla settimana prima del parto, e la differenza era maggiore tra le manze rispetto alle vacche (P <0.001). Sia le vacche che le manze si sdraiavano a terra maggiormente nel recinto con lettiera di paglia piuttosto che nelle cuccette (P <0.01) e le vacche risultavano essere più aggressive delle manze in entrambi i sistemi di stabulazione (P <0.001 e P <0.05, rispettivamente).
Come ipotizzato sin dall’inizio, i dati hanno dimostrato che le manze hanno risentito maggiormente della formazione dei gruppi mentre le vacche con più esperienza sono riuscite ad adattarsi più rapidamente al nuovo ambiente.
Effect of grouping on behaviour of dairy heifers and cows in the transition period
Maria Soonberg1, Marko Kass1, Tanel Kaart1, Rosie Barraclough2, Marie J. Haskell3 and David R. Arney1
1Institute of Veterinary Medicine and Animal Science, Estonian University of Life Sciences, 51006, Tartu, Estonia;
2Royal (Dick) School of Veterinary Studies and the Roslin Institute, The University of Edinburgh, Easter Bush Campus, Roslin, Midlothian, EH25 9RG, Scotland, UK
3Scotland’s Rural College, West Mains Road, Edinburgh, EH9 3JG, Scotland, UK
Journal of Dairy Research
Cite this article: Soonberg M, Kass M, Kaart T, Barraclough R, Haskell MJ and Arney DR (2021). Effect of grouping on behaviour of dairy heifers and cows in the transition period. Journal of Dairy Research 88, 45–51. https://doi.org/10.1017/S0022029921000066