I vitelli nella fase prima dello svezzamento sono predisposti a disturbi digestivi e respiratori che sono costosi da trattare e possono anche causare mortalità precoce. In un’ottica di uso razionale degli antibiotici, risulta molto interessante l’utilizzo di additivi naturali per sostenere la salute dei giovani animali.
In questo nuovo articolo per la rubrica “Obiettivo vitelli by Virbac” scopriamo i risultati di un recente studio pubblicato sul Journal of Dairy Science che ha determinato l’effetto di diverse dosi di polvere di semi di finocchio sulle performance di crescita e sullo stato di salute dei vitelli di razza Frisona.
Introduzione
Un’indagine condotta dall’USDA (2016), il dipartimento dell’agricoltura statunitense, ha riportato che il 33,8% delle vitelle da latte aveva vissuto almeno un evento di morbilità, con un tasso di mortalità del 5% prima dello svezzamento. Urie et al. (2018) hanno riportato che negli Stati Uniti, di tutti i decessi nelle vitelle da latte in pre-svezzamento, il 32,0% e il 14,1% erano dovuti, rispettivamente, a disturbi digestivi e a patologie respiratorie. Inoltre, la maggior parte dei vitelli defedati mostrava sintomi legati a patologie dell’apparato digerente (56%) o a patologie respiratorie (33,4%). Negli Stati Uniti e in Canada, il 4,2-9,6% dei vitelli maschi da latte muore una volta che raggiunge gli allevamenti di vitelli da carne. In Belgio e in Canada tra il 25 e l’87% dei vitelli viene trattato almeno una volta per malattia. Inoltre, i tassi di morbilità e di mortalità prima dello svezzamento sono al di sopra dei tassi target della Dairy Calf and Heifer Association (2010) che sono, rispettivamente, di meno del 25 e del 5%. Pertanto, è necessario attenuare ulteriormente la morbilità e la mortalità complessive nei vitelli da latte prima dello svezzamento. Gli antibiotici convenzionali, aggiunti ai mangimi liquidi o starter, sono utilizzati in diversi paesi per diminuire la morbilità e la mortalità e per aumentare l’ingestione di mangime e la crescita nei vitelli; tuttavia, l’uso di tali antibiotici nell’allevamento animale è stato criticato a causa dell’emergente problema dell’antibiotico-resistenza.
C’è quindi un crescente interesse nell’utilizzo di piante erbacee, tra cui il finocchio (Foeniculum vulgare), nella promozione della crescita e della salute dei giovani animali, e per la prevenzione o il trattamento delle malattie digestive e respiratorie.
Il Foeniculum vulgare e le sue proprietà
L’aroma del finocchio è dovuto ai suoi oli essenziali, principalmente trans-anetolo, fencone, limonene ed estragolo (Kargar et al., 2021). Il finocchio contiene anche altri composti bioattivi con proprietà estrogeniche (dovute al dianetolo e fotoanetolo come derivati del trans-anetolo), antimicrobiche (dovute ad acido oleico, acido linoleico, 1,3-benzendiolo, undecanale, 2,4-undecadienale e 5-idrossi-furanocumarina), antiossidanti e antinfiammatorie (dovute alla presenza di oli essenziali, flavonoidi, acidi fenolici, acidi idrossicinnamici, cumarina e tannino), ansiolitiche, antisettiche, antiulcera, analgesiche, carminative, antispasmodiche ed espettoranti.
Gli antiossidanti presenti nel finocchio diminuiscono il rivestimento mucoso dello stomaco, il dolore addominale, la formazione di ulcera gastrica e i disturbi spastici dell’intestino, inibendo le contrazioni indotte dall’acetilcolina e dall’istamina. L’olio essenziale di finocchio regola la motilità della muscolatura liscia intestinale, riducendo così la produzione di gas gastrointestinale. Stimola inoltre la motilità ciliare nel sistema respiratorio e aumenta il trasporto verso l’esterno di corpuscoli estranei, cosa che ci aiuta nel trattare la displasia bronchiale e broncopolmonare, soprattutto negli ambienti inquinati. L’olio essenziale stimola anche la contrazione della muscolatura liscia tracheale, azione che potrebbe facilitare l’espettorazione di muco, batteri e di altri corpuscoli estranei alle vie respiratorie.
L’effetto benefico della somministrazione con l’alimento di polvere di semi di finocchio (FSP) è stato segnalato in diversi studi sul bestiame. L’inclusione nella dieta di FSP (3,2%) ha incrementato l’ingestione di alimento (5,6%) e favorito l’aumento di peso corporeo (4,7%) nei polli da carne sottoposti a stress da caldo senza alcun effetto sull’efficienza alimentare. La somministrazione di FSP (10 g/giorno) alle capre da latte Mohabadi da 30 giorni prima a 30 giorni dopo il parto ha incrementato l’assunzione di alimento, favorito l’aumento di peso prima del parto, ridotto la perdita di peso corporeo dopo il parto e migliorato la produzione e la composizione del latte, così come l’efficienza alimentare. Hajalizadeh et al. (2019) hanno riferito che l’aggiunta di FSP (1,5%) alla dieta da ingrasso degli agnelli Kermani ha aumentato l’ingestione di alimento, l’efficienza alimentare e favorito l’aumento di peso.
