La situazione della brucellosi e della tubercolosi negli allevamenti bufalini della Campania arriva nuovamente al Senato dove l’On. Silvestro (FI-BP-PPE) ha richiamato l’attenzione del Ministro Lollobrigida su questa  tematica partendo dalla considerazione che, nella suddetta regione, sono presenti oltre 250.000 capi di bufala, di cui 130.000 in lattazione, e circa 1.850 allevamenti, che riforniscono 250 caseifici. Nei primi sette mesi dell’anno circa 13.000 capi sono già stati abbattuti, portando il totale degli ultimi dieci anni a 140.000 soggetti e, secondo Silvestro, il piano regionale di eradicazione adottato dalla Regione Campania nel 2019, ha nei fatti dimostrato di non essere efficiente e le misure sinora adottate risultano insufficienti a contrastare questa problematica. La campagna di vaccinazione degli animali contro la brucellosi andrebbe implementata ed estesa a tutti gli allevamenti bufalini dell’intera regione, mettendo in campo un piano di vaccinazione a tappeto. Partendo da queste considerazioni l’Onorevole ha posto al Ministro una serie di quesiti in merito a:

  1. volontà di sostenere e incentivare, in sede di Governo, un piano di vaccinazione capillare che coinvolga tutti gli allevamenti campani e non solo quelli ufficialmente indenni;
  2. intervenire per ridurre i tempi di accesso ai contributi economici per l’abbattimento dei capi destinati agli allevatori campani e, allo stesso tempo, prevedere misure di sostegno economico per il ripopolamento con nuovi capi bufalini;
  3. volontà di tutelare e sostenere questo patrimonio zootecnico e culturale del territorio campano, anche con apposite misure di promozione della mozzarella di bufala campana DOP, in Italia e nel mondo, al fine di supportare l’economia dell’intera filiera.

Il Ministro Lollobrigida ha testualmente risposto:

“la diffusione della brucellosi e della tubercolosi negli allevamenti di bufala è costantemente monitorata dai nostri uffici. È noto che, a valle del Consiglio regionale straordinario della Regione Campania del 7 novembre 2022, è stata approvata all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta regionale ad assumere misure più efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo di eradicazione delle malattie infettive della specie bovina e bufalina, rispetto a quelle già previste nel piano di eradicazione, approvato dalla stessa Regione nel 2022. Nel dibattito è emerso che si è ben lontani dall’obiettivo che si intendeva conseguire, ovvero il dimezzamento rispetto all’anno precedente, del numero di capi affetti da brucellosi e tubercolosi. La percentuale pare essere non superiore al 18 per cento. Il fenomeno è allarmante, soprattutto nella provincia di Caserta, ed è necessario intervenire rapidamente e con misure efficaci. A questo fine ho già scritto al Ministero della salute, alle istituzioni locali e alle associazioni di categoria, per confermare la volontà di implementare l’attività di raccordo operativo e coordinato, finalizzata a definire gli strumenti per affrontare in modo efficace le problematiche in oggetto, nonché ad individuare le modalità accelerate di erogazione di misure di sostegno per il mancato reddito, a favore delle aziende che hanno subito forti abbattimenti, che sono davvero impressionanti. Quello del ristoro alle aziende è infatti un ulteriore versante, strettamente connesso a quello di eradicazione delle malattie, sul quale intendiamo impegnarci. Al riguardo informo che il Ministero, a seguito dell’adozione del regolamento delegato dell’Unione europea n. 467 del 2022, che prevedeva la concessione di un aiuto eccezionale di adattamento ai produttori più colpiti dalla crisi Ucraina, è intervenuto in favore del settore bufalino, attivando un aiuto complessivo, di importo pari a 6,2 milioni di euro, che risulta interamente erogato. Segnalo poi che, nell’ambito del piano strategico della politica agricola comune 2023-2027, in fase di adozione da parte della Commissione europea, sono stati previsti aiuti accoppiati, destinati al settore, pari a 3,2 milioni di euro annui per l’intero periodo 2023-2027. Inoltre, nell’ambito del predetto piano, gli allevatori bufalini, attraverso gli eco-schemi, potranno accedere ad un aiuto specifico finalizzato al miglioramento del benessere animale e alla riduzione dell’antimicrobico-resistenza. Per quanto concerne le misure di promozione della mozzarella di bufala campana DOP, in Italia e nel mondo, al fine di supportare l’economia dell’intera filiera, è previsto un apposito capitolo di bilancio dedicato proprio alla valorizzazione dei prodotti DOP e IGP, che vede uno stanziamento pari a 700.000 euro, da cui sarà possibile attingere per gli interventi specifici individuati in accordo con le associazioni di categoria.”

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Per approfondire la tematica inerente la gestione di questa emergenza, vi consigliamo la lettura anche dei seguenti articoli: “Brucellosi e tubercolosi bufalina in Campania: da Report alla conferenza stampa della Regione“,”Eradicazione brucellosi: parte la vaccinazione in Campania” e “Brucellosi: nominato il Commissario per la gestione dell’emergenza

Fonte: Senato della Repubblica