Quest’anno a Treia (MC), nell’ambito della XII edizione del Festival della Soft Economy si è parlato, tra le altre cose, di agricoltura come strumento di rigenerazione territoriale, con un focus anche sulla partecipazione dei giovani in questi processi e sui nuovi modelli operativi necessari per favorire e sostenere l’interesse dei giovani verso questo mondo. Su questo tema Daniela Storti ha portato i risultati della Scuola Giovani Pastori, promossa dal CREA con la Rete Rurale Nazionale, in collaborazione con l’associazione Riabitare l’Italia.

Come descritto nel nostro articolo “Formazione e accompagnamento per giovani pastori“, il progetto Scuola Giovani Pastori è stato avviato nel 2022 per offrire una risposta concreta alle esigenze emerse nell’ambito dell’indagine “Giovani Dentro“. La  prima edizione, finanziata dalla Fondazione Cariplo, ha riguardato le aree interne del Nord-Ovest (Cuneese, Bresciano e Oltrepò Pavese); mentre la seconda edizione, appena conclusa, si è svolta in Sicilia, più precisamente nel territorio delle Madonie, una delle 72 aree pilota della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).

Entrambe le edizioni sono state attuate con il supporto dell’agenzia formativa Agenform. La realizzazione della Scuola nelle Madonie è avvenuta in interazione con diversi partner locali tra cui l’Unione dei comuni delle Madonie e SO.SVI.MA SpA – Agenzia di Sviluppo locale delle Madonie – e con il contributo di ICCREA – Federazione Regionale Banche di Credito Cooperativo.

Un’edizione pensata per i giovani delle Madonie, che si è aperta, però, anche a giovani di altre Regioni e/o altri Paesi interessati a vivere e lavorare in quest’area montana e ha avuto anche l’obiettivo di innescare processi e pratiche innovative di recupero della terra a favore dei giovani formati. Gli studenti sono stati ospitati nelle strutture dell’ex Convento dei Padri Riformati, nel comune di Petralia Sottana (PA).

Il percorso professionale, gratuito, ha previsto 16 ore on line e 80 ore in presenza, che per la seconda edizione sono state realizzate in collaborazione con 6 aziende partner madonite tra il 13 e il 24 maggio 2024, tutto incentrato sui seguenti ambiti prioritari:

  • l’acquisizione di competenze in materia di pratiche agricole sostenibili, con particolare riferimento al pascolo come pratica fondamentale;
  • la gestione di un allevamento con un focus su alimentazione e benessere animale, prestando attenzione a temi quali la diversa gestione degli animali, dal punto di vista nutritivo, durante le diverse fasi (lattazione, asciutta, etc.), la selezione delle razze in relazione al particolare comportamento alimentare, alla specificità genetica e all’adattamento alle condizioni ambientali esistenti, la gestione dell’acqua.
  • La realizzazione di formaggi artigianali con metodo scientifico, prestando attenzione alle caratteristiche anche organolettiche delle produzioni con approfondimenti sul legame che intercorre tra l’alimentazione al pascolo e la qualità e le caratteristiche del latte, e di conseguenza dei formaggi e sui fattori che determinano l’innovazione e la diversità dei formaggi (il caglio con le sue particolarità microbiche, la tecnica casearia, etc.).

Nella presentazione dei risultati, è stato sottolineato che la scuola non solo ha fornito ai giovani partecipanti competenze pratiche per realizzare i propri progetti, ma ha anche costruito una community e ha creato un melting pot straordinario tra diverse esperienze collegando persone unite da una motivazione comune a fare il pastore in contesti montani, da un rapporto sano con la montagna, il pascolo, la dimensione artigianale, il legame con le identità locali.

Per conoscere più dettagliatamente le attività svolte ed i partecipanti, clicca QUI!