Come rifiutare l’invito di un gruppo, piuttosto numeroso, di accademici, studenti e neo laureati del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli a partecipare ad un evento dove si è parlato di comunicazione digitale veterinaria.
All’evento “Digital Vet Valley” del 15 novembre 2024 il comitato organizzatore coordinato da Luciana Cozzolino e Daniele Di Federico ha voluto approfondire come comunicare la medicina veterinaria nell’ambito del mondo degli animali da compagnia e quelli da reddito. Per quest’ultima categoria siamo stati coinvolti noi di Ruminantia, nella persona di Alessandro Fantini, e Laura Rinaldi, della Federico II, per rispondere alle domande di Serena Calabrò, professoressa di nutrizione e alimentazione animale, e Sante Roperto, direttore del Master di primo livello indivulgazione scientifica e comunicazione nella sanità pubblica.
Per i pet invece sono stati convolti Alicenutrivet (Alice Chierichetti), Dr.Lucavet (Luca Giansanti) e Vetcatzate (Cristiano Bendinelli). Trasversale alle due branche principali della veterinaria l’intervento di Valerio Villani (Career Strategist Expert) che ha spiegato con dovizia di particolari come Linkedin sia fondamentale nel promuovere la propria professionalità sul mercato del lavoro.
A dare importanza ad un incontro così innovativo l’apertura del direttore del Dipartimento, il Prof. Aniello Anastasio.
La medicina veterinaria “cronicamente” comunica in maniera poco efficace la propria mission, i suoi valori e la sua attività all’opinione pubblica, sia nell’ambito della sanità pubblica che di quella privata degli animali, siano essi da compagnia, da sport o da reddito.
Poche sono le iniziative in tal senso da parte di singoli professionisti o di determinate strutture della sanità pubblica. L’area delle produzioni animali vede poi la veterinaria pubblica e privata quasi mai protagonista e pochissimo identificata dalla gente come garante della qualità della vita degli animali e della salubrità del cibo. L’ambiente digitale, con i suoi costi contenuti e la sua vascolarizzazione capillare nella società, è la modalità più efficace per attivare un dialogo costante e comprensibile sia all’interno delle professioni mediche che verso l’opinione pubblica e la politica. Molto centrata, anche se di difficile risposta, la domanda rivolta a tutti da parte del Prof. Giuseppe Cringoli su come le nuove modalità di comunicazione create nell’ambito digitale possano essere utilizzate anche nella didattica universitaria.
Iniziative come quella della Digital Vet Valley sono sicuramente da imitare, nella consapevolezza che il futuro degli animali domestici, come del resto quello degli animalii selvatici, dipende in larga misura da una medicina veterinaria che sa dialogare al suo interno e che sa raccontare il suo lavoro alla collettività.