Il 21 agosto scorso la Cina ha lanciato un’indagine sui prodotti lattiero-caseari provenienti dall’Unione Europea e importati nel paese, al fine di verificare eventuali pratiche commerciali scorrette tenutesi nell’ambito dell’attribuzione di sussidi PAC.
L’indagine sembra essere arrivata in risposta all’incremento dei dazi sulle auto elettriche fabbricate in Cina. Il 20 agosto, infatti, l’Unione Europea aveva apportato una riduzione dei dazi, senza però eliminarli totalmente come richiesto da Pechino. Già a giugno, subito dopo la comunicazione riguardo l’imposizione dei nuovi dazi, la Cina aveva avviato un’indagine analoga sulle importazioni di carne suina dall’Europa.
L’obiettivo dell’indagine cinese sarebbe quello di verificare se i sussidi forniti da 20 Stati europei ai propri produttori di latticini rispettano le normative dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Tra i paesi coinvolti figurano l’Italia, l’Austria, il Belgio e l’Irlanda.
Queste le ragioni che muovono e preoccupano l’esecutivo europeo. Oggi, infatti, la Commissione ha avviato una richiesta di consultazione presso l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), contestando l’avvio da parte della Cina dell’indagine antisovvenzioni sulle importazioni di determinati prodotti lattiero-caseari dall’UE.
Questa è la prima volta che l’UE decide di contestare un’indagine nella sua fase di avvio. L’azione dell’UE è stata sollecitata da un modello emergente di Cina che avvia misure di difesa commerciale, basate su accuse discutibili e prove insufficienti.
“La Commissione sta facendo tutto il necessario per difendere i produttori di latticini dell’UE e la Politica agricola comune dall’abuso degli strumenti di difesa commerciale. L’indagine cinese sui latticini dell’UE si basa su accuse discutibili e prove insufficienti, pertanto continueremo a contestarla vigorosamente in tutte le sedi disponibili, invitando la Cina a porvi immediatamente fine.”
Così facendo, la Commissione dà seguito al suo impegno di difendere con fermezza gli interessi del settore lattiero-caseario dell’UE e della politica agricola comune contro procedimenti abusivi.
La Commissione ha seguito le indagini molto da vicino fin dall’inizio, in piena collaborazione con i produttori esportatori dell’UE e le autorità degli Stati membri. La Commissione è determinata a fare pieno uso di tutti i mezzi legali disponibili per difendere l’industria dell’UE dall’abuso degli strumenti di difesa commerciale.
Le consultazioni richieste oggi dall’UE rappresentano il primo passo nei procedimenti di risoluzione delle controversie dell’OMC. Se non dovessero portare a una soluzione soddisfacente, l’UE potrebbe richiedere che un panel venga istituito dall’OMC per decidere su questa indagine. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
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