L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” cura il Bollettino Epidemiologico Nazionale Veterinario, una banca dati aggiornata quasi in tempo reale con i dati relativi alla diffusione delle principali patologie di interesse zootecnico. Considerando l’ingente e repentina proliferazione di focolai di Blue Tongue avuta in alcune regioni del nostro Paese negli ultimi due mesi, abbiamo ritenuto interessante consultare le informazioni raccolte nell’ambito dell’attività di sorveglianza svolta dagli enti preposti.

Come si evince dal grafico, il numero totale dei focolai registrati dal 01/01/2024 ad oggi è pari a 201 e racchiude sia quelli estinti che quelli confermati. La regione che tristemente detiene il primato è la Sardegna con 120 focolai di cui 114 confermati, seguita dal Piemonte con 25 focolai tutti confermati e dalla Sicilia con 11 focolai di cui 9 confermati.

Per avere un quadro più esaustivo per singola regione, abbiamo raggruppato i dati presenti sul Bollettino in un’unica tabella dalla quale è possibile apprendere il numero di focolai estinti, il numero di focolai confermati e il numero di focolai totali (dato dal primo più il secondo).

REGIONEFOCOLAI ESTINTIFOCOLAI CONFERMATI N. TOTALE FOCOLAI
ABRUZZO202
BASILICATA101
CALABRIA055
CAMPANIA011
EMILIA ROMAGNA7310
FRIULI VENEZIA GIULIA000
LAZIO101
LIGURIA347
LOMBARDIA123
MARCHE707
MOLISE101
PIEMONTE02525
PUGLIA606
SARDEGNA6114120
SICILIA2911
TOSCANA101
TRENTINO ALTO ADIGE000
UMBRIA000
VALLE D'AOSTA000
VENETO000
TOT.38163201

Analizzando le prime tre regioni in termini di incidenza, la situazione attuale appare la seguente:

  1. In Sardegna le specie colpite sono risultate ovini, bovini e caprini. In particolare, sono risultati colpiti: 104 allevamenti ovini, di cui 1 con focolaio estinto e 103 confermati; 13 allevamenti bovini, di cui 5 con focolai estinti e 8 con focolai confermati; e 3 allevamenti caprini, tutti con focolai confermati. In termini di sierotipi rilevati abbiamo in 57 aziende il sierotipo 3 (48% dei casi), in 56 aziende il sierotipo 8 (47% dei casi), in 6 aziende il sierotipo 4 (0,05% dei casi) e in 1 azienda sierotipo sconosciuto (0,01% dei casi).
  2. In Piemonte le specie risultate positive sono bovini, ovini e camelidi. In particolare, sono stati colpiti 17 ovini, 6 bovini e 2 camelidi, tutti con focolai confermati di sierotipo 8.
  3. In Sicilia sono stati colpiti bovini e ovini, i primi in 6 allevamenti di cui 1 con focolaio estinto e 5 confermati, mentre i secondi in 5 allevamenti di cui 1 con focolaio estinto e 4 confermati. I sierotipi rilevati sono stati il sierotipo 8, con un’incidenza pari allo 0,64%, e il sierotipo 4, con un’incidenza pari allo 0,36%.

Un sguardo Oltralpe 

Proprio in data odierna, il Consiglio Federale del Governo Svizzero ha diffuso sul sito ufficiale una nota in cui si dichiara che, per la prima volta dal 2020, in Svizzera è stato rilevato un nuovo focolaio di Blue Tongue sierotipo 8. La malattia è stata individuata dalle autorità veterinarie in un bovino nel Cantone di Vaud. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sta predisponendo le misure necessarie. Si sottolinea comunque che, nel territorio nazionale, la movimentazione di animali continua ad essere possibile senza restrizioni, ma l’esportazione in Paesi che non presentano casi della malattia è possibile soltanto a determinate condizioni. Oltre agli animali vivi, ciò riguarda anche l’esportazione di seme, ovuli ed embrioni. Si aggiunge inoltre che, alla luce della situazione epizootica in Europa, e in particolare in Germania e in Francia, il rischio di introduzione della febbre catarrale ovina del sierotipo 3 (BTV-3) in Svizzera è molto elevato, e che i detentori degli animali sono liberi di decidere se vaccinarli o meno. L’uso di insetticidi e repellenti può aiutare a ridurre il numero degli insetti che trasmettono la malattia nella stalla e intorno agli animali e quindi è consigliato. Si raccomanda inoltre di eliminare le acque stagnanti, ambiente ideale per la riproduzione di questi moscerini.