In questa breve nota relativa alla metodica di addestramento degli arieti alla vagina artificiale per la raccolta del seme, sono riportati solo i passaggi fondamentali. La metodica prevede l’addestramento di numeri importanti di animali, ma con le dovute modifiche si potrà utilizzare anche per piccoli numeri.
I giovani maschi devono essere messi a disposizione degli addestratori entro il sesto mese di età, per abituarsi al contatto con l’uomo. Questa fase precede l’addestramento al salto in vagina artificiale.
La quarantena sarà obbligatoria se gli animali provengono da allevamenti esterni, quindi si distribuiscono 4/5 agnelli in un box ben areato e di dimensioni adeguate, in modo che si abituino al nuovo ambiente e alla compagnia reciproca.
Dopo qualche giorno di ambientamento si può iniziare l’addestramento vero e proprio. Nei giorni di addestramento meglio non somministrare mangime in mangiatoia. In questo modo gli animali saranno più propensi ad accettare quello offerto dall’addestratore.
L’addestratore entra nel box, per la prima volta, solo al termine del periodo di adattamento. Porta con sé uno sgabellino e del un mangime appetibile in un secchio. Dovrà indossare sempre lo stesso tipo di abbigliamento, evitando i colori sgargianti e profumi. L’operatore, seduto in un angolo del box, posiziona il secchio con il mangime tra sé e gli animali, senza fare movimenti bruschi, evitando di guardarli. Con movimenti lenti e calmi l’operatore sposta il secchio vicino a sé, e aspetta che siano gli animali ad avvicinarsi. Ogni tanto offre il cibo con la mano tesa.
(foto 1)
L’operatore osserva con molta attenzione i diversi atteggiamenti degli animali. Cerca di capire il carattere di ognuno: timido, confidenziale, aggressivo, dominante, remissivo. Se fra gli animali di un box ne è presente uno molto confidente, anche gli altri impareranno facilmente a fidarsi. Il primo giorno l’operatore rimane nel box solo 10 minuti. Il secondo giorno si ripetono le entrate di 10 minuti, almeno 5-6 volte, ogni mezz’ora circa. Dal terzo giorno in poi ci si trattiene nel box mezz’ora, provando ad offrire il mangime con la mano tesa. Dopo 2-3 ore di riposo dall’ultima entrata, l’operatore rientra nel box e si siede nello sgabellino nella parte opposta alla mangiatoia. Agli arieti verrà offerto del fieno. L’operatore dovrà stare seduto, senza muoversi, parlando, magari cantando a voce moderata, senza fare movimenti bruschi. Gli animali dovranno imparare a mangiare il fieno dalla mangiatoia con l’operatore all’interno del box. Queste attività andranno ripetute giornalmente fino a quando tutti gli animali del box si avvicineranno con naturalezza all’ operatore. Potrebbero essere necessarie da 2-3 settimane ad 1 mese.
- Con il procedere dell’addestramento, ogni volta che qualche maschio si avvicina, l’operatore dovrà accarezzarlo e toccarlo sul fianco imitando i movimenti che gli animali fanno tra di loro.
- Conclusa questa prima parte dell’addestramento, si introdurrà nel box una pecora in calore per 15-20 minuti, alla presenza dell’addestratore. Si ripeterà l’operazione ogni giorno fino a quando gli animali prenderanno confidenza con la femmina.
Sarà quindi necessario, nelle prime fasi, avere a disposizione più pecore cicliche e in calore. in seguito, nella routine, il salto avverrà sulla pecora manichino non in calore. Se si nota diffidenza da parte di qualche maschio, l’operatore può uscire dal box per qualche minuto e osservare se gli animali sono più interessati alla femmina in sua assenza. In seguito proverà a rientrare. Se qualcuno dei maschi tenta di saltare la femmina in calore in presenza dell’operatore, è importante lasciare che lo faccia, così che sia anche da esempio agli altri.
- Condurre gli animali nella sala di monta a seguito della femmina tenuta al guinzaglio dall’operatore. Si creerà così un riflesso condizionato uscita dai box = salto.
(foto 2)
La prima volta che vengono condotti in sala di monta, gli animali saranno spaesati e a disagio a causa del nuovo ambiente. Sarà necessario farli abituare gradatamente alla nuova situazione, ripetendo le stesse metodiche attuate nel box. Una volta adattati al nuovo ambiente, lasciare liberi gli animali di saltare la pecora se manifestano questa intenzione, sempre in presenza dell’addestratore. Si consiglia di concedere la monta naturale non più di una volta.
- L’operatore mette la femmina in calore nella apposita cattura della sala di monta, e vi introduce i maschi.
(foto 3)
Munito di una vagina artificiale l’operatore aspetta di fianco alla pecora e, dopo una decina di minuti, se gli animali appaiono demotivati, può slegare la femmina per incoraggiare i giovani maschi al salto. Durante il periodo del corteggiamento la femmina si fa rincorrere, poi si volta indietro a guardare il maschio prima di accettare l’accoppiamento. L’operatore cercherà di imitare queste mosse, muovendo il posteriore della femmina e girandole la testa verso il maschio (atteggiamento che risulta essere molto stimolante per l’ariete). Anche questa fase potrà richiedere diversi giorni di addestramento.
(foto4)
- Osservare attentamente tutti i diversi atteggiamenti dei maschi.
Quando il maschio ha ormai piena confidenza con vicinanza dell’operatore mentre salta la femmina, che ormai non è più necessario che sia in calore, si può iniziare a mettergli a disposizione la vagina artificiale. In genere il 50% dei maschi salterà, in vagina artificiale, dopo una o due settimane di tentativi. (foto 5,6,7).
(foto5)
(foto6)
(foto 7)
Dopo che almeno la metà dei maschi ha imparato a saltare in vagina artificiale, mettere in ciascun box 3 maschi che saltano e uno che non salta. Continuare l’addestramento del nuovo gruppo, cercando di far saltare tutti.
I maschi particolarmente aggressivi vanno isolati quasi subito altrimenti impediranno agli altri di prendere confidenza e di saltare.
Quando la maggior parte degli animali in addestramento impara a saltare in vagina artificiale, sarà necessario continuare ad addestrare quelli che ancora non saltano, che dovranno però essere messi in box a parte, insistendo nella loro preparazione fino ad ottenere i risultati voluti.
E’ importante sottolineare che il 20-30% degli animali non si abituerà mai a saltare in vagina artificiale. Nella maggior parte dei casi perchè non vincerà mai la paura dell’uomo.
Addestrare al salto in vagina artificiale arieti che abbiano già saltato in monta naturale è possibile ma presenta molte difficoltà. Viceversa, è sempre possibile utilizzare anche in monta naturale un animale che sia stato addestrato sin da piccolo al salto in vagina artificiale.
Vagina artificiale
Composizione
- un corpo munito di doppia valvola per l’immissione di acqua calda e aria (foto 8)
- un cono di gomma (foto 9)
- una provetta sterile (foto 9)
- un copri-vagina termico per assicurare la tenuta della temperatura (foto 10)
Preparazione
• Pulizia accurata dei vari componenti dopo ogni uso
• introdurre l’acqua a 38/40°C
• insufflare il giusto quantitativo di aria
• utilizzare una vagina diversa per ciascun ariete
• tenere le vagine al caldo 38°C sino al momento dell’uso
• usare il copri-vagina termico per il prelievo
Fonte: Agris Sardegna (Agricultural Research Agency of Sardinia)
Autori: Gianpiero Camoglio, Antonio Pintadu, Maria Dattena, Marilia Gallus