In questo nuovo articolo della serie “Dentro i dati della zootecnia italiana” andiamo a scoprire nel dettaglio i numeri relativi al comparto ovicaprino in Italia.
La normativa italiana prevede due tipologie di identificazione degli animali:
- Singola, per tutti quelli destinati alla riproduzione.
- Per partita, per animali di età inferiore ai dodici mesi destinati alla macellazione.
Le rielaborazioni che seguono state fatte partendo da dati IZS statistiche.
Negli ultimi cinque anni c’è stata una flessione dei capi ovicaprini allevati in Italia (-13,3%).
Andamento del numero di capi ovini
Negli ultimi cinque anni c’è stata una perdita di patrimonio ovino identificato singolarmente di 678 mila capi. Nell’anno 2023 la contrazione del numero di capi per partite rispetto al 2022 è stata del -32,5%.
La Sardegna detiene il 49% dei capi allevati in Italia. La razza Sarda rappresenta il 58% della popolazione ovina italiana.
Andamento del numero di capi caprini
L’allevamento caprino a differenza di quello ovino non ha subito particolari contrazioni negli ultimi cinque anni.
Il 28% della popolazione è allevata in Sardegna, a seguire la Calabria e la Sicilia. Le prime tre razze allevate sono la Sarda, la Saanen e la Camosciata.
Aziende ovicaprine per fasce di consistenza
La chiusura delle aziende negli ultimi anni si è concentrata sulle stalle di piccole dimensioni. Le stalle con più di 500 capi allevati oggi sono ben 2450.
Allevamenti ovicaprini anno 2023 ripartiti in percentuale per orientamento produttivo
L’indirizzo produttivo maggiormente diffuso nel 2023 è stato quello della carne.