La protezione e il riconoscimento dei diritti degli animali rappresentano un tema di grande rilevanza, a cui noi di Ruminantia dedichiamo da sempre un’attenzione particolare. Negli anni, abbiamo affrontato questi argomenti con approfondimenti dedicati, come nell’articolo Animali: soggetti e oggetti di diritto nell’era del post-benessere. Per questo, quando abbiamo appreso che proprio a Roma si sarebbe tenuto un convegno dedicato a questa fondamentale disciplina legale, non potevamo mancare all’appuntamento.

Lo scorso 15 novembre nella suggestiva cornice del palazzo di Giustizia di Roma, l’Aula Avvocati ha ospitato un importante evento organizzato dalla Commissione Cultura e Spettacolo dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dal titolo “Le Nuove Frontiere del Diritto degli Animali”. Un pomeriggio di alta formazione e confronto sui temi emergenti del diritto degli animali, condotto dall’Avv. Carla Canale, Consigliera dell’Ordine e responsabile della Commissione organizzatrice.

L’incontro è stato aperto dall’Avv. Massimiliano Ermanno Kornmuller, che ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza crescente della tutela giuridica degli animali, un tema che sta trasformando profondamente il panorama legislativo e culturale, a livello nazionale e internazionale. Di seguito, alcuni dei momenti salienti dell’incontro.

La Costituzione e l’evoluzione giurisprudenziale 

L’Avv. Alessandra Guarnaccia ha approfondito il ruolo degli animali nel contesto della Costituzione italiana, evidenziando l’importanza della recente introduzione della loro tutela all’interno dei principi fondamentali (Legge Costituzionale n. 1/2022). “Il nuovo testo dell’articolo 9, pur rappresentando un significativo passo in avanti per il riconoscimento giuridico degli animali, presenta limiti evidenti. In particolare, evita di definirli come esseri senzienti, una scelta che ci distingue da altre esperienze legislative avanzate dell’Unione Europea e dal diritto comunitario,” ha osservato l’Avvocato.

Guarnaccia ha poi sottolineato un aspetto cruciale: “Nel nostro Codice civile gli animali sono ancora considerati cose o merci, oggetti di transazioni commerciali. Tuttavia, questa riforma costituzionale apre la strada a una maggiore integrazione di una visione più rispettosa della natura e della dignità animale nel diritto civile.

L’Avvocato ha concluso il suo intervento citando casi concreti in cui la giurisprudenza italiana ha riconosciuto gli animali come esseri senzienti, contribuendo a delineare una nuova sensibilità giuridica (Trib. Venezia 17 dic. 2020, n. 1936, Trib. Pavia n. 1266 del 2016, Trib. Varese decr. 7 dic. 2011, Cass. pen. 21805/2007). Questi esempi dimostrano come la giurisprudenza stia progressivamente superando i limiti del Codice civile, promuovendo una tutela più avanzata per gli animali.

Diritto penale e protezione degli animali 

L’Avv. Barbara Antuoni ha approfondito la tutela normativa e giurisprudenziale penale degli animali, un campo che si dimostra cruciale nella lotta contro il maltrattamento e l’abuso. “Le normative attuali devono evolvere per garantire una protezione più efficace, sia per gli animali domestici che per quelli selvatici, in un contesto di crescente sensibilità sociale”, ha dichiarato.

Nel suo intervento, l’Avv. Antuoni ha sollevato una questione fondamentale per il diritto penale italiano: l’improprietà della rubrica del Titolo IX-bis del Codice penale, rubricato “Dei delitti contro il sentimento per gli animali”.

Tale impostazione, infatti, non attribuisce agli animali una tutela diretta e intrinseca, ma la vincola alla reazione emotiva o al “sentimento” dell’uomo nei loro confronti. “I diritti degli animali, in questa prospettiva, non esistono di per sé, ma solo nella misura in cui la loro violazione provoca un’offesa al nostro senso di giustizia o alla nostra sensibilità”, ha sottolineato l’Avvocato, invitando a una riflessione più ampia su quanto questa impostazione sia in contrasto con l’evoluzione della giurisprudenza e della coscienza sociale.

Un cambio di paradigma richiederebbe un intervento legislativo che allinei il Codice penale agli sviluppi costituzionali (Legge Costituzionale n. 1/2022) e alla sensibilità etica contemporanea. Una possibile revisione potrebbe introdurre una rubrica più rispettosa, ad esempio “Dei delitti contro gli animali”, eliminando ogni riferimento al sentimento umano e ponendo l’accento sulla dignità e sui diritti intrinseci degli animali.

La prospettiva storica: il diritto romano 

Il Prof. Lorenzo Franchini, ordinario di Diritto Romano all’Università europea di Roma, ha offerto una prospettiva storica unica, esplorando la disciplina giuridica degli animali non umani nell’antica Roma. “Gli animali erano considerati beni, ma le fonti romane ci rivelano una sorprendente complessità nella loro gestione, che anticipa alcune riflessioni moderne sulla loro natura e ruolo nella società”, ha osservato il professore.

La figura del Garante degli Animali 

L’On. Patrizia Prestipino, Garante degli animali di Roma Capitale, ha illustrato le sue attività, descrivendo il lavoro di tutela e sensibilizzazione sul territorio. Durante il suo intervento, ha condiviso anche la sua esperienza diretta, offrendoci un racconto personale che ha reso il suo messaggio ancora più significativo e coinvolgente. “Il nostro obiettivo è creare una rete di protezione efficace per gli animali, coinvolgendo istituzioni e cittadini in un cambiamento culturale che metta al centro il rispetto della vita animale,” ha affermato, sottolineando l’importanza di un impegno collettivo per migliorare il benessere degli animali e promuovere una maggiore consapevolezza sul tema.

Diritto internazionale: tra progresso e controversie 

L’Avv. Giulia Giontella ha portato il dibattito sul piano internazionale, offrendo una panoramica dei modelli normativi che regolano la produzione e la commercializzazione di “carne” coltivata analizzando i modelli adottati da alcuni Paesi pionieri in questo campo, come Singapore e Israele, primi al mondo a regolamentare e autorizzare la vendita di questo novel food. Pur non condividendo appieno tutte le considerazioni svolte dall’Avv. Giontella sul tema, noi di Ruminantia, in linea con il nostro pay-offlibero confronto di idee”, accogliamo con interesse queste argomentazioni, ritenendo fondamentale aprire un dibattito che includa tutte le prospettive in un’ottica di dialogo costruttivo e informato.

Etica ed etologia: nuove frontiere culturali 

Il Prof. Marco Celentano, Associato di Filosofia morale e di Etica della comunicazione all’Università di Cassino, ha chiuso il dibattito esplorando le implicazioni filosofiche ed etiche del rapporto uomo-animale. “Siamo nel mezzo di una rivoluzione scientifica ed etica che ci invita a riconsiderare il nostro ruolo nell’ecosistema. Le etiche post-antropocentriche stanno spingendo verso un paradigma più inclusivo e rispettoso della diversità biologica,” ha concluso.

L’evento ha rappresentato un’occasione unica per avvocati, accademici e appassionati del diritto di confrontarsi su tematiche di grande attualità. L’ampia partecipazione e il livello degli interventi hanno confermato quanto il tema della tutela degli animali sia ormai centrale nel dibattito giuridico e sociale. Noi della Redazione di Ruminantia a cui il tema sta particolarmente a cuore continueremo a seguire con entusiasmo gli appuntamenti che seguiranno.