Una nuova ricerca pubblicata dal Journal of Dairy Science con l’obiettivo di stimare le quantità di proteine del latte, caseine e non, per valutare il danno proteolitico apportato a tali proteine, al fine di valorizzare la qualità del latte.

ABSTRACT

Abbiamo come obiettivo quello di determinare se la caseina del latte, come percentuale di proteina autentica (CS%TP) stimata dal’elettroforesi su gel di sodio dodecil solfato – poliacrilammide (SDS – PAGE) è equivalente alla percentuale CN%TP stimata dal metodo Kjeldahl. E di determinare la porzione di caseina (CN), dei prodotti di proteolisi della caseina (CNPP), e di siero-proteine (SP) che, dal contenuto di proteine autentiche  del latte (TP), entra nell’azoto non-caseina (NCN) filtrato del Kjeldahl e la porzione che rimane nel NCN precipitato utilizzando il SDS-PAGE. Campoioni di latte crudo sono stati raccolti dal 16 mucche Holstein a media lattazione, 2 volte a settimana per 2 settimane. Questi latti sono stati analizzati tramite Kjeldahl  per il contenuto totale di azoto, l’azoto nonproteico, e il contenuto di NCN in doppio, attraverso SDS-PAGE. Il CN%TP determinato da Kjeldahl è stato comparato con il CN%TP stimato da SDS-PAGE calcolato in 2 modi: come percentuale delle sole caseine intatte diviso per le proteine autentiche (TP) e come percentuale di entrambe caseine intatte e CNPP divise per TP.

3 latti variano nel contenuto di grassi, lattosio, TP, CN e SP. Questi latti sono stati analizzati in doppio tramite Kjeldahl per il contenuto totale di azoto, l’azoto non proteico, e il contenuto di NCN, ed entrambi, il  filtrato NCN e il precipitato NCN, sono stati analizzati in doppio tramite SDS-PAGE per le quantità relative, in percentuale, di CN, CNPP, e SP. Abbiamo riscontrato che il contenuto percentuale stimato di CN%TP tramite il Kjeldahl era più alto di quello stimato tramite SDS-PAGE che era stato calcolato solo come quello intatto di CN diviso per il totale delle proteine. Ad ogni modo, non è stata rilevata alcuna differenza nel contenuto stimato di CN%TP tramite Kjeldahl rispetto al contenuto di CN%TP tramite SDS-PAGE, quando il CNNP era stato incluso come CN nel calcolo dei risultati di SDS-PAGE. Basandoci sui risultati di SDS-PAGE, abbiamo verificato che la maggior parte (89%) del CNPP del latte (approssimativamente 10.13 su 11.41% di TP) veniva trattenuta nell’azoto non caseina precipitato della misurazione Kjeldahl. Perciò, il CN%TP misurato tramite Kjeldahl sottostimava il quantitativo di danno proteolitico che è stato apportato al CN nel latte. 

È importante per le aziende lattiero-casearie misurare rapidamente e correttamente l’entità del danno proteolitico nei confronti delle proteine del latte, per valorizzare correttamente il latte come prodotto di qualità e dal punto di vista della resa. Una misurazione rapida e quantitativa del danno proteolitico sulle proteine del latte si rende necessaria. 

Measurement of casein in milk by Kjeldahl and sodium dodecyl sulfate–polyacrylamide gel electrophoresis

Larissa Di Marzo1,Joice Pranata2,David M. Barbano 

1, 2,3 Department of Food Science, University, Ithaca, NY

DOI: doi.org/10.3168/jds.2020-18794