Ruminantia Mese è lo speciale di Ruminantia dedicato ad articoli di approfondimento relativi all’allevamento dei ruminanti. Si tratta di una sorta di rivista nella rivista in cui, con una cadenza mensile, sono pubblicati articoli di carattere tecnico-scientifico scritti da esperti del settore. Gli articoli sono suddivisi in sei sezioni: editoriale, genetica, sanità, ambiente e management, nutrizione ed economia.

Con questa raccolta, andremo a scoprire quali sono stati gli argomenti trattati nella sezione Economia nel corso del 2015.

“ Chi potrà varcare la tua porta? ” Gestire la complessità – Dicembre 2015

I risultati ed il reddito dell’azienda zootecnica dipendono da una molteplicità di fattori, ognuno dei quali deve essere affrontato e gestito al miglior livello che il mercato richiede e rende possibile. Il mercato obbliga oggi ad un repentino balzo in avanti per quanto riguarda l’efficienza economica della produzione di latte. Non basta più fare bene ciò che è nelle proprie corde fare. Il mercato non intende ragioni. Sopravviveranno e riusciranno a passare questa lunga notte solo le aziende che, in questo periodo, useranno le migliori competenze per fare questo salto in avanti… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

La Terza mungitura – Novembre 2015

Il tragico prezzo di vendita che molte aziende ricevono a compenso del latte consegnato, in aggiunta ai problemi di rischi di reddito o, meglio, di quasi certa perdita, rischia di annichilire anche le riflessioni ed il desiderio di ricerca di soluzioni utili per sopravvivere ad una notte così buia.  Peraltro, per quanto potrebbe essere auspicabile, non esiste una sola soluzione che possa garantire di uscire dalla nebbia di un reddito precario. E, per quanto la speranza sia grande ed attesa, neppure l’eventuale rialzo del prezzo del latte potrà consentire di recuperare i “buchi” creatisi in questo periodo  nelle aziende zootecniche… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Le decisioni – Ottobre 2015

Nel mio peregrinare tra le aziende, mi trovo spesso coinvolto in considerazioni che preludono o dovrebbero preludere a decisioni da parte del titolare. Decidere significa indirizzare, scegliere tra almeno due alternative, abbandonare un collaboratore, un fornitore, una metodologia per aderire ad un nuova soluzione che reputiamo più convincente per risolvere un problema. E qui viene il bello. Quello delle decisioni è spesso uno scoglio difficile per un buon numero di aziende. Le decisioni, piccole e grandi, implicano la disponibilità di dati ed informazioni necessarie a “pesare” le alternative possibili… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

I Piani colturali – Settembre 2015

La produzione di foraggi è un’attività decisiva in ogni allevamento di vacche da latte. La disponibilità di foraggi di qualità permette all’alimentarista e, di conseguenza, all’animale di utilizzare prodotti di più facile digeribilità e di potersi avvantaggiare appieno delle sostanze nutritive contenute negli alimenti somministrati. E’ dunque vitale produrre ed avere a disposizione foraggi aziendali di elevata qualità. Coloro che pensano, e non sono pochi, che risieda nelle capacità dell’alimentarista l’abilità di far “rendere” i foraggi a prescindere dalla qualità degli stessi,  stanno compiendo un madornale errore di valutazione… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Si campa con 100 vacche? – Agosto 2015

Non è necessario essere delle aquile per vedere come la zootecnia da latte stia vivendo nel nostro Paese il passaggio più delicato di sempre. Costi di produzione alti e volatili, prezzi di vendita del latte totalmente inadeguati, scarsità di manodopera di qualità su cui poter fare affidamento, importanti debiti accumulati con il sistema bancario, riduzione della PAC e della disponibilità in genere di interventi pubblici: ce n’è a sufficienza per porsi qualche domanda esistenziale. Le tendenze a lungo termine indicano che la zootecnia, in Europa, si concentrerà in quelle zone del nord-Europa ove le condizioni pedo-climatiche sono più favorevoli e dove, il relativamente basso costo della terra rende possibili sistemi di allevamento e di produzione meno dispendiosi quale è, ad esempio, il pascolo… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Latte a 35 centesimi: e se pensassimo a costruire società di aziende agricole? – Luglio 2015

Il basso prezzo di vendita del latte al proprio acquirente ha preoccupato tutti perché giunto in modo repentino e quasi inaspettato. Ognuno ha cercato i rimedi che ha ritenuto migliori per riposizionare i propri costi produttivi e per cercare di far passare la notte. Dopo qualche mese, la notte sembra più lunga del previsto ed anche più buia, se possibile. Dunque le manovre per restare a galla, se non strutturali, cominciano a rivelare alcune debolezze. Qualcuno ha pensato e trovato sponde per allungare impropriamente i pagamenti (riducendo gli esborsi ma non certi i costi), altri hanno rimandato acquisti, investimenti e importanti manutenzioni. Altri ancora hanno venduto manze. Si è trattato, spesso, di manovre tese a preservare un minimo di liquidità; poche volte si è inciso sui costi e sui ricavi… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Lavorare bene: La gestione delle risorse umane – Giugno 2015

Salvo rari casi, il lavoro svolto nelle aziende zootecniche è distribuito su più persone, siano essi titolari o dipendenti. L’interazione di più persone che operano in modo più o meno coordinato per raggiungere un obiettivo è argomento che è diventato decisamente critico. In tal senso, l’azienda agricola, come ogni altra realtà produttiva, non sfugge alla necessità poter disporre di una squadra coesa e motivata. Per quanto si possano automatizzare i processi produttivi, rimane fondamentale che le persone che operano in azienda siano “gestite”. Mi rendo conto di fare affermazioni ovvie. Mi rendo tuttavia altrettanto conto di come, generalizzando ovviamente, sia poco presente nelle aziende  una sufficiente sensibilità in tal senso. Dare ordini non equivale a gestire… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Stay foolish! Siate folli! – Maggio 2015

E’ diventata celebre l’esortazione di Steve Jobs formulata davanti ad un gruppo di giovani laureati all’Università di Stanford. Credo che il suggerimento riguardi l’importanza di non conformarsi al pensiero comune, di battere sempre nuove strade. Solo in questo modo si progredisce. Trovo che questo modo di riflettere sarebbe molto salutare per le nostre aziende e per la zootecnia da latte in genere. Credo che vi sia un grande bisogno di rinnovamento. Non voglio usare troppa retorica; non intendo avviare alcuna campagna elettorale né desidero addentrarmi in discorsi sui massimi sistemi.  Dunque mi limito alle aziende di vacche da latte… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Orfani o liberi dalle Quote latte? – Aprile 2015

Nei giorni scorsi è dunque terminato, dopo circa trent’anni, il regime delle quote latte. Vorrei far presente alcuni dettagli su cui spesso non si riflette e provare poi a ragionare sul da farsi. Intanto mi sembra emblematico che questa norma si chiamasse “regime”. Di solito non è una parola che evoca sensazioni di libertà, quanto piuttosto di ingessatura, di mancanza di opportunità. E così è stato. Si tratta inoltre di riflettere sul fatto che un’intera generazione di imprenditori agricoli della zootecnia bovina da latte  – trent’anni! – non abbia potuto esprimersi pienamente, se non con il freno a mano tirato… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Ancora su Ecomerit – Marzo 2015

Per quanto la scelta del seme da utilizzare non abbia che un impatto a lungo termine sui risultati di stalla, in quanto avremo in lattazione il risultato delle fecondazioni solo dopo circa tre anni dal momento dell’inseminazione, cionondimeno ogni giorno abbiamo vacche in calore. Dunque, tanto vale intraprendere il prima possibile la strada di indirizzare la selezione della propria mandria verso quei tori che garantiscono di massimizzare il reddito. Già abbiamo detto che, al fine di avere uno strumento che possa permettere scelte motivate in questa precisa decisione, abbiamo creato un sort dei tori che abbiamo chiamato ECOMERIT R… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Sopravvivere con il latte a 36 centesimi – Febbraio 2015

E’ palpabile in questi giorni la preoccupazione e la desolazione che ha colto gli allevatori di vacche da latte. Le notizie che si susseguono di drastici abbassamenti del prezzo del latte ritirato, in queste settimane hanno generato il panico. Un conto è chiacchierare di volatilità dei prezzi; altro è viverla sulla propria pelle quella stessa volatilità. Credo che, c pur con diversi accenti, ognuno si sia fatto seriamente la domanda: “Vale la pena per me di proseguire questa attività?”. La domanda è davvero molto seria e molto profonda in quanto coinvolge una quantità enorme di elementi di valutazione… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Il ruolo dei Gruppi di acquisto – Gennaio 2015

L’anno che abbiamo appena inaugurato si presenta denso di incognite per il mondo della zootecnia da latte. Basti pensare all’insufficiente livello dei prezzi di vendita del latte ed alla fine del regime delle quote latte. Pur senza tralasciare il ruolo di chi si deve occupare delle questioni di politica agricola o di tutela degli interessi della categoria, desidero concentrare l’attenzione su singoli aspetti di gestione della singola azienda,  che più facilmente sono abbordabili ed i cui risultati sono alla portata di ciascuno che lo desideri. E’ un dato di fatto che, quand’anche la singola azienda fosse grande ed avesse una forte abilità nelle trattative commerciali, sarebbe da considerare illusorio ritenere di avere la forza contrattuale per fare massa critica… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

 

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