Protocollo gestionale: penultimo mese di gestazione – Scheda tecnica n. 7

Perché è importante

Terminata la fase di lattazione, il gregge viene messo in asciutta. Ha inizio così il periodo di riposo della mammella, in cui avviene la rigenerazione del tessuto secretore. In questa fase del ciclo produttivo termina l’accumulo fisiologico di riserve corporee. I fabbisogni nutrizionali sono al minimo rispetto alle altre fasi del ciclo, dato che la crescita dei feti non è ancora elevata. Tuttavia, le capre non devono dimagrire: è necessario assicurarsi di soddisfare completamente i fabbisogni di mantenimento e di gestazione. Si tratta di una fase meno intensa, di riposo sia per il gregge sia per chi alleva.

Le strategie gestionali

Di seguito vengono riportate le indicazioni gestionali che devono essere adottate in questa fase di allevamento:

  • Effettuare eventuali lavori di manutenzione della stalla per evitare stress al gregge nelle fasi successive di fine gestazione e dei parti;
  • Valutare le scorte e la qualità dei foraggi e dei concentrati da utilizzare nelle fasi successive;
  • Verificare la scorta di latte in polvere, considerando un fabbisogno di circa 15-20 kg/capretto;
  • Verificare la scorta di paglia necessaria per il rinnovo della lettiera per i parti e la capretteria.

Le strategie alimentari

In questa fase l’obiettivo alimentare consiste nel mantenere elevato il volume del rumine, che progressivamente inizia a ridursi, massimizzando l’ingestione di fieno:

  • Utilizzare fieno di prato polifita di primo taglio di buona/media qualità e appetibile (UFL=0,65).
  • Somministrare almeno 1,5-1,8 kg capo/giorno di fieno;
  • La quantità di concentrati non deve superare il 20% della sostanza secca ingerita, ovvero 0,2-0,3 kg/capo/giorno, in funzione della qualità dei foraggi (massimo 0,4 kg per i capi con BCS lombare <2,5 o con fieni di qualità scarsa).

Indicazioni sanitarie

  • Registrare i capi con perdite vaginali, che possono aver subito riassorbimenti e aborti. Avvisare il veterinario aziendale;
  • In caso di aborti tardivi: conservare il feto e la placenta a 4 °C e inviarli entro 24 ore all’IZS. Isolare il capo, rimuovere la lettiera imbrattata, disinfettare e aggiungere nuova paglia. Avvisare il veterinario aziendale;
  • Eventuale profilassi vaccinale di base per clostridiosi e pastorellosi concordata con veterinario aziendale.

Quali sono gli indicatori?

  • Sono considerati valori ottimali di BCS lombare quelli compresi fra 2,75 e 3,00. È tollerato un BCS di 2,50 per i capi molto produttivi, ovvero quelli che producono più di 10 quintali di latte/capo/lattazione. Nelle fasi successive, le riserve adipose assicureranno la copertura dei fabbisogni energetici, essendo che la capacità d’ingestione alimentare diminuirà, dando luogo così a un progressivo deficit tra fabbisogni e apporti alimentari, dalla fase di fine gravidanza- parto al picco di lattazione;
  • Verificare la quantità e qualità del fieno somministrato ed effettivamente ingerito valutando lo scarto, ossia la quantità distribuita meno quella scartata. Lo scarto deve essere inferiore al 30%.

Protocollo gestionale: la fine della gestazione – Scheda tecnica n. 8

Perché è importante

Il quinto mese di gestazione è da considerarsi una tra le fasi più critiche dell’intero ciclo produttivo annuale. In questa fase la gestione alimentare influenza in modo diretto la crescita dei feti, il peso e la vitalità dei capretti alla nascita e la qualità immunologica e nutrizionale del colostro. I fabbisogni nutrizionali crescono fortemente, in particolare quelli proteici, mentre la capacità di ingestione diminuisce per la crescita dei feti.

Le strategie gestionali

Di seguito vengono riportate le indicazioni gestionali che devono essere adottate in questa fase di allevamento:

  • Evitare stress al gregge che potrebbero mettere a rischio la gravidanza;
  • Verifica impianto di mungitura attraverso la manutenzione ordinaria, il controllo del numero di pulsazioni, del livello di vuoto e delle componenti;
  • Predisporre la capretteria e le attrezzature necessarie. Se si utilizza l’allattatrice effettuare la manutenzione e il controllo (Fig. 1). In particolare controllare la temperatura acqua, il dosaggio del latte (Fig. 2), il numero sufficiente di tettarelle, ovvero una tettarella per 15 -20 capretti;
  • Organizzare il cantiere parti e il materiale d’uso ovvero i guanti monouso, i disinfettanti e i gel;
  • Organizzare l’identificazione caprette alla nascita, con l’utilizzo delle marche auricolari provvisorie (Tip Tag).

Le strategie alimentari

L’obiettivo alimentare di questa fase di preparazione ai parti e alla lattazione consiste nel mantenere più elevata possibile la capacità di ingestione e dunque il volume del rumine massimizzando l’ingestione del fieno. Ciò è possibile attraverso la somministrazione di fieno appetibile, digeribile e di buon valore nutritivo per limitare la quantità dei concentrati. Si tratta di una fase di transizione alimentare con introduzione e incremento progressivo dei concentrati che verranno utilizzati nella lattazione successiva. Esiste una correlazione diretta tra la capacità ingestione a fine gestazione e quella a inizio lattazione: più sarà elevata nella fase di inizio lattazione, maggiore sarà il livello produttivo raggiungibile.

  • Il volume del rumine è al minimo in quanto diminuisce la capacità d’ingestione e crescono fortemente i fabbisogni nutrizionali per l’elevata crescita del feto nelle due ultime settimane di gestazione;
  • Utilizzare fieni polifiti della miglior qualità, appetibilità e digeribilità;
  • Fieni polifiti di 1° taglio pari a 1/3 del foraggiamento giornaliero nel pasto serale;
  • Fieni polifiti di 2° taglio (UFL > 0,70) di elevata qualità e appetibilità in quantità pari ai 2/3 del foraggiamento giornaliero;
  • Le quantità minime di fieno ingerito devono essere di almeno 1,5 kg capo/giorno;
  • I concentrati non devono superare il 30% della sostanza secca ingerita, ovvero 0,4 kg – 0,6 kg capo/giorno in funzione della qualità del foraggio;
  • L’incremento dei concentrati deve essere sempre graduale con un aumento pari a 200-250 grammi/settimana.

Indicazioni sanitarie

  • In caso di aborti conservare il feto e la placenta a 4°C e invio entro 24 ore all’IZS. Isolare il capo, avvisare il Veterinario, rimuovere la lettiera imbrattata, disinfettare e aggiungere nuova paglia;
  • Segnalare al Veterinario aziendale eventuali anomalie: prolassi vaginali, zoppie, gonfiore arti, inappetenza.

Quali sono gli indicatori?

  • In questa fase il BCS lombare deve essere compreso fra 2,75 – 3,00 (Fig. 5). Viene tollerato un BCS di 2,50 per i capi molto produttivi, ossia quelli che producono più di 10 q/capo/lattazione. Il valore del BCS non deve essere inferiore a quello del mese precedente;
  • Verifica della quantità e qualità del fieno somministrato ed effettivamente ingerito valutando lo scarto, ossia la quantità di fieno distribuita meno quella scartata. Lo scarto deve essere minore del 20%.

Scopri di più sul progetto DEMOCAPRA. Anche Ruminantia ha parlato del progetto in questo breve articolo.

DEMOCAPRA (2020) Schede tecniche DEMOCAPRA. Università degli Studi di Milano & Associazione Regionale Allevatori della Lombardia, Milano.