Il rilevamento dei calori prima dell’inseminazione – scheda tecnica n. 43

Perché è importante

Il rilevamento dei calori (in gergo “prova becco”) è una tappa fondamentale per massimizzare la fertilità all’IA realizzata in qualsiasi periodo dell’anno. Tale pratica permette di verificare la buona risposta delle capre al trattamento ormonale standard e quindi scartare dall’IA le capre con risposta tardiva e che pertanto presentano bassa fertilità, inoltre costituisce la premessa alla tecnica dell’IA senza ormoni.

La preparazione dei maschi

La preparazione dei becchi è molto importante, in quanto condiziona fortemente la qualità del rilevamento del calore. Questa preparazione deve iniziare diverse settimane prima della messa in opera del cantiere di rilevamento dei calori e d’IA.
Al fine di rilevare i calori in maniera ottimale, i becchi devono essere attivi ed adeguatamente preparati:

  • I becchi devono essere in buone condizioni sanitarie, di benessere e di alimentazione: usare becchi sani, con unghie ben pareggiate, correttamente alimentati (per i giovani becchi adottare la razione delle caprette, per i becchi adulti in riproduzione (g/capo/gg in 2 pasti): solo fieno polifita a volontà, 600 grammi concentrato lattazione, 200 grammi cereali. Attenzione: i becchi non devono ricevere alimenti ricchi in calcio ed eccessivamente proteici (non distribuire fieno di medica e quantità eccessive di concentrati del commercio, privilegiare fieni polifiti e cereali) per rischio di urolitiasi (calcoli). Prevenzione: acqua d’abbeverata a volontà e pulita, cloruro di sodio (aumenta l’abbeverata) in dosi di 50 grammi/capo/giorno e cloruro d’ammonio (previene i calcoli) a 24 grammi/capo/giorno per becchi giovani e 6 grammi/capo/giorno per becchi adulti;
  • I becchi devono essere “attivi”: eseguire un trattamento fotoperiodico rigoroso per una riproduzione prevista da aprile ad agosto (stesso protocollo delle capre) in modo che i becchi siano ben attivi al momento degli estri (vedi scheda “Il trattamento fotoperiodico”);
  • Attenzione: I maschi sottoposti ad un trattamento fotoperiodico per la riproduzione in aprile-maggio non possono essere rimessi alla monta in settembre-ottobre. Se sono previsti più periodi di riproduzione, utilizzare gruppi di maschi diversi e specifici per ogni periodo riproduttivo.
  • I becchi devono essere “ardenti”: preparati al comportamento sessuale; per ottenere il “risveglio sessuale” fuori stagione o in anticipo sulla stagione, mettere i maschi in presenza di femmine in calore 1 o 2 settimane prima dell’inizio del rilevamento dei calori. Le femmine utilizzate per il risveglio sessuale possono essere capre da riforma che hanno ricevuto un trattamento ormonale standard (vedi scheda “Il trattamento ormonale di induzione e sincronizzazione estro in previsione dell’IA”);
  • I becchi preparati devono essere in numero sufficiente: prevedere diversi maschi addestrati così da poterli rinnovare regolarmente. Calcolare 1 becco ogni 10-15 capre fuori stagione e 1 becco ogni 20-25 capre in stagione;
  • I becchi devono avere la giusta età: preferire becchi di età compresa tra 18 mesi e 2 anni, evitando quindi i becchi dell’anno (scarsa esperienza e si affaticano presto) e superiori ai 5 anni (scarsa libido). Inoltre tenere conto del loro temperamento: privilegiando becchi che abbiano una buona socievolezza per facilitare la loro manipolazione.

Il protocollo di rilevamento dei calori

Due metodi sono possibili per rilevare i calori:

Il metodo INRA con due approcci possibili (Fig. 1):
Dotare il becco di un grembiule senza il marcatore e in seguito portare individualmente le femmine al becco (rilevamento individuale), oppure introdurre il becco dotato di grembiule con il marcatore nel gruppo di femmine da rilevare e ritirare dal gruppo le femmine che man mano vengono marcate (rilevamento di gruppo).
Attenzione: questo è il metodo di riferimento, validato dall’INRA e raccomandato quando si effettua per la prima volta il rilevamento dei calori o dopo scarsi risultati di fertilità.

  • Inseminare solo le femmine che accettano il salto (immobilizzazione della capra senza costrizione) entro le 30 ore dopo l’estrazione della spugna (per questo è meglio muoversi d’anticipo: se le 30 ore scadono alle 20 della vigilia dell’IA, meglio iniziare la rilevazione 2-3 ore prima della scadenza e tanto prima quanto il gruppo di capre da inseminare è grande);
  • Non lasciare il maschio sopra la femmina a lungo per evitare che si stanchi troppo presto;
  • Non lasciare le femmine in cattura; il risultato sarebbe falsato per l’impossibilità di fuga;
  • Nel rilevamento individuale è possibile valutare il comportamento estrale della capra, con le seguenti note qualitative che evidenziano manifestazioni estrali crescenti: Nota 0 = la capra scappa di fronte al becco; Nota 1 = la capra tende ad avvicinarsi al becco, ma non muove la coda, non bela e non accetta il salto; Nota 2 = la capra si avvicina al becco, muove la coda e a volte bela, ma non accetta il salto; Nota 3 = la capra corre verso il becco, muove la coda, bela e accetta il salto senza muoversi. Con Nota 0 e 1 la capra viene scartata dall’IA, con Note 2 e 3 la capra è inseminata;
  • Nel rilevamento di gruppo il becco deve essere a contatto ed in mezzo alle femmine, non in un box adiacente, dietro ad un barriera o comunque fuori dal box delle capre;
  • Nel rilevamento di gruppo solo le capre marcate “bene” (tutta la groppa uniformemente colorata) sono inseminate, mentre sono scartate dall’IA le capre non marcate o marcate “male” (qualche tratto o striscia di colore sul posteriore).

Il metodo SEMPLIFICATO con due tappe necessarie (Fig. 2):
Nella prima tappa: le femmine del gruppo che presentano un comportamento estrale evidente (si avvicinano ai maschi muovendo la coda e belando) sono considerare in calore all’osservazione.
Nella seconda tappa le altre femmine con comportamento estrale meno marcato o dubbio, vengono raggruppate in un recinto dove vengono rilevate con il metodo INRA di gruppo.

  • Questo protocollo è indicato per i grandi cantieri d’IA perché è meno complicato dei due precedenti, ma è anche meno preciso, visto che le femmine sono solamente osservate in calore nella prima tappa, senza la prova di accettazione al salto;
  • Giocando ben in anticipo sulla scadenza delle 30 ore, è possibile ripetere la prima tappa più volte nel corso della giornata su sottogruppi (creati per rispettare la cronologia tra le operazioni del protocollo ormonale standard: IN-ES-IA) di dimensioni limitate semplificando ulteriormente il rilevamento;
  • Le femmine con un comportamento d’estro molto evidente (prima tappa) e quelle che son state marcate dal maschio (seconda tappa) possono essere inseminate.

Momento dei calori e fertilità

Al fine di ottimizzare la fertilità dopo l’inseminazione, è consigliato inseminare solo le femmine venute in calore nelle prime trenta ore che seguono l’estrazione della spugna.
Esiste una variazione del momento di comparsa dell’estro in rapporto al tempo di estrazione della spugna; i due principali fattori responsabili di questa variazione sono la variabilità della risposta individuale al trattamento ormonale e la risposta immunitaria al PMSG, che si traduce in un ritardo dell’ovulazione.

La Fig. 3 mette in evidenza come le capre che non vanno in calore nelle 30 ore dopo l’estrazione della spugna hanno una fertilità molto più bassa all’IA, in media il 33%. È dunque fortemente sconsigliato destinare all’IA queste capre, che potranno invece essere destinate alla monta naturale.

Il materiale della presente scheda è tratto dalle Fiches Tecniques del Groupe Reproduction Caprine. Per consultare i documenti originali visitare il sito disponibile qui.

L’inseminazione senza ormoni – scheda tecnica n. 47

Perché è importante

Il raggruppamento dei calori, delle ovulazioni e delle fecondazioni delle capre è una pratica fondamentale per gestire al meglio la riproduzione e di conseguenza il periodo dei parti e la produzione di latte. Ad oggi la richiesta dei consumatori è sempre più indirizzata verso pratiche ad alta sostenibilità ambientale, e il miglioramento genetico dei caprini si sta orientando quindi sempre di più verso protocolli che prevedono la riduzione o la soppressione dell’utilizzo di ormoni. Inoltre, nell’ambito dell’allevamento biologico, l’utilizzo di ormoni è vietato.

È dunque importante che gli allevatori imparino a conoscere e a gestire al meglio i protocolli che consentono di raggruppare i calori e che sono alla base per realizzare l’IA senza ormoni. In questa scheda verranno illustrate le modalità e le tempistiche per effettuare tali protocolli, che saranno diverse in funzione del periodo riproduttivo desiderato durante l’anno. Per maggiori informazioni consultare le schede tecniche “L’effetto becco” e “Il trattamento fotoperiodico”.

Quando e con quali protocolli?

Tre tipi di protocolli sono attualmente disponibili in funzione del periodo di applicazione durante l’anno:

Protocollo EFFETTO BECCO + IA in anticipo di stagione (settembre e ottobre):
L’IA può essere praticata su calori raggruppati dall’effetto becco. Affinché la stimolazione sia efficace, deve essere rispettato il rapporto di 1 becco per 10 femmine presenti nel gruppo, che di fatto diventano 2 becchi per 10 capre se si tiene conto della necessaria sostituzione dei maschi ogni 24 ore (riposo e lavaggio grembiule). Durante i primi 5 giorni si possono osservare dei calori, che corrispondono a cicli corti non fertili; non bisogna dunque inseminare in questo periodo. Il rilevamento dei calori inizia il 5° giorno e l’IA viene eseguita su femmine “ben” marcate (groppa interamente colorata) da 12 a 24 ore dopo l’osservazione della marcatura. Di fatto si utilizza l’intervallo di 12 ore se l’osservazione delle marcature viene fatta solo 2 volte al giorno alle mungiture, non conoscendo l’ora precisa di venuta in calore e di marcatura della capra; si utilizza invece l’intervallo di 24 ore se l’osservazione dei calori e delle marcature viene effettuata più volte al giorno e quindi si conosce l’ora esatta di venuta in calore della capra.

Protocollo FOTOPERIODO + EFFETTO BECCO + IA in fuori stagione (da aprile ad agosto):
L’IA può essere praticata su calori raggruppati dall’effetto becco. Gli animali (femmine e maschi) sono preparati per essere sessualmente attivi nel momento voluto grazie ad un trattamento luminoso. Il maschio viene introdotto dopo 60 giorni corti. I protocolli dell’effetto becco e d’inseminazione sono gli stessi di quelli in anticipo di stagione e descritti al punto precedente.
Attenzione: per la riproduzione da giugno ad agosto, l’uso della melatonina è necessario per il trattamento luminoso. Poiché la melatonina è un ormone, il suo uso è proibito nell’agricoltura biologica.

Protocollo CALORI NATURALI + IA in stagione (da novembre a febbraio):
Ad oggi non esiste un metodo che permetta di raggruppare i calori durante la stagione sessuale naturale, poiché l’effetto becco non è efficace in questo momento. L’IA può essere realizzata su calori naturali rilevati con un becco munito di grembiule marcatore. Le femmine marcate vengono inseminate dalle 12 alle 24 ore dopo la marcatura. Le femmine che non hanno subito alcun protocollo per il raggruppamento dei calori essendo già cicliche si trovano in diversi stadi fisiologici. Questo metodo richiede molto lavoro di osservazione per l’allevatore durante tutti i 21 giorni (durata di un ciclo estrale) successivi all’introduzione dei becchi con un grembiule marcatore. In questo protocollo i becchi non servono a raggruppare i calori e il rapporto 1 maschio per 25 femmine sarà quindi sufficiente per assicurare il rilevamento dei calori. Un altro punto favorevole è che, essendo le capre già cicliche, non esiste il problema dei cicli corti non fertili, ed è quindi possibile inseminare già dal primo giorno di rilevamento delle marcature.

Nelle Figg. 1-3 vengono illustrati i protocolli convalidati per i tre periodi riproduttivi.

Il materiale della presente scheda è tratto dalle Fiches Tecniques del Groupe Reproduction Caprine. Per consultare i documenti originali visitare il sito web.

Videotutorial: Perché effettuare la fecondazione artificiale nella capra da latte

Il tecnico di ARAL Guido Bruni introduce i lettori di DEMOCAPRA al primo di una serie di video sul miglioramento genetico della capra. Quali sono i vantaggi che l’acquisto di seme certificato offre all’allevatore? Perché intraprendere questo percorso? Come si organizza il cantiere di inseminazione artificiale? Clicca qui per vedere il video.

Ti sei perso “Le schede tecniche di DEMOCAPRA per l’allevamento delle capre da latte: l’importanza dell’IA e la scelta genetica delle capre“? Clicca qui per leggere l’articolo.

Scopri di più sul progetto DEMOCAPRA. Anche Ruminantia ha parlato del progetto in questo breve articolo.

DEMOCAPRA (2020) Schede tecniche DEMOCAPRA. Università degli Studi di Milano & Associazione Regionale Allevatori della Lombardia, Milano.