L’aggiunta di FSP (0,4%) allo starter dei vitelli da latte di razza Frisona ha migliorato l’ingestione, l’efficienza alimentare e le performance di crescita, e ha ridotto l’età dello svezzamento. L’aumento dell’ingestione di alimento e l’aumento di peso dovuto alla somministrazione di semi di finocchio ai vitelli è importante per lo sviluppo del rumine e fa sì che vi sia una transizione più agevole dalle fasi di alimentazione liquida a quelle di alimentazione solida, mantenendo l’aumento di peso. Tuttavia, la correlazione tra mangimi contenenti semi di finocchio e crescita, in combinazione con criteri relativi alla salute, non è stata studiata in modo approfondito.
Lo studio
Lo scopo di questo studio era pertanto quello di esaminare le performance di crescita e le variabili relative alla salute nei vitelli da latte alimentati con semi di finocchio prima dello svezzamento in uno studio dose-risposta (0, 1.5 e 3 g/giorno). I ricercatori hanno ipotizzato che un’integrazione con FSP del latte e del mangime starter andrebbe a favorire l’aumento di peso corporeo e migliorerebbe lo stato di salute dei vitelli da latte.
Per fare questo, vitelli di razza Frisona (n = 48; 3 giorni di età; 36,3 ± 1,06 kg di peso corporeo; media ± SE) sono stati assegnati in modo casuale a diete contenenti 0 g/die (FSP0), 1.5 g/die (FSP1.5) o 3 g/die (FSP3) di polvere di semi di finocchio (FSP nel latte) (pasto mattutino; durante il primo mese) e successivamente nel mangime starter (cosparsa sopra il mangime; dal 31esimo giorno fino allo svezzamento il 71esimo giorno). I vitelli sono rimasti nello studio fino al giorno 81.
I risultati
L’aumento di peso e il peso corporeo finale erano maggiori nei vitelli con integrazione di FSP rispetto ai vitelli del gruppo di controllo. Anche la circonferenza toracica e la larghezza dei fianchi erano maggiori nei vitelli che avevano ricevuto l’integrazione di FSP rispetto al controllo. L’aumento di peso corporeo e la crescita della struttura non sono stati influenzati dal sesso del vitello.
Gli animali trattati con FSP presentavano una probabilità minore di avere una temperatura rettale elevata (≥39,4°C) e di soffrire di diarrea o polmonite. La possibilità di avere la diarrea, ma non la polmonite, era maggiore nelle vitelle femmine. La probabilità della necessità di farmaci per diarrea e polmonite non è stata influenzata dalla FSP e dal sesso del vitello. I vitelli FSP3 hanno avuto meno giorni con temperatura rettale elevata (≥39,4°C) rispetto ai vitelli FSP1.5 (1,2 giorni; SEM = 0,10) e FSP0 (2,9 giorni; SEM = 0,10). I giorni con diarrea (ma non la sua frequenza) e i giorni di trattamento erano più brevi (4 giorni; SEM = 0,10) nei vitelli che ricevevano l’integrazione a base di FSP. I vitelli del gruppo di controllo hanno avuto per più giorni la polmonite rispetto ai vitelli alimentati con FSP1.5 (3,1 giorni; SEM = 0,08) e con FSP3 (5,4 giorni; SEM = 0,08). I vitelli alimentati con FSP3 hanno avuto per meno giorni (2,3 giorni; SEM = 0,08) la polmonite rispetto ai vitelli alimentati con FSP1.5. L’alimentazione con FSP tendeva a ridurre (1,6 giorni; SEM = 0,10) i giorni di trattamento per la polmonite rispetto al gruppo di controllo. La durata della diarrea (2,2 giorni; SEM = 0,10) e dei giorni di trattamento (1,3 giorni; SEM = 0,15) erano maggiori nelle femmine rispetto ai maschi.
Conclusioni
I risultati di questo studio hanno dimostrato che la somministrazione di polvere di semi di finocchio (soprattutto nella dose di 3 g/giorno) prima dello svezzamento può essere utile per migliorare l’aumento di peso e la crescita scheletrica (circonferenza del torace e larghezza dei fianchi) nei vitelli da latte. Ciò è probabilmente dovuto all’aumento dell’assunzione di mangime, alla diminuzione della suscettibilità a diarrea e polmonite, e al minor numero di giorni con temperatura rettale elevata, diarrea o polmonite.
Considerando la crescente necessità di un uso razionale degli antibiotici negli animali, i risultati del presente lavoro, così come quelli di altri lavori pubblicati, dimostrano che l’uso di piante medicinali o dei loro derivati - come agenti antimicrobici naturali – può essere considerato come una nuova strategia per mantenere la salute e il benessere degli animali. I ricercatori segnalano comunque la necessità di condurre ulteriori esperimenti per determinare i meccanismi molecolari coinvolti negli effetti positivi di questi additivi sulla crescita e sulla salute dei vitelli.
Tratto da “Feeding fennel (Foeniculum vulgare) seed as a potential appetite stimulant for Holstein dairy calves: Effects on growth performance and health” di F. Nowroozinia, S. Kargar, A. Akhlaghi, F. Raouf Fard, M. Bahadori-Moghaddam, M. Kanani e M. J. Zamiri. J. Dairy Sci. 105:654–664. https://doi.org/10.3168/jds.2021-20221