Nel 2023, l’UE ha prodotto 160,8 milioni di tonnellate di latte, con una leggera crescita dopo la relativa stabilità del 2022. Il prezzo pagato agli allevatori nell’UE è invece sceso in media del 6,5%, dopo essere salito alle stelle nel 2022, e la produzione media stimata di latte per bovina ha raggiunto i 7 791 kg nel 2023.

Sono questi alcuni dei dati riportati da Eurostat nella nuova edizione del report sulla produzione di latte nell’UE e sul suo utilizzo.

Nel 2023 sono stati prodotti 160,8 milioni di tonnellate di latte crudo, di cui il 96% di latte vaccino

Si stima che la produzione di latte crudo negli allevamenti UE nel 2023 sia stata di 160,8 milioni di tonnellate, con un aumento di 0,8 milioni di tonnellate rispetto all’anno precedente e di 15,8 milioni di tonnellate rispetto al 2013.


Anche nel 2023 la stragrande maggioranza del latte crudo è stata consegnata ai caseifici; solo 11,6 milioni di tonnellate sono stati utilizzati nelle aziende agricole, consumate dall’allevatore e dalla sua famiglia, vendute direttamente ai consumatori, utilizzate come alimento per gli animali o trasformate direttamente. Dei 149,3 milioni di tonnellate di latte consegnate ai caseifici, 145,0 milioni di tonnellate erano latte vaccino, il resto era latte di pecora, capra o bufala (vedere Figura 1).

Figura 1: Produzione e utilizzo del latte (milioni di tonnellate, UE, 2023). Fonte: Eurostat

La produzione media stimata di latte per bovina nell’UE è ancora in aumento

Nell’UE, la produzione stimata annuale di latte ha continuato a crescere, raggiungendo i 7 791 kg per vacca nel 2023 (rispetto ai 7 653 kg per vacca del 2022). Considerando la media nazionale, le stime più elevate sono state rilevate in Estonia (10.728 kg per bovina) e Danimarca (10.400 kg per bovina), e le più basse in Bulgaria (3.591 kg per bovina) e Romania (3.425 kg per bovina).

Considerando gli Stati membri annoverati tra i principali produttori di latte vaccino, le produzioni stimate erano superiori alla media UE nei Paesi Bassi e in Germania, ma leggermente inferiori alla media in Francia, Polonia e Italia.

Figura 2: Vacche da latte, produzione di latte e resa stimata di latte (milioni di tonnellate e migliaia di capi, 2023). Fonte: Eurostat.

Più di un quinto del latte vaccino dell’UE è stato raccolto dai caseifici tedeschi

Nel 2023, poco più di un quinto (21,9%) del latte vaccino crudo dell’UE è stato prodotto in aziende agricole in Germania e una percentuale simile (22,4%) è stata lavorata da casefici tedeschi.

Germania, Francia, Polonia, Paesi Bassi e Italia insieme non solo hanno fornito circa due terzi (65,2%) del latte vaccino crudo dell’UE nel 2023, ma hanno anche rappresentato due terzi (66,0%) del latte vaccino raccolto dai caseifici (vedere Figura 3).

Figura 3: Raccolta del latte vaccino da parte dei caseifici, 2023 (% del totale UE, tonnellate). Fonte: Eurostat.

In alcuni degli Stati membri dell’UE altri animali da reddito (oltre ai bovini) forniscono un contributo importante alla produzione complessiva di latte; questo è il caso della Spagna, della Grecia e della Francia che nel 2023 hanno prodotto, rispettivamente, 1,1 milioni di tonnellate, 0,9 milioni di tonnellate e 0,8 milioni di tonnellate di latte ovino e caprino.

L’Italia ha prodotto 0,7 milioni di tonnellate di latte da animali diversi dai bovini, e ciò comprende quasi tutta la produzione di latte di bufala dell’UE.

Il latte vaccino rappresenta la stragrande maggioranza del latte consegnato ai caseifici nella maggior parte degli Stati membri dell’UE. Tuttavia, la maggioranza (58,4%) del latte consegnato in Grecia nel 2023 proveniva da pecore e capre, così come circa un quinto (21,5%) di quello consegnato a Cipro (vedere Figura 4).

Cala il prezzo del latte nel 2023 rispetto ai valori record del 2022

Nel 2023 si è registrato un calo del prezzo del latte pagato agli allevatori. Il prezzo medio annuo è stato inferiore del 6,5% rispetto alla media del 2022, e in calo rispetto ai forti aumenti dei prezzi dei 3 anni precedenti, e in particolare all’aumento nel 2022 (una media del +36,6%).

Queste ultime variazioni evidenziano forti fluttuazioni del prezzo medio del latte (vedere Figura 5).

Figura 5: Sviluppo degli indici dei prezzi del latte (2020 = 100, UE, 2022-2024 Q2). Fonte: Eurostat.

Alcuni dei principali Stati membri produttori di latte hanno registrato cali del prezzo del latte ancora più forti della media nel 2023. Parliamo di Irlanda (-27,1%), Paesi Bassi (-18,4%), Germania (-14,2%) e Polonia (-9,4%). Spagna (+21,2%) e Francia (+5,7%) hanno invece registrato prezzi più alti della media UE.

La maggior parte del latte è utilizzato per la produzione di burro e formaggio

Nel 2023, 149,3 milioni di tonnellate di latte intero sono stati trasformati in una serie di prodotti lattiero-caseari.

Nel 2023 sono stati prodotti 22,0 milioni di tonnellate di latte alimentare e 7,8 milioni di tonnellate di prodotti lattiero-caseari acidificati (come lo yogurt).

Tuttavia, la maggior parte del latte è stata utilizzata per la produzione di formaggi e burro. In particolare, 58,2 milioni di tonnellate di latte intero e 17,4 milioni di tonnellate di latte scremato sono stati utilizzati per produrre 10,6 milioni di tonnellate di formaggio. Altri 45,4 milioni di tonnellate di latte intero sono stati utilizzati per produrre 2,3 milioni di tonnellate di burro.

Principali produttori lattiero-caseari nell'UE, 2023, % della produzione dell'UE. Grafico. Vedi il link al set di dati completo qui sotto.La Germania si è rivelata essere il più grande produttore di latte alimentare nell’UE  (19% della produzione totale) e il principale produttore di prodotti lattiero-caseari acidificati (27%), burro (20%) e formaggio (22%).

La Spagna si è classificata al secondo posto nella produzione di latte alimentare, con il 15% del totale dell’UE, seguita dalla Francia (13%). I Paesi Bassi sono stati il secondo produttore di prodotti lattiero-caseari acidificati (17%), seguiti dalla Polonia (10%).

La Francia è il secondo maggior produttore sia di burro che di formaggio (18% del totale dell’UE per ciascun prodotto). L’Irlanda è al terzo posto nella produzione di burro (13%), mentre l’Italia è al terzo posto nella produzione di formaggi (13%).