L’insilamento è la forma più comune di conservazione del foraggio poiché offre molti vantaggi come una maggiore indipendenza dalle condizioni atmosferiche, una bassa perdita di nutrienti durante l’appassimento e il raccolto, e una più facile gestione dell’alimentazione grazie a processi automatizzati che portano a un maggiore controllo da parte del produttore.
Tuttavia, l’alimentazione con insilati di bassa qualità comporta il rischio di contaminazione del latte crudo con endospore clostridiali, che possono causare difetti di gonfiore tardivo nei formaggi duri e semiduri nelle ultime fasi di maturazione.
Pertanto, alcune regole sono state stilate per quanto riguarda l’alimentazione (“senza insilati”) delle vacche da latte. L’Unione Europea ha registrato il “latte da fieno” come “specialità tradizionale garantita” (STG), e ciò comporta che devono essere soddisfatti rigorosi criteri relativi alla produzione di latte. Inoltre, il latte da fieno è descritto come latte senza insilati che è adatto alla produzione di formaggio duro dal Codice alimentare austriaco (2011). Attualmente, circa il 15% del latte austriaco è prodotto in aziende che aderiscono agli standard del latte da fieno (BMLRT, 2020).
Il metodo di conservazione dei foraggi (insilamento o essiccazione) potrebbe influenzare l’approvvigionamento energetico delle vacche da latte, l’utilizzo delle proteine del mangime per la sintesi del latte e l’attività proteolitica dei batteri nel latte. Tuttavia, nei sistemi di alimentazione fortemente basati sul foraggio, come nell’allevamento biologico, gli effetti del metodo di conservazione potrebbero essere più forti che nei sistemi convenzionali. Recentemente, abbiamo riportato gli effetti del metodo di conservazione dei foraggi erbosi: l’alimentazione con il fieno rispetto all’insilato ha aumentato sia l’assunzione di cibo che la produzione di energia del latte delle vacche da latte.
In quello studio, i risultati hanno suggerito che i miglioramenti in dell’assunzione e delle prestazioni erano dovuti principalmente alla maggiore assunzione di carboidrati idrosolubili (ad esempio, zuccheri) da parte delle vacche alimentate a fieno. Mentre i batteri dell’insilato convertono grandi proporzioni di queste sostanze in acido lattico e altri acidi grassi volatili durante il processo fermentativo.
Questo potrebbe avere un effetto sulla disponibilità di energia prontamente fermentabile per il microbiota del rumine con potenziali conseguenze sulla bioidrogenazione degli acidi grassi e sulla formazione delle vitamine del gruppo B, ovvero la B2 e la B12, di cui è il latte è una fonte preziosa.
Poche ricerche sono state fatte sulla comparabilità diretta dell’alimentazione delle vacche da latte con il fieno o con l’insilato.
Pertanto, uno studio condotto da Van den Oever et al., ha valutato, gli effetti dell’alimentazione delle vacche da latte con fieno o insilati prodotti dalla matrice vegetale di partenza, il che è importante per garantire la comparabilità diretta. Sono state quindi studiate le differenze in termini di componenti come le frazioni proteiche, gli acidi grassi e alcune vitamine presenti nel latte ricavato dalle bovine alimentate con le due metodologie. Questo studio è utile in quanto queste componenti sono interessanti sia dal punto di vista nutrizionale che qualitativo.
Quindi, questa ricerca, fornisce una comparabilità diretta tra il latte di vacche alimentate con fieno o insilato prodotto dalla stessa matrice vegetale e ha valutato come l’alimentazione sia influente sulle quantità di vari componenti del latte.
Per dare una panoramica sulle differenze nella composizione del latte, sono state analizzate le frazioni proteiche, gli aminoacidi liberi, le poliammine e le ammine biogene, nonché il profilo degli acidi grassi e le proprietà sensoriali. Inoltre, è stato determinato il contenuto di vitamina E e di quattro diverse vitamine del gruppo B (B1, B2, B6 e B12). I risultati hanno mostrato che ci sono alcune differenze significative tra il latte da fieno e il latte da silo, soprattutto per quanto riguarda la frazione degli acidi grassi. La ricerca ha infatti dimostrato che le vacche alimentate ad insilato, producono un latte con concentrazioni elevate di acido linoleico e l’acido a-linolenico, mentre le bovine alimentate a fieno hanno prodotto un latte con concentrazioni maggiori, rispetto all’insilato, di lisina e putrescina.
Per quanto riguarda le vitamine del gruppo B, in particolar modo la vitamina B12, questa è risultata maggiore nel latte prodotto da vacche alimentate con silo. Così come per le vitamine, anche la spermina è risultata maggiore nel latte da vacche alimentate ad insilato.
Tuttavia, queste differenze (tranne che per la spermina) non erano più significative se calcolate sulla base della secrezione giornaliera del rispettivo componente nel latte. Al contrario, la secrezione giornaliera di vitamina E era significativamente più alta nel latte da alimentazione con insilati.
È noto che la composizione e la qualità del foraggio sono fattori determinanti per l’impatto sulla composizione del latte.
Contrariamente alle aspettative dei consumatori, il latte da fieno non sembra avere particolari vantaggi rispetto al latte da silo per quanto riguarda i componenti del latte analizzati in questo studio. Il fatto che siano state osservate solo piccole differenze tra il latte da fieno e il latte da silo potrebbe essere in parte dovuto alla materia secca relativamente alta dell’insilato utilizzato (53,3%) in confronto ai comuni insilati (30-40%).
Pertanto, sono necessari ulteriori studi per valutare i possibili effetti delle diverse qualità di insilato e di altri aspetti (ad esempio, i cambiamenti stagionali, il periodo di conservazione del fieno/silaggio e le diverse razze bovine) sulle potenziali differenze significative tra il latte da fieno e il latte da silo.
Il presente articolo è una sinossi della ricerca Van den Oever, S. P., Haselmann, A., Schreiner, M., Fuerst-Waltl, B., Zebeli, Q., Mayer, H. K., & Knaus, W. (2021). Hay versus silage: Does hay feeding positively affect milk composition?. International Dairy Journal, 118, 105024.