Il 14 dicembre 2023, la Commissione europea ha adottato il Regolamento Delegato (UE) 2024/1141, un atto normativo che introduce importanti modifiche agli allegati II e III del Regolamento (CE) n. 853/2004 stabilendo, fra le altre cose, nuove indicazioni operative per la marchiatura di identificazione di carni, i prodotti della pesca, prodotti lattiero-caseari e uova.
In particolare, il punto 8, parte B della sezione I, allegato II del Regolamento (CE) n. 853/2004 rubricato “forma della marchiatura d’identificazione” è così modificato: «se apposto in uno stabilimento all’interno dell’Unione, il marchio deve essere di forma ovale e recare l’abbreviazione di Unione Europea (UE) in una delle lingue ufficiali dell’Unione…omissis». Le abbreviazioni del marchio di identificazione che fanno riferimento all’Unione europea (UE) dovranno pertanto sostituire i riferimenti alla Comunità europea (CE).
L’art. 2 del Regolamento (UE) 2024/1141 prevede, inoltre, che il marchio di identificazione sui prodotti di origine animale possa continuare a recare l’abbreviazione CE, fino al 31 dicembre 2028 e i prodotti di origine animale recanti tali marchi di identificazione apposti antecedentemente alla suddetta data, possano rimanere sul mercato.
Secondo le disposizioni del nuovo regolamento, gli operatori del settore:
- Possono ordinare già da ora le etichette con la nuova sigla UE al posto di CE.
- Possono utilizzare le etichette con il marchio CE fino al loro esaurimento, ma non oltre il 31 dicembre 2028.
- Devono formalizzare nel manuale di autocontrollo la gestione del passaggio dalle etichette “vecchie” a quelle “nuove”.
- Riceveranno i nuovi atti di riconoscimento o gli aggiornamenti di quelli già emessi con la nuova sigla UE.
Durante le attività di controllo ufficiale negli stabilimenti di trasformazione, trattamento e deposito di alimenti di origine animale, l’autorità competente verificherà la corretta gestione delle etichette e l’integrazione dei manuali di autocontrollo secondo le nuove direttive.
Sarà compito del Ministero della Salute aggiornare il sistema “Sintesi Stabilimenti” sostituendo la sigla CE con quella UE. Le autorità dei Paesi terzi saranno informate, tramite le Ambasciate italiane, che nelle certificazioni e nelle liste degli stabilimenti approvati la sigla CE dovrà considerarsi equivalente a quella UE. I Paesi terzi potranno continuare a ricevere prodotti con la vecchia indicazione fino all’esaurimento delle etichette esistenti.