Oggetto: Limitazioni alle esportazioni verso la Federazione russa di taluni materiali a rischio BSE

Si fa riferimento alla lettera del Servizio Federale russo N. prot. FS-KS-7/22864 del 30 agosto 2019, pervenutaci per il tramite della Commissione europea, concernente le restrizioni alle esportazioni in oggetto.

A tal proposito, il Rosselkodhnazor, ci ha comunicato di aver introdotto delle limitazioni alle esportazioni di carne cruda bovina e relativi prodotti, organi o loro parti, anche contaminate da tali tessuti, conformemente alle disposizioni articolo 11.4.14, paragrafi 1, 2 e 3 del Codice sanitario per gli animali terrestri dell’OIE e all’ elenco sotto riportato, utilizzati per la produzione di alimenti di alimenti, mangimi, fertilizzanti, cosmetici o prodotti farmaceutici, comprese sostanze e farmaci biologici:

1. Paesi con un rischio di BSE controllato o indeterminato – per i bovini macellati a qualsiasi età:

-tonsille;
-ileo distale.

2. Paesi con un rischio indeterminato di BSE – per i bovini macellati a più di 12 mesi:

– cervello;
– occhi;
– midollo spinale;
– cranio;
– colonna vertebrale.

3. Paesi con un rischio controllato di BSE – per i bovini macellati a più di 30 mesi:

– cervello;
– occhi;
– midollo spinale;
– cranio;
– colonna vertebrale.

Pertanto, sono vietate le esportazioni verso la Federazione russa di prodotti proteici, alimenti, mangimi, fertilizzanti, cosmetici, prodotti farmaceutici e medicinali realizzati con organi e tessuti che originano dai bovini di cui sopra.

Un elenco aggiornato dei Paesi e territori con un rischio sanitario per la BSE da cui è autorizzata l’esportazione è disponibile sul sito dell’OIE.

Nonostante le indicazioni sanitarie sopra fornite per gli anzidetti prodotti, si precisa che l’embargo politico posto in essere dal 2015 risulta ancora in vigore.

 

Fonte: Azienda Sanitaria ULSS n.4