Rapporto n.065 “MATERIE PRIME CEREALI E DINTORNI ECONOMICI” anno 13 del 04.09.24.
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 1.947 punti, il petrolio wti è sceso a circa 70 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,10551 ore 08,47.
Il mercato, dopo la sosta di lunedì, ha, contrariamente alle aspettative, segnato solo aumenti.
Nel mercato interno, da segnalare la stabilità dei grani e la stabilità del mais nazionale, dove le voci di scarse rese mantengono stabile l’alimentare e il 5 ppb, penalizzando un poco il 103 che risente anche della crisi dovuta alla Peste Suina Africana. A tale proposito, nell’ordine ed in misura diversa, le materie prime che risentiranno maggiormente di questo flagello (che auguriamoci non debordi nel Cremonese e Bresciano, o comunque sia da altre parti) sono: crusca, orzo e farina di soia. Ritornando al mais le voci di rese ridotte sono diffuse anche in vari areali dell’Europa. Questo fa sì che manchino quotazioni sui mesi specie via camion/treno.
I cruscami sono scesi e se qualcuno vuole crusca a 110 € arrivo per settembre ci contatti. I proteici secondari sono in leggerissimo ridimensionamento mentre le farine di soia cercano una ripresa che il mercato di base gli sta consigliando/permettendo.
La nuova normativa EUDR (Regulation on Deforestation Free Products), che attendiamo con ansia, potrebbe favorire l’origine USA. Ieri i ben informati sostenevano un costo possibile in più tra i 35/40$ tonnellata! Intanto sulla farina di soia sia proteica che 44% si segnala il corto di merce disponibile sia a Ravenna che Venezia con lunghe file al carico. Ed anche problemi qualitativi inerenti colore e granulometria. Foraggi e fibrosi stabili, anche se le bucce di soia a Ravenna sono poche. Polpe bietola sempre troppo care.
So di ripetermi, ma da settimane abbiamo valori di materie prime in “confort-zone”; non aspettatevi grandi ribassi, e ricordatevi che ci sono due guerre in atto e un golfo in mano ai terroristi, nonché una latente guerra di dazi con la Cina. Pertanto ricordatevi che “errare è umano perseverare è diabolico”.
Per il mondo delle bioenergie, è possibile fissare della crusca in foglia a 110 € ton per settembre, e delle polpe surpressate umide sino ad ottobre a valori che si attestano in base alla logistica tra i 55€ e i 60€ alla tonnellata. Ci sarà a breve una maggior disponibilità di semola umida, e di Corn Step (liquido di macerazione del mais). Si profila la possibilità da settembre di avere mais bionergetico in gran parte su camion fissi, chi ha interessi ci contatti.