Introduzione
Le Nazioni Unite stimano che la popolazione mondiale crescerà da 8,5 miliardi nel 2030 a 9,7 miliardi nel 2050, richiedendo un aumento del 70% della produzione di carne entro il 2050 per soddisfare la domanda futura. Questo aumento varierà per tipo di carne: 19% per la carne bovina, 39% per la carne suina e 131% per il pollame, con una crescita totale del 67%.
La carne artificiale, coltivata in laboratorio da cellule staminali animali, è considerata da alcuni come una soluzione promettente per colmare il divario tra domanda e offerta di carne. Finora, solo quattro prodotti di carne artificiale sono stati approvati sul mercato (Singapore, USA e Israele).
In Germania, il consumo di carne pro capite è diminuito dell’8% dal 2021 al 2022, mentre le vendite di alternative alla carne di origine vegetale sono aumentate del 42%. Inoltre, la percentuale di vegetariani e vegani è cresciuta dal 6% nel 2020 al 10% nel 2023.
I consumatori riducono il consumo di carne per motivi etici, ecologici e sanitari. Tuttavia, la carne tradizionale rimane parte della dieta della maggior parte dei tedeschi.
In questo contesto, uno studio pubblicato su Frontiers in Nutrition a giugno 2024 ha valutato l’impatto delle caratteristiche sociodemografiche sulla disponibilità a provare, mangiare regolarmente o a spendere per la carne artificiale, le sfide sociali e l’accettazione generale, nonché il suo potenziale sviluppo futuro.
Gli autori hanno testato le seguenti ipotesi:
- Interesse elevato nel provare e consumare carne artificiale a causa delle opinioni positive.
- I fattori demografici ed economici influenzano l’adozione del prodotto.
- Gli intervistati potrebbero non essere disposti a pagare più della carne convenzionale.
- La carne artificiale è vista come una soluzione ai problemi etici ed ecologici della produzione di carne.
- Gli intervistati potrebbero non aspettarsi una rapida implementazione della carne artificiale in Germania.
Analisi statistica
Sono state valutate le risposte a un questionario online di 3.558 potenziali consumatori adulti tedeschi. I dati sono stati analizzati utilizzando IBM SPSS e R studio. Sono stati esaminati gli effetti dei fattori demografici sulla disponibilità a provare, consumare regolarmente e pagare per la carne artificiale. Le correlazioni tra le percezioni sociali e le variabili di disponibilità sono state analizzate con tecniche esplorative.
Caratteristiche della popolazione
Il campione del sondaggio non rappresentava esattamente la popolazione adulta tedesca. Il 59,8% dei 3.558 partecipanti erano donne e il 38,3% uomini, con una distribuzione uniforme tra le fasce di età 18-30 (38%) e 31-50 anni (41,5%). Solo il 20,5% aveva più di 50 anni. La maggior parte aveva un buon livello di istruzione e redditi medi o bassi (<2.500 euro). Il 95% era a conoscenza della carne artificiale (AM), e il 70,1% consumava carne con diverse frequenze. Le opinioni sulla biotecnologia AM erano principalmente positive, con il 63% che la trovava promettente o accettabile.
Percezione delle sfide sociali legate all’industria della carne
La maggior parte degli intervistati percepiva problemi etici (58,2%) e ambientali (59,6%) nell’industria tradizionale della carne. Il 66,7% considerava la carne artificiale una soluzione più etica e il 57,7% più rispettosa dell’ambiente. Oltre metà credeva che questo prodotto avrebbe avuto un impatto negativo sull’industria della carne, mentre il 48,1% pensava che avrebbe avuto proprietà equivalenti alla carne convenzionale in termini di qualità. Tuttavia, solo il 15,2% riteneva che la carne artificiale avrebbe avuto un sapore migliore, mentre il 32,1% pensava il contrario.
Coinvolgimento e sviluppo futuro
Il 70% degli intervistati era disposto a provare la carne artificiale, e il 46,5% poteva immaginare di consumarla regolarmente a casa. Tuttavia, il 42,8% non desiderava mangiare regolarmente questo nuovo prodotto. Tra i consumatori di alternative alla carne (57,7%), il 45,6% accetterebbe quella artificiale come alternativa, mentre il 12,1% la rifiuterebbe. Il 32,7% avrebbe accettato la carne artificiale se fosse stata venduta a un prezzo inferiore rispetto a quella tradizionale, mentre il 39,9% avrebbe pagato lo stesso prezzo. Il 75% credeva che la carne artificiale sarebbe diventata realistica entro 6-15 anni.
Effetti dei fattori demografici sulla disponibilità
I fattori demografici, come sesso, età, istruzione, reddito, consumo di carne e consapevolezza del prodotto, influenzavano significativamente la disponibilità a provare (WTT), mangiare regolarmente (WTE) e pagare (WTP) per la carne artificiale. I giovani tra 18 e 30 anni avevano la WTT, WTE e WTP più elevate. Gli uomini con redditi bassi (<1.500 euro) avevano il WTT più alto, mentre le donne lo avevano in classi di reddito leggermente superiori. I consumatori che solo raramente mangiano carne vevano una WTT e WTE più alte rispetto a quelli che mangiavano carne quotidianamente.
Fattori trainanti della volontà di impegnarsi
La percezione dei problemi etici e ambientali legati all’allevamento tradizionale e alla riduzione del consumo di carne erano correlati positivamente con WTT, WTE e WTP. Gli intervistati ottimisti tendevano a consumare alternative alla carne e accettare quella artificiale, descrivendola come promettente e realistica entro 6-15 anni. Gli scettici, al contrario, non mangiavano sostituti della carne e consideravano la carne artificiale assurda e disgustosa.

Analisi incrociata tra il punto di vista degli intervistati sulla carne artificiale e la volontà di mangiare carne artificiale regolarmente (WTE) in diversi contesti (in %; scelta multipla). AM, carne artificiale; Nessun WTE, nessuna disponibilità a mangiare regolarmente la mattina.
Gli intervistati tedeschi hanno mostrato un’elevata disponibilità a impegnarsi con la carne artificiale
L’analisi delle 3.558 risposte ha confermato l’ipotesi 1: i partecipanti tedeschi erano propensi a provare il nuovo prodotto alimentare, con il 70% disposto a testarlo (WTT) e il 57% disposto a mangiarlo (WTE). Il 63% ha considerato la carne artificiali un prodotto promettente o accettabile.
Rispetto a studi precedenti, come quello di Weinrich et al., che aveva riscontrato una minore disponibilità (57%), la maggiore familiarità e conoscenza sull’argomento (95%) potrebbe spiegare l’elevata disponibilità in questo studio. I fattori positivi principali che hanno motivato gli intervistati erano l’etica, la curiosità e il rispetto per l’ambiente. Tuttavia, non c’era un singolo motivo prevalente per la non disponibilità al WTT.
I consumatori tedeschi si sono mostrati sensibili al prezzo di questo nuovo prodotto
Quasi la metà degli intervistati tedeschi ha indicato il prezzo come fattore importante nell’acquisto di generi alimentari, confermando l’ipotesi 3. Solo il 33% era disposto a pagare di più rispetto alla carne convenzionale. I giovani, soprattutto donne con un reddito fino a 3.000 euro, erano più disposti a spendere per la carne artificiale, ma in generale la disponibilità a pagare un prezzo più alto era limitata.
La carne artificiale è stata percepita come una soluzione a problemi etici e ambientali
L’ipotesi 4 è stata confermata: la carne artificiale era vista come una soluzione ai problemi etici ed ecologici, e il 68% degli intervistati che prevedeva una produzione senza sofferenza animale e il 61% che vedeva una minore impronta ecologica. Tuttavia, solo il 6% prevedeva un futuro completo abbandono dell’agricoltura convenzionale.

Ragioni del coinvolgimento, ostacoli e aspettative per la carne artificiale (domande a scelta multipla).
La carne artificiale è considerata realistica, ma non in un futuro prossimo
Il 75% degli intervistati prevedeva la produzione e il consumo di carne artificiale in più di cinque anni, con solo il 6% che lo vedeva in un futuro prossimo (<5 anni), confermando l’ipotesi 5. La percezione del futuro di questo prodotto variava tra ottimisti, esitanti e scettici.
Limiti e punti di forza dell’indagine
Il sondaggio, pur non essendo generalizzabile a causa del campione casuale, ha fornito informazioni demografiche importanti. Il livello di istruzione più alto e la maggiore percentuale di donne tra i partecipanti rispetto alla popolazione generale tedesca potrebbero spiegare la maggiore percentuale di vegetariani e vegani tra gli intervistati (30%).
Termine “carne artificiale”
L’uso del termine “carne artificiale” potrebbe aver influenzato le percezioni, ma la disponibilità a provare il prodotto è rimasta alta. Le denominazioni preferite erano “carne artificiale” e “carne in vitro”.
Conclusione
Lo studio di Frontiers in Nutrition, ha rivelato che l’età, il reddito, il consumo di carne e il livello di istruzione influenzano l’interesse per la carne artificiale, identificando i potenziali early adopters. La disponibilità a provare, mangiare e riconoscere questo prodotto come alternativa alla carne tradizionale è cruciale per il suo futuro successo.
La carne artificiale potrebbe rappresentare un’innovazione dirompente, con elevata accettazione di provarla e mangiarla. Tuttavia, la sensibilità al prezzo e il rispetto per il clima saranno determinanti per la sua diffusione e commercializzazione. I risultati sono significativi per discutere un cambiamento di paradigma nella produzione di carne in termini di sostenibilità, sicurezza alimentare e adozione di nuovi prodotti alimentari.
Tratto da: “German consumers’ attitudes toward artificial meat”, Anne-Katrin Jacobs, Hans-Wilhelm Windhorst, Julia Gickel, Sghaier Chriki, Jean-François Hocquette and Marie-Pierre Ellies-Oury. Front. Nutr., 12 June 2024, Sec. Nutrition and Food Science Technology Volume 11 – 2024.| https://doi.org/10.3389/fnut.2024.1401715