Una sentenza giudiziaria statunitense ha stabilito che il termine “gruyère“, relativo al tipico formaggio svizzero, può essere utilizzato come nome comune per identificare lo stile di un formaggio proveniente da qualsiasi luogo e non dalla regione svizzera. La decisione implica che i produttori di formaggio statunitensi, non solo quelli svizzeri o francesi, potranno continuare a realizzare e commercializzare formaggio con questo nome comune. A dare il verdetto il giudice T. S. Ellis III della Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale della Virginia.
Nella decisione hanno prevalso il Consortium for Common Food Names (CCFN), U.S. Dairy Export Council (USDEC), la National Milk Producers Federation (NMPF), e una coalizione di altri stakeholder del settore lattiero-caseario, con l’obiettivo di preservare la capacità di tutti gli attori del mercato statunitense di utilizzare termini da loro ritenuti generici.
Il giudice senior T. S. Ellis III della Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale della Virginia ha confermato la decisione precedente del 5 agosto 2020 della U.S. Patent and Trademark Office (USPTO) Trademark Trial and Appeal Board.
Molto forte il commento di Jaime Castaneda, direttore esecutivo del CCFN, sulla sentenza. “Non solo questa è una vittoria storica per gli allevatori e i produttori di formaggio americani che offrono il gruyere, – ha dichiarato – ma stabilisce un precedente vitale nella battaglia molto più grande in corso sui nomi degli alimenti negli Stati Uniti. L’Unione europea ha cercato per anni di monopolizzare nomi comuni come gruyere, parmesan, bologna o chateau. Questo verdetto convalida che siamo sulla strada giusta nella nostra lotta per conto dei produttori americani di cibo e vino per preservare la loro capacità di usare nomi generici di lunga data“.
Secondo la decisione della Corte, gli argomenti delle associazioni francesi e svizzere erano “insufficienti e poco convincenti” e il CCFN ha presentato “prove schiaccianti che gli acquirenti di formaggio negli Stati Uniti comprendono il termine “gruyere” come un termine generico che si riferisce ad un tipo di formaggio senza restrizioni sul luogo di produzione“.
Sull’altro fronte, i produttori francesi e svizzeri per tutelare il prodotto hanno tentato di registrarlo come marchio in USA in modo da impedire ai produttori statunitensi di utilizzare il termine come nome generico. A tal proposito, l’USPTO già nel corso dello scorso anno, non aveva accolto la richiesta.
“I produttori di gruyère francesi e svizzeri hanno già accesso al mercato statunitense e l’uso di loghi di marchi distintivi“, ha dichiarato Castaneda. “Infatti, l’associazione svizzera ha già registrato un marchio di certificazione del logo presso l’USPTO per ‘Le Gruyère Switzerland OC’ per marchiare in modo unico il gruyère svizzero. Nonostante questo, entrambe le associazioni straniere hanno fatto appello alla sentenza dell’USPTO alla corte federale l’anno scorso“.