Da 77 anni, l’Annuario dell’Agricoltura Italiana rappresenta un punto di riferimento per analizzare lo stato e le dinamiche del settore agricolo nazionale. La sua ultima edizione, presentata il 19 dicembre u.s. dal Presidente del CREA Andrea Rocchi, offre una panoramica dettagliata del 2023, un anno segnato da sfide climatiche e instabilità geopolitica, ma anche da una sorprendente capacità di resilienza del comparto agricolo.
Un settore economico chiave
Il sistema agroalimentare italiano, che include agricoltura, industria alimentare, distribuzione e ristorazione, conferma il suo ruolo cardine nell’economia nazionale, generando un fatturato di circa 676 miliardi di euro, pari al 15% del totale economico del Paese. Di questa cifra, il 41% proviene dall’agricoltura e dall’industria alimentare e delle bevande. Le Regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto contribuiscono congiuntamente al 42% del valore totale, una quota che sale al 64,3% includendo Campania, Lazio e Piemonte.
Performance agricola e sfide climatiche
Il valore aggiunto agricolo ha raggiunto i 37,5 miliardi di euro (+7,9% in termini correnti), nonostante una contrazione in volume del 2,5%. Le temperature record e gli eventi climatici estremi hanno influito negativamente su colture e allevamento, mentre i costi elevati dei fattori di produzione hanno continuato a comprimere i margini delle aziende.
Crescita dell’export agroalimentare
Le esportazioni agroalimentari hanno segnato un nuovo record, superando i 63 miliardi di euro (+6,6%). Questo risultato ha ridotto il deficit della bilancia agroalimentare a -1,64 miliardi di euro e rafforzato il peso del settore sull’export nazionale, ora al 10%.
La bioeconomia italiana
Con un fatturato di 437,5 miliardi di euro (+15,9%) e circa due milioni di occupati, l’agricoltura e l’industria alimentare contribuiscono per il 63,2% alla bioeconomia italiana. Questo dato colloca il Paese al terzo posto in Europa per rilevanza del settore.
Innovazione e struttura imprenditoriale
Il tessuto imprenditoriale agricolo evolve verso modelli organizzativi più complessi, con una riduzione delle ditte individuali e un incremento delle società. Analoghi trend si registrano nell’industria alimentare e nelle cooperative, con una maggiore integrazione delle reti d’impresa.
Diversificazione ed energia rinnovabile
Le attività di diversificazione agricola, pur interessando solo il 6% delle aziende (quota che raddoppia tra i giovani), generano oltre 15 miliardi di euro. Dal punto di vista ambientale, il settore agricolo è sempre più coinvolto nella produzione di energia rinnovabile, in particolare biogas, con l’Italia al secondo posto in Europa e al quarto nel mondo per produzione.
Agricoltura sociale e condizionalità
L’agricoltura italiana è sempre più orientata alla risposta ai bisogni sociali, con iniziative di inclusione lavorativa e progetti su terre confiscate alla mafia. La condizionalità sociale è uno strumento fondamentale per garantire un lavoro equo e dignitoso.
Investimenti e politiche agricole
La spesa pubblica per il settore agricolo si attesta su 13 miliardi di euro, con un ruolo cruciale del Piano Strategico PAC 2023-2027, che enfatizza la gestione del rischio per far fronte ai cambiamenti climatici.
Secondo Alessandra Pesce, direttrice del CREA Politiche e Bioeconomia, il sistema agroalimentare italiano sta evolvendo rapidamente, sostenuto da ricerca e innovazione. L’Annuario rappresenta un fondamentale strumento di monitoraggio per tracciare i progressi del settore, verso un futuro più sostenibile ed efficiente.
Consulta di seguito il report integrale: Annuario dell’Agricoltura italiana 2023, Volume LXXVII