Trovandomi quotidianamente a dialogare con tecnici dell’industria mangimistica, alimentaristi e allevatori, l’osservazione che più spesso mi viene posta è: “Come faccio ad esser certo che il lievito vivo arrivi… vivo in bocca alla vacca?”.

Questa considerazione è fondamentale.

Va da sé che il nostro microorganismo Sc47, perché possa espletare le sue piene funzioni a livello metabolico – in questa sede approfonditamente discusse – deve arrivare vivo e vitale all’interno del rumine.

E’ quindi indispensabile focalizzare tutti gli step che precedono l’assunzione dell’additivo da parte dell’animale, partendo dal processo di produzione dell’additivo stesso.

Come noto, Actisaf® Sc 47 è il lievito probiotico di riferimento sviluppato da Phileo e supportato da decenni di ricerca e sviluppo all’interno di Lesaffre: il suo genoma è stato infatti pienamente sequenziato, permettendoci di continuare a decifrare le sue straordinarie proprietà, e in particolare la sua capacità unica di influenzare il potenziale redox nei ruminanti.

Tra la gamma Actisaf®, già dieci anni fa venne presentata la forma “HR +” (Alta resistenza), un concentrato di lievito vivo Saccharomyces cerevisiae Sc 47 elaborato in forma di microsfere e derivante da uno sviluppo avanzato del processo di produzione, che già gli permetteva di rimanere in vita e pienamente attivo nei processi di pellettatura dei mangimi esistenti all’epoca. Da allora, la necessità di tenere il passo con i più recenti requisiti tecnici della moderna lavorazione dei mangimi, come l’uso di trattamenti termici molto più elevati rispetto a quelli utilizzati in passato, ha portato al lancio dello scorso anno di Actisaf® Sc 47 HR + New Generation. Il prodotto è stato infatti progressivamente adattato, in un processo di miglioramento continuo, con l’obiettivo di continuare a preservare lo stato di vita del probiotico di fronte alle crescenti necessità produttive dell’industria di oggi. Questo ha significato lavorare per creare un lievito vivo probiotico in grado di resistere sempre ai quattro principali fattori di stress del processo di pellettizzazione; vale a dire: compressione e attrito, calore, umidità e compatibilità con acidi, preservando al tempo stesso la sua capacità di “convivenza” in miscelazione con altri importanti additivi all’interno della formula, senza che la validità e l’efficacia di alcuno di essi venga a sua volta limitata.

Questa esclusiva forma brevettata è stata quindi sviluppata per offrire resistenza intrinseca nei mangimi pellettati, senza la necessità di utilizzare agenti di rivestimento che potrebbero, a loro volta, limitarne l’efficacia in ambiente ruminale, ponendo così la condizione fondamentale per garantire al lievito vivo le sue “prestazioni di campo”, e permettendogli un’azione reale e sovrapponibile rispetto a quanto calcolato virtualmente dal suo inserimento in razione.

Per supportare le industrie mangimistiche che affrontano le sfide dei processi di produzione odierni, i team dedicati alla ricerca e sviluppo di Phileo, in collaborazione con una rete di esperti del settore industriale, hanno sviluppato il Feed Tech Service.

Il Feed Tech Service offre ai clienti una chiara visione della resistenza multifattoriale del lievito probiotico Actisaf® nei mangimi e la condivisione dei risultati in termini di sopravvivenza raccolti nei trial: l’analisi infatti di oltre 125 prove pilota, condotte con i nostri istituti partner per la tecnologia dei mangimi (come Tecaliman in Francia e Feed Design Lab nei Paesi Bassi), ha mostrato un aumento complessivo della resistenza di 1 log nei pellet, con una ridotta variabilità tra il prodotto originale e Actisaf® Sc 47 HR + NG. Naturalmente, poiché le condizioni produttive in ogni mangimificio sono uniche, la resistenza al lievito vivo deve essere valutata caso per caso, considerando tutti i parametri interagenti del processo.

Feed TechService e Actisaf® New Generation sono complementari, nel senso che sono stati entrambi sviluppati per supportare l’industria mangimistica nell’affrontare le sfide dei nuovi processi produttivi: fornire soluzioni di alta qualità e servizi su misura per il miglior utilizzo del lievito probiotico e per garantire all’animale un miglioramento del benessere e delle prestazioni. La meta-analisi dei dati di oltre 2.000 campioni di mangime, effettuata ogni anno, è la base della piattaforma numerica di recente sviluppo di Phileo. Questa piattaforma combina l’esperienza di Phileo in molti campi, con l’obiettivo di condividere i risultati con i clienti per aiutarli a sviluppare le loro attività e affrontare i problemi tecnici.

Il consolidamento delle performance di Actisaf® Sc 47 HR + New Generation è stato stabilito dopo che è stato testato in 17 prove industriali, che prevedevano una vasta gamma di condizioni rappresentative e difficili, condotte in diversi impianti mangimistici di cui 13 in Europa e 4 ubicati in Russia e Asia. La pellettizzazione dei mangimi per ruminanti ha rappresentato il 35% delle prove. Il campionamento multiplo dei mangimi è stato effettuato in diversi punti del processo di pellettatura e tutti i parametri tecnologici sono stati rigorosamente registrati in ciascun punto chiave della catena di produzione. Le condizioni di pellettizzazione variavano da “gravi” a “estreme”, con 14 delle prove svolte con un semplice pellettizzatore e 3 con un doppio pellettizzatore. Poiché l’aggiunta di umidità e temperatura tramite vapore durante la fase di condizionamento può avere effetti negativi sui principi attivi, è stata anche registrata l’energia termica specifica (STE) di ciascun processo.

Questo indicatore rappresenta il trasferimento di energia dalle fonti di calore (tramite iniezione di vapore) all’alimentazione (Guerin & Thomas, 2013).

I punti di minimo e massimo, registrati per le 17 prove, erano i seguenti:

Conclusioni

La conclusione a cui le 17 prove hanno portato è stata che Actisaf® Sc 47 HR + NG è dotato di una resistenza ai massimi livelli, che gli consente di soddisfare le più evolute esigenze dell’industria mangimistica, in una grande varietà di condizioni di prova e con un elevato grado di coerenza e conformità ai conteggi UFC raggruppati tra 6,3 e 7 log UFC/g. Oltre al nuovo prodotto, Phileo by Lesaffre ha anche lanciato un nuovo servizio di analisi e consulenza, il Feed Tech Service, come iniziativa complementare per meglio supportare le esigenze specifiche dei produttori di mangimi; offrendo i tre pilastri principali dell’assistenza tecnica, della condivisione delle informazioni e della formazione approfondita, in particolare per quanto riguarda la gestione dei probiotici durante la produzione di mangimi in pellet, basandosi sull’analisi dettagliata di oltre 2000 campioni di mangimi all’anno. Questo processo di ricerca è stato creato come una nuova risorsa scientifica e tecnica da condividere liberamente e apertamente con le aziende mangimistiche per aiutarle a sviluppare le proprie attività e soluzioni tecniche avanzate, garantendo così all’alimentarista e all’allevatore l’affidabilità e la costanza delle performance derivate dalla supplementazione del lievito vivo probiotico